Retrobottega Roma tel 06 68136310. All’ingresso può lasciar perplessi: una saletta con quattro tavolini e i seggioloni alti e poi una sala lunga e stretta, con il bancone della cucina a vista e i clienti addossati con le sedie. Eppure la formula di Retrobottega (di cui vi avevamo annunciato l’apertura qui) è più che azzeccata e riesce a unire l’informalità di un pranzo o di una cena non apparecchiata, con la qualità di una cucina fatta da ingredienti di qualità e sorprendente originalità. Tutto rigorosamente a vista, come impone la moda. Ma anche tutto molto buono, grazie agli chef Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice.
Lo slogan che vi accoglie dalla porticina di via di Retrobottega Roma è “where food happens“. La filosofia è quella di una cucina contadina e naturale, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli scarti e zero sprechi. E anche l’arredamento è fatto con materiali di “riuso”. Gli chef sono giovani ma con un’ottima esperienza alle spalle: Giuseppe Lo Giudice ha lavorato al Bulgari Hotel di Milano e al ristorante “Il Pagliaccio” di Roma. Alessandro Miocchi è cresciuto nelle cucine di Enrico Crippa, Antonio Guida e Anthony Genovese. Ottime esperienze anche per Gabriele Di Lecce e Matteo Magagnini.
Entrando dentro Retrobottega Roma, ecco le pareti sbrecciate con mattoni a vista e il soffitto a cassettoni.
Quattro tavolini e un bancone spartano con birre artigianali e vino: ci si serve da soli attingendo dall’apposito mobiletto.
In fondo al locale, uno spazio con un tavolone sociale.
Al bancone di legno, le prime domande: dove sono le posate? Mi servirà qualcuno? E che saranno questi strani oggetti in vista? La prima risposta è nel cassetto sotto il bancone: si apre e si estrae tovagliolo di carta e posate di plastica. Non il massimo, ma siamo spartani, ricordate?
C’è una ragazza che gira nel locale per dare una mano, ma di fatto siete voi a gestire il tutto. Quanto agli oggetti: corteccia d’albero e pietre, ornamentali ma anche base d’appoggio per piatti.
Ma che si mangia da Retrobottega? Innanzitutto, c’è la colazione: in menu, “Il mattino ha l’uovo in bocca” (6 euro), la bomba fritta con la crema (2,5) e i biscotti (0,5).
Frugalità del servizio e dei locali a parte, il menu è ridotto ma composto di piatti da ristorante, con una grande rotazione.
Tra gli antipasti, i cuori di pollo fritti (9 euro), la carne cruda all’albese (9), polpo zucca e anacardi (8), il mitico carciOvo alla romana (9), che merita un capitolo a parte.
Tra i primi, lo spaghetto al pomodoro (7), lo spaghetto aglio, olio e peperoncino (8), i rigatoni al ragù di polpo (9), mezzamaniche, cacio fave e pepe (10), agnolotti ripieni di fontina con sugo di verdure arrosto (10), cappelletti di stracotto (11).
Tra i secondi, anatra & cavoli (14), guancia brasata, sedano rapa e carote (14), pescato del giorno (14), ceci ai ferri, salsa al vino scalogno & tuberi (10).
Nell’offerta dei dolci troviamo i “bignè nostalgici” (6 euro), che rimandano ai profiteroles dei nostri genitori (o nonni), la terrina al cioccolato, le pere sciroppate, la panna cotta alla vaniglia e la torta al formaggio (6 euro).
Dicevamo del carciOvo alla romana: una meraviglia.
Straordinaria la salsina dei carciofi, fatta di tuorlo d’uovo, latte e sale.
Retrobottega, via della Stelletta 4, Roma. Tel. 06 68136310. Sempre aperto, fino alle 10