A pochi giorni dall’apertura (il 7 aprile), già la nuova sede de O’ sole e Napule fa numeri di tutto rispetto, in un quartiere in cui di pizza napoletana se ne vede pochina. Siamo a un passo da piazza Re di Roma, regno di supplì e tiramisù. Ma la pizza verace, no, ci mancava. A colmare questo vuoto ci ha pensato la proprietà dell’originario “O sole e Napule”, già presente in via Olevano Romano, traversa della Prenestina a un passo da Centocelle.
Lì i coperti hanno numeri smodati, qui nella nuova sede di via Aosta, siamo su quantità ragionevoli (40-50 coperti), con un miglioramento notevole anche nel servizio, che riesce ad essere più attento e meno indaffarato. Il tutto in un ambiente molto colorato, con un’intera parete di maiolica di Vietri che alterna i toni del blu e del giallo. Una scelta che ci piace decisamente di più del murales con Vesuvio presente nella sede di via Olevano. Ci convince poco, però, l’aver scelto come simbolo del locale delle posate in stile barocco riprodotte sia sulle pareti che sulle tovagliette di carta brandizzate. Avremmo scelto qualcosa di più coerente con il sole e con Napoli.
Minuzie, però, a fronte di una pizza napoletana che non delude e che anzi ci è sembrata ancor più buona della sede originaria. Probabilmente sarà che il pizzaiolo, come si diceva, deve far fronte a un numero più ragionevole di coperti. Peraltro segnaliamo la presenza del “Panuozzo” di Gragnano: una specie di panino di pizza ripieno, diffuso specialmente nella provincia di Salerno, da cui proviene la proprietà. Anche i fritti, che abbiamo assaggiato, erano più asciutti e convincenti dell’originale. A questo si aggiungono dei prezzi più che ragionevoli: 4,50 euro per una margherita è una stima quasi introvabile a Roma e in generale non ci sono pizze oltre i 10 euro. Si può dire che questa pizzeria è uno dei pochi posti in città dove si cena con 10-15 euro senza rimanere certo digiuni.
Unica pecca, sui dolci, dobbiamo segnalare che non sono fatti in casa. In alcuni casi sono presi da una pasticceria napoletana, in altri sono di provenienza industriale. Il consiglio è di informarsi quando si ordina, se si tratta del primo o del secondo caso.