Bap a Roma ha aperto, in zona Porta Pia, a luglio 2024. Un locale all day long che di giorno è caffetteria e la sera (di venerdì e sabato) diventa un ristorante con impronta fine dining. Adesso si trasforma ancora e lancia il brunch domenicale, con una ricca proposta.
“La nostra idea di partenza è che questo sia un locale fortemente inclusivo, non solo destinato agli amanti e ai conoscitori dei caffè specialty. Vogliamo accompagnare il cliente alla scoperta, con garbo, senza imposizioni o costrizioni: solo in questo modo si può diffondere una buona cultura del caffè in Italia. Ma il caffè è solo una parte di Bap, sia ben chiaro… la sera si trasforma in un vero e proprio ristorante fine dining; e anche il vino è centrale”, con queste parole Giulia Mauceri, Marianna Gallo e Matteo Anselmi raccontano il loro progetto, Bap, aperto a luglio 2024 in via Raffaele Cadorna 5, una traversa di via Piave, nei pressi di Porta Pia.
La storia di Bap a Roma
Una zona, questa, che di certo non manca di indirizzi di qualità, specialmente per quanto riguarda le caffetterie (Faro e la nuova sede di Le Levain, per esempio). Ma Bap, come dicono i tre giovani proprietari, è un progetto ben più ampio che copre l’intera giornata, con diverse proposte: caffè specialty, pasticceria e la sera un ristorante vero e proprio.
La storia di Bap, tuttavia, nasce sulla scia della Torrefazione 68, storica torrefazione artigianale romana, di proprietà della famiglia Mauceri, oggi alla terza generazione. “L’idea iniziale era quella di creare una vetrina per i prodotti della torrefazione – spiegano -, ma poi tutti insieme abbiamo deciso di dare vita ad un locale più strutturato, polivalente, che riunisse sotto lo stesso tetto tutte le passioni e le competenze di ognuno di noi”.
Prende vita quindi Bap, grazie anche al lavoro dello Studio Drill. Un ambiente di circa 150 mq totali (110 di sala e 40 di cucina e laboratorio). I coperti sono 40 a pranzo (tra tavoli, mensole e bancone) e circa 30 a cena (solo sui tavoli). Un locale dal respiro internazionale, sia nello stile che negli intenti.
Il nuovo brunch della domenica da Bap a Roma
Bap, dicevamo, ha una proposta per tutta la giornata ma la novità è che a partire da domenica 29 settembre parte il brunch della domenica: un format alla carta che offre l’idea di Slow Breakfast, dove si trovano piatti più da caffetteria e proposte espresse e più strutturate dalla cucina. A tavola arrivano uova fritte (8 euro) con diversi accompagnamenti, dal prosciutto Nebrodinero al bacon affumicato o lo smoked salmon, ancora uova scrumble (9) oppure alla benedict (14), fiorentine (12) o poche (16). Non mancano tante varianti di lievitati – pain suisse, pain au chocolate e maritozzi -, poi toast, croque madame (12), croque monsieur (10). Le proposte dello chef comprendono riso wok con manzo e verdure (14 euro), falafel su humus di carote (8), tartare di manzo (12), pappardelle al ragù (14) e bistecca di cavolfiore (16).
Largo poi al caffè specialty, con monorigini a rotazione (Slayer, Ceado Hero, Panama Geysha Don Elvira, una Tone per il brewing) e un blend creato ad hoc 100% arabica con bassa acidità. La caffetteria è affidata a Gianmarco Frosoni.
Cosa si mangia e si beve da Bap a Roma
Tornando alla proposta quotidiana, si parte di buon’ora con un’ampia offerta per la colazione che comprende lievitati, torte, pancake, tartellette alla frutta, salumi e formaggi, toast, uova. Il cappuccino ha anche una versione vegetale, con latte di patata. A metà mattina iniziano a spuntare croissant salati e panini farciti.
Nel menu del pranzo, più contenuto rispetto a quello serale, si iniziano a vedere le influenze orientali della cucina dello chef Matteo Anselmi (che ha diverse esperienze, da Acquolina a Convivio Troiani). Si può ordinare da una carta di circa 12 piatti, tra gyoza di ossobuco, manzo marinato alla thailandese e maccherocino vegetariano. Non manca una selezione di cocktail per l’aperitivo, tra classici e qualche signature (c’è una bella scelta di gin da tutto il mondo), per arrivare poi alla cena, quando Bap indossa la sua veste più elegante, da ristorante con impronta fine dining, ma sono il venerdì e il sabato. Si può ordinare dalla carta della Bap-as, piattini da mettere al centro e da condividere (8-20 euro), o lasciarsi guidare nei due menu degustazione “Ricognizione” (5 portate a 65 euro, con 3 calici in abbinamento a 35 euro) e “Avanscoperta” (7 portate, 4 calici a 110 euro).
Ai vini ci pensa Marianna Gallo, che ha messo particolare attenzione nella mescita: “Qui non abbiamo paura di aprire grandi bottiglie anche solo per il vino al calice, perché ci piace dare la possibilità a tutti di poter assaggiare vini importanti, in pieno spirito internazionale”. E poi la carta, non troppo vasta, con tante bollicine: Franciacorta, Champagne, orange e diverse etichette naturali.
BAP – Taste the Connection. Via Raffaele Cadorna 5, Roma. Tel. 06 2428174. Sito. Instagram. Facebook
Aperto lun – giov dalle 7 alle 16, ven – sab dalle 7 a mezzanotte e mezzo, dom dalle 7 alle 16