
Il ristorante per una persona, altro che plexiglas la Svezia inventa il locale con un solo tavolo. Un tavolo, una sedia, immersi nella campagna. Un cliente solo che non vedrà mai in volto il suo chef, e un cestino per consegnare da lontano, senza camerieri né contatto umano, un menu di tre portate, per pranzo o per cena. E’ questo il futuro che ci attende in uno scenario post-Covid? Ci ha pensato per prima una giovane coppia svedese, Linda Karlsson e Rasmus Persson, con il loro Bord för en (letteralmente tavolo per uno) che è pronto a partire con le prenotazioni dal 2 maggio prossimo, a quanto si legge sul loro sito. Altro che plexiglass nel ristorante, come invece paventato in Italia.
Suggestioni gastronomiche, e non solo: fuggire dalla città e rifugiarsi nella natura, scoprire se stessi nel silenzio della campagna. Non sarebbe poi così male. Peccato che i viaggi siano al momento un miraggio, e il tavolo-per-uno potrà accogliere solo persone, pardon una persona, di passaggio. Qualcuno che abbia un motivo urgente per recarsi nella regione di Wermland e abbia quindi bisogno di trovare ristoro. “Venite da noi – scrivono Karlsson e Persson – per dell’aria fresca e cibo delizioso da consumare all’aperto”.
Il menu sarà composto da tre portate, che potranno variare in base ai prodotti di stagione rigorosamente locali. Antipasto di frittelle di patate con caviale, aneto e panna acida, a seguire purè di carote e zenzero con burro di nocciole e crocchette di mais dolce, per dolce torta di mirtilli al gin, latticello gelato e zucchero di barbabietola. Verrà cucinato nella casa di Persson e Karlsson, a circa 50 metri dal tavolo, e servito attraverso un cestino da pic nic che scorrerà attraverso una fune direttamente dalla finestra della cucina di casa.
Quanto paghereste per tutto questo, cibo freschissimo e oasi di pace annessa? “It’s up to you”, spiegano gli ideatori del progetto. Il prezzo, insomma, lo deciderà il cliente.