SlowSud Milano. In centro che più in centro non si può, questo ristorante pieno di colori accoglie i clienti in un’atmosfera allegra, perfetta per un pranzo di lavoro o per una cena conviviale alla ricerca di tutti i sapori del Mediterraneo. Sicilia ma anche Puglia e Campania sono presenti nella carta di mezzogiorno, della sera nonché negli assaggi dell’aperitivo e nella bottega di prodotti tipici.
Tra i profumi dei piatti che attraversano il locale e un arredamento giocoso (alcune sedute sono vere e proprie altalene), con tavoli e banconi in legno d’ulivo, pareti con tonalità chiare e ceramiche, quella che si respira è la spensieratezza del sud che invita a dedicarsi all’abbondante offerta gastronomica composta di conserve, fritti, crudi, classici, panini e dolci iconici.
Le portate sono ricche di gusto, gli ingredienti utilizzati evidentemente genuini, gli amanti del light noteranno che in cucina l’olio è utilizzato con mano piuttosto generosa. Nessun problema: nella carta il pesce crudo (in particolare il tonno) offre abbondante freschezza, pur confermando un sapore deciso, a chi lo va cercando.
Ma la proposta di SlowSud è varia e merita una visita nei diversi orari del giorno. A pranzo si possono provare panini come Paneppanelle ripieno di pannelli e guarnito con ricotta salata, bagnetto al limone e menta (8 euro); Salsicciariello con salsiccia, friabile e provola delle Madonie (9 euro), Buzzumaglia e fiordaliso con tartare di tonno, fiordilatte e pesto di mentuccia (12 euro). Disponibili anche prodotti al banco, come gli immancabili arancini (3 euro cadauno) e le tradizionali scacce ragusane (3,5 euro), nonché piatti dalla cucina: la braciola pugliese con ripieno di salsiccia sfumata al Marsala con ripieno di primosale, cicoria, finocchietto e pomodori secchi, su crema di patate ed erba cipollina (10 euro); carne equina in tartare con melanzane alla mentuccia (11 euro); pesce spada alla palermitana (12 euro).
A cena si può pasteggiare sorseggiando i cocktail (8 o 9 euro), come in un tardo aperitivo e la scelta è nettamente più ampia. Tra i primi ecco la Nuova norma, l’immancabile pasta alla norma con salsa di pomodoro fresco, filetti di melanzana fritta e abbondante ricotta salata (9 euro); la Cernia di nonna Lucia, ovvero tagliolini con filetti di cernia, uva passa, pinoli e finocchietto selvatico (12 euro); il Tonno alla Chitarra: spaghetti alla chitarra con tonno pinna gialla leggermente scottato insieme a pomodorino, menta, fumetto di crostacei e filetti di mandorla pizzuta a guarnire (13 euro); i 10 chilometri (la distanza che separa Portopalo da Marzamemi, eccellenze della Sicilia orientale), spaghetti di grano duro, gambero rosa di Portopalo e bottarga Adelfio di Marzamemi saltati con fumetto di crostacei e scorza di limone (14 euro), il Macco e cicoria, crema di fave bianche con cicorietta selvatica, un filo d’olio a crudo e crostoni di pane piastrati (8 euro).
Secondi sia di pesce che di carne: si può scegliere tra il baccalà con pomodoro, capperi, olive nere e cipolla rossa (17 euro) e il tris di tartare (240g) di carne equina accostate rispettivamente a ragusano DOP, scorza d’arancia caramellata e crema di cucunci (17 euro); tra la tataki di tonno pinna gialla a tranci in crosta di pistacchio con marmellata di cipolle e insalatina di puntarelle (20 euro) e la Fiddiata, tagliata di controfiletto (230g) alla piastra, accompagnata da insalatina di arance, finocchi e cipolla rossa (17 euro). Molto altro ancora.
Ci sono anche le insalate (8 o 9 euro). I dolci vanno dal cannolo scomposto (4 euro) al piatto chiamato Al limone, fatto con pan di Spagna farcito con crema di limone di Siracusa IGP (4.5 euro). Un menu degustazione in 4 portate è proposto a 35 euro. L’happy hour (con le muculerie, versione siciliana delle tapas iberiche) è sfizioso.
SlowSud, via delle Asole 4, Milano, Tel. 02 72002595, Sito