
Nuove aperture a Firenze 2025. L’anno che si è appena chiuso ha portato tante nuove aperture a Firenze in ambito culinario e anche il 2025 sembra pronto a riservare sorprese. Nel capoluogo toscano infatti sono sempre di più gli imprenditori del mondo della ristorazione che decidono di investire, che si tratti di pizzerie, ristoranti fine dining, cafè o cocktail bar. Scopriamo insieme tutti quelli da provare in questo inizio dell’anno.
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Nuove aperture a Firenze 2025
Santabarbara Desco & Cucina
Quattro menu a prezzi pop per ritrovare il piacere del gusto e della condivisione a cena fuori. Succede nel ristorante Santabarbara, la new entry più interessante degli ultimi mesi nella scena fiorentina. Un piccolo locale, sempre sold out, in zona Piazza della Libertà (fuori dal centro storico ma facilmente raggiungibile con i mezzi) con in cucina due giovani chef Alessio Ninci e Lorenzo Chirimischi. Nasce così un fine dining rivisto e corretto, in equilibrio tra sostenibilità, ospitalità ed esperienza gastronomica, con 20 coperti e un bancone dove gli chef servono direttamente gli ospiti. Quattro i percorsi con continue variazioni in carta in base alla disponibilità del mercato e dei produttori limitrofi. I menù sono “Fulmine” (25 euro) il percorso più veloce: 5 piattini personali o in condivisione; “Torre” (45 euro) per 3 piattini personali o in condivisione e 2 portate principali dai sapori più confortevoli e tradizionali o in alternativa “Cannone”: stesso prezzo, (45 euro) per 3 piattini personali o in condivisione e 2 portate dai sapori più creativi ed esplosivi. Il percorso più completo è “Spada” (60 euro): 5 portate a rappresentare l’anima del Santabarbara.
Santabarbara Desco&Cucina. Via Pier Capponi 72/A, Firenze. Sito, Facebook, Instagram.
Cipriano Pizzeria
Cipriano Pizzeria è la nuova proposta di pizza nell’Oltrarno fiorentino. Un luogo che rappresenta l’incontro tra l’autenticità della pizza napoletana e l’eleganza di Firenze. Fondata da Mario Cipriano, il pizzaiolo già conosciuto vista la sua lunga permanenza a Il Vecchio e il Mare, una delle pizzerie più famose del capoluogo toscano. Nel suo nuovo locale troviamo il cuore di Napoli, ma con un tocco di modernità che sa rispondere ai gusti di un pubblico internazionale. Ed è proprio la qualità, in particolare quella degli ingredienti, ad essere al centro della sua proposta gastronomica. Infatti, Mario sceglie solo prodotti freschi e locali, collaborando con fornitori selezionati per garantire l’eccellenza. Alla base dell’impasto viene utilizzata farina OIRZ, l’unica in Italia a essere certificata Residuo Zero. Ad aprire i classici fritti della tradizione, dalle frittatine in diverse tipologie al crocchè classico, dalla pasta cresciuta alle montanare. In controtendenza con le mode attuali, ogni pizza potrà essere ordinata anche, e soprattutto, nella versione a ruota di carro (cotta nel forno elettrico e non in quello a legna), la pizza napoletana più arcaica e popolare.
Cipriano Pizzeria. Viale Ludovico Ariosto 1r, Firenze. Sito, Facebook, Instagram.
Pizzadoro
Arrivato da pochi mesi in zona Le Cure, grazie all’intuizione di imprenditori già presenti in città con altri ristoranti, Pizzadoro nasce prima come pizzeria ma presto trova la sua dimensione in un’offerta ben più ampia, grazie all’ingresso dello chef peruviano Josue De La Cruz. Qualità con un tocco dorato: foglie e scaglie del pregiato metallo sono presenti sia sulle pizze che nei burger e nei piatti. Tra le creazioni più apprezzate di Josue De La Cruz spicca il “Nido d’oro”, un uovo poché su un nido di pasta kataifi, tartare di funghi di stagione, salsiccia e spuma di zucca. Un bagno di lava d’oro accompagna il burger di Angus con scamorza affumicata, pancetta, cipolline in agrodolce, cheddar e uovo a occhio di bue. L’oro non è solo un elemento decorativo secondo la filosofia dei fondatori, ma rappresenta il desiderio di offrire un’esperienza che vada oltre il semplice pasto. È un simbolo di esclusività, in sintonia con la storia di Firenze.
