Spirito a Roma. La Premiata Panineria Pigneto (ne abbiamo parlato qui) e il misterioso compagno Spirito conquistano il quartiere caro a Pasolini. Massimo Innocenti e Agathe Jaubourg (già ideatori del Micca Club e del bar ristorante Necci), hanno tradotto i loro viaggi e la loro curiosità in un luogo dove la proposta gastronomica, mirata e ricercata, svolge il ruolo di coprotagonista, lasciando al “buon bere” lo spazio primordiale nella scena. Due anime fuse tra loro e divise, quanto unite, da una misteriosa porta, collegamento inusuale che trasporta in un clima di assoluta qualità e eleganza. Noi di Puntarella vi accompagneremo verso l’anima imprevedibile e nascosta di Spirito, cocktail bar d’altri tempi.
Vi ricordate la porta “cella frigorifera” all'interno della Premiata Panineria? Preparatevi a sobbalzare al varco della soglia: il mistero è stato finalmente svelato e vi lascerà stupiti. Tutto gira attorno a questo enigmatico passaggio che trasporta in un ambiente oscuro ai soli frequentatori della Panineria. Qui il bere diventa un’esperienza di stile con cocktail di alta qualità accompagnati dalle creazioni gastronomiche del vicino compagno. Tutto questo è Spirito, locale in stile newyorkese che ricorda l’era del proibizionismo; seguendo i dettami della clandestinità, la porta nasconde un posto riservato a pochi: si citofona e come per incanto si entra in un altro mondo dedicato all’arte.
Il locale è ampio: 130 posti in totale, 70 interni e 60 nelle terrazze su due livelli dove in queste notti d’estate potrete godere della brezza ponentina. Un vero e proprio gentlemen club, dove eleganti poltrone e divani di pelle rossa circondano il pianoforte e la vasta esposizione di bottiglie domina sul bancone. Ma attenzione, non ci troviamo in uno dei soliti pub o cocktail bar; Spirito è uno Speakeasy, e qui il “parlare piano, con tranquillità” sarà la regola alla quale attenersi durante l’esperienza alcolica. Per trascorrervi del tempo sarà necessario seguire le regole elencate nella carta del locale: centellinare l’uso dei cellulari, buone maniere con i bartender, niente gruppi e niente drink a chi ne ha già avuti troppi.
Attenersi alle regole non sarà semplice; a tentarvi non solo i drink, ma anche un insolito bancone bar che funge da tavolo da gioco con roulette e croupier incluso, il tutto condito da fiumi di colorati cocktail che sfilano in un atmosfera dove il bere è considerato una cultura e non una abitudine e dove il desiderio di un drink di alto livello viene esaudito con tutte le attenzioni dagli spregiudicati bartender (Valentina Bertello, Lela Ernandes, Alessandro Bolzonella).
Il pianoforte, la roulette e la bottigliera fanno da piacevole contorno all' infuso di musica jazz.
All’aperto si cambia stile; nei due livelli open air si passa dalla raffinatezza da club notturno agli arredamenti più semplici, informali e colorati, in piena sintonia con le opere degli writers che pullulano i muri del Pigneto.
Potrete gustare ottimi vini, birre e distillati ma la primadonna qui è il cocktail, (tutte le varianti a 10 euro) con una marcia in più. Nomi non convenzionali, giochi di miscele sapientemente creati ed ecco il Fiore de Lilla╠Ç con London Dry Gin Tanqueray, lavanda, sciroppo di rosa e lychee, bitter alla china, succo di pompelmo rosa e Franciacorta Brut, oppure il Favelas con Cachac╠ºa, succo di lime, ananas fresco, zucchero, passion fruit e sodato di hibiscus. Lasciatevi tentare dal Trilusso, invecchiato in botti di ciliegio, con Cachac╠ºa, bitter Campari e Martini Gran Lusso o dal Bloody Maryachi con Tequila Don Julio blanco, Mezcal e sangrita (pomodoro della casa).
Noi di Puntarella vi consigliamo di provare l'Anythyme: Kentucky Straight Bourbon Marker's Mark, timo, mela, succo di lime e ginger beer; speziato e rinfrescante. Interessante l'idea di abbinare ad ogni cocktail un mini dolce racchiuso in un sacchetto.
Ai vostri languorini penserà la vicina Premiata Panineria con i suoi panini gourmet preparati con materie prime d’eccellenza rigorosamente a km 0, fish&chips e i dessert creati ad hoc dalla pasticceria Necci.
Che Spirito non sia in pieno accordo con il mood scanzonato del Pigneto è chiaro, per accedervi è necessaria la prenotazione e il tavolo ricopre un ruolo così importante che alcuni saranno dedicati ai clienti speciali che firmeranno il loro con una targhetta. Nonostante possa sembrare un ambiente un po' severo per i neofiti, questo locale insolito quanto raffinato dona un pizzico di bagliore in più a un quartiere in piena rivoluzione contro il degrado.
Spirito, Via fanfulla da Lodi 53. Tel. 3272983900