Pizzadoro. Via Antonio Pacinotti, 42/R, Firenze. Facebook, Instagram.
Raíces
In tema di cucina latinoamericana segnaliamo l’apertura del secondo locale in città firmato Raices. Questo ristorante mixa la cucina messicana a quella venezuelana. Già presente da più di un anno vicino a Pizza Santa Maria Novella e visto il grande successo ha iniziato l’anno con il botto, raddoppiando la sua proposta fiorentina. Lo troviamo in via dei Cimatori, a due passi da piazza della Signoria e da tante delle opere più belle di Firenze. Molti definiscono i loro i migliori tacos di Firenze, sicuramente presentano una proposta varia e di qualità sia dei sapori messicani sia di quelli venezuelani. Da provare la Quesabirria e il celebre Taco al Pastor, in tema di Venezuela invece tanti stuzzichini pensati per l’aperitivo.
Raíces Latin Food. Via del Sole, 23/R, Firenze [prima sede]. Via dei Cimatori 2/R, Firenze [nuova sede, nuova apertura]. Facebook, Instagram.
Bellagrò
Due nomi noti a Firenze hanno aperto, ormai da luglio scorso, Bellagrò. Da un lato l’imprenditore Pasquale Caprarella (Fratelli Cuore), dall’altro il pizzaiolo Graziano Monogrammi (Divina Pizza) creano un locale che è un connubio tra pizza naturale e cocktail. A preparare le pizze sarà Gabriele Monogrammi, giovane e talentuoso pizzaiolo che ha ereditato la passione per la pizza dal padre Graziano, premiato con numerosi riconoscimenti grazie al suo locale “La Divina Pizza”. Ai cocktail invece il bartender trentenne Fabio Borselli. La missione che si sono posti i titolari è quella di offrire un’esperienza culinaria particolare, utilizzando ingredienti biologici e bioattivi. Il menu include pizze preparate con lievito madre e farine biologiche, pizze al padellino e la specialità da scoprire denominata la Biscroccantina.
Bellagrò. Piazza Ravenna 10, Firenze. Facebook, Instagram.
Osmo Cucina

Il ristorante fiorentino Osmo Cucina, che in greco significa olfatto, porta con sé già nel nome tanto di quello che vuole raccontare ai commensali. Tante le contaminazioni e i contrasti portati dallo chef e da tutta la sua brigata multietnica. Il nuovo fine dining ha aperto da diversi mesi all’interno del Floren Luxury Hotel di via Panzani, negli ambienti di Palazzo Pitti Broccardi dove un tempo sorgeva l’albergo Bonciani. Il menu è organizzato, oltre che alla carta, in tre proposte degustazione: erbivoro (70 euro), terra mare (80) e a mano libera (95). Marco Anselmi è lo chef marchigiano, classe 1991, al timone di Osmo Cucina che dona un tocco multietnico ai sapori di ogni piatto, anche grazie al team che lo accompagna in cucina. Anselmi vanta esperienze importanti prima con Mauro Uliassi, poi con lo spagnolo Martin Berasategui.
Osmo Cucina. Via Panzani 17, Firenze. Facebook, Instagram.
Onde Ristorante e Bar Berni
Onde è l’osteria contemporanea all’interno del Four Seasons Hotel di Firenze, il frutto della passione dell’Executive Chef Paolo Lavezzini e dei suoi collaboratori più stretti, il sous chef Giacomo Cavicchi, il restaurant manager Roberto Pennacchiotti e del F&B Director Alessio Anedda. L’amore per la Versilia e il mare più in generale si mostrano pienamente, un mood che si riflette nei piatti del menu, pensati per essere condivisi e per valorizzare il pesce crudo, la paranza fritta, le ostriche e il tradizionale spaghetto alle arselle e altri classici rubati alla cultura culinaria anni ‘80, così come nella cucina a vista e nel dialogo continuo tra personale e commensali. La proposta si sposa con un’ampia carta dei vini e con i cocktail preparati dal vicino Bar Berni. Già famoso in città per il suo focus dedicato al Vermouth. Parliamo infatti di un all day dining e Vermouth bar che celebra le tradizioni enologiche toscane, con una selezione di cocktail ispirati alle sette isole dell’Arcipelago Toscano. La firma in questo caso è quella del Bar Manager Antonello Palermo. Prezzi di fascia alta, ma comunque più accessibili rispetto a quelli del ristorante stellato Il Palagio del medesimo hotel, proprio per abbracciare un pubblico più ampio e anche locale.
Onde ristorante e Bar Berni. Via Gino Capponi 46, Firenze. Instagram.
Garage
L’idea di Garage nasce nel 2023 quando i futuri soci si riuniscono con un sogno condiviso: creare un ristorante bar che richiamasse in tutto e per tutto l’atmosfera di un autentico garage, quel luogo di ritrovo familiare in cui si sente l’odore dei motori, che si fonde con le note di blues, rock, folk americano, country e rockabilly, creando un ambiente accogliente, ideale per momenti di spensieratezza in compagnia. L’idea poi prende effettiva forma nell’autunno 2024. Tra i piatti interessante la pizza al lampredotto cotta nel forno a legna, l’hamburger, immancabile in una location del genere, con carne bovina scelta e infine da provare la bistecca “Monella Alpina”, morbida e dal sapore intenso. In abbinamento ai piatti una selezione di birre artigianali e una carta di signature cocktail ispirati ai motori: “Ferrari”, il “Lamborghini” e “l’Aston Martin” (antipasti e primi che variano tra i 12 e i 18 euro, secondi tra i 20 e i 24 euro e le pizze a partire da 8 euro).
Garage Firenze, Piazza del Tiratorio, 3R Firenze. Facebook, Instagram.
Café Ginori
Il nuovo Café Ginori, frutto della collaborazione tra Ginori 1735 e St. Regis Hotels & Resorts, segna l’ingresso del celebre brand toscano nel mondo dell’hospitality. Questo elegante caffè ha aperto il 26 novembre 2024 all’interno del St. Regis di Firenze, città che ha visto nascere Ginori 1735 ben tre secoli fa, ed è solo il primo di una lunga serie di aperture previste nei prossimi mesi in strutture selezionate della catena St. Regis. La mise-en-place, progettata appositamente per il format, prevede 25 diversi servizi, che spaziano dalle collezioni più celebri del brand e includono anche set esclusivi come i sottobicchieri ispirati al cocktail simbolo del gruppo, il Bloody Mary.
Cafè Ginori. Piazza Ognissanti 1, Firenze. Sito
Raaro
In tema di mixology l’apertura che sta facendo parlare di più è quella di Raaro, un locale di piccole dimensioni nato nella zona di Campo di Marte, lontano dal caos del centro storico. La drink list è stata studiata dal famoso bartender fiorentino Julian Biondi mentre il menu dallo chef Arturo Dori. La gestione è data in mano alla preparata bar manager, Ginevra Gabrielli, già in passato bar manager del Floreal e del Mad Souls & Spirits. Qui nella miscelazione si cerca di utilizzare piccole chicche e non brand della grande distribuzione. Infatti in bottigliera ci sono molti dei distillati che produce lo stesso Julian. In carta non mancano i grandi classici insieme a una lista di signature chiamati Contemporaari, realizzati con spirits ricercati. Non manca l’omaggio al Negroni, con 4 versioni diverse: il Tierra a base mezcal, il Tropical con infusione di frutti e un vermut al cacao, il Gentile con un vermut bianco e un gin a bassa gradazione alcolica e il classico (prezzo medio dei cocktail 12 euro).
Raaro Sips & Bites. Piazza Leopoldo Nobili, 15 Firenze. Instagram.