I migliori rooftop di Roma, terrazze panoramiche in centro per mangiare e bere all’aperto

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I migliori rooftop di Roma, terrazze panoramiche in centro per mangiare all’aperto. Una città come Roma è da ammirare tutta dall’alto: al fresco, lontani dal traffico e dal rumore. I punti di vista strategici sono offerti da diverse terrazze in centro, alcune extra-lusso ed appartenenti ad hotel, altre molto più informali, ma non per questo meno interessanti. Ecco le migliori terrazze con vista tra cui scegliere, tra novità e conferme.

Aggiornamento 2021 QUI

I migliori rooftop di Roma

Hi-Res Restaurant e Terrace Lounge

hi-res

Lo sguardo si perde tra Piazza del Popolo e Villa Borghese, incrociando frammenti di Piazza di Spagna e Via del Babuino. Prospettiva regalata dalla terrazza all’ultimo piano dell’Hotel Valadier. Sebbene il tiro sia alto, l’ambiente è molto più rilassato di ciò che si possa pensare. La mano creativa del titolare, Daniele Lassalandra, è riuscita ad ammorbidire la linea con un design moderno e fascinoso. Anche le proposte alla carta non sono usuali, così come i prezzi piuttosto accessibili: crudo di gamberi rossi con burrata di Andria e giardiniera di primizie (28 euro), cannelloni di suino nero casertano, bieta e arancia (26 euro) e petto d’anatra con cuore di lattuga, mango e peperoncino (30 euro). La terrazza, piuttosto larga, è completamente sfruttabile in ogni stagione grazie alla struttura elettronica a copertura trasparente. Ambiente apprezzato anche per un dopo cena meno impegnativo potendo ordinare cocktail e champagne da accompagnare con piccole proposte food.

Hi-Res, Via della Fontanella 15, Roma. Tel. 06 3212905, Sito

Jacopa a Trastevere

jacopa

Jacopa è la nuova scommessa di Daniele Frontoni insieme agli chef Jacopo Ricci e Piero Drago (conosciuti già tramite Il Pagliaccio) e aprirà i battenti a giugno 2019. Punto perfetto per vivere il quartiere di Trastevere dall’alto, lontani dalla confusione ma non troppo. Cristian Straccio e Rebecca Sanzone hanno elaborato la drink list coadiuvati dal bartender Emanuele Broccatelli. Jacopa si concentra su una filosofia ecologica, inserendo nella carta alimenti di stagione e vini biologici.  Le proposte, che vanno dai drink al food sono varie e divertenti. Dal pane al vapore con scarola e burrata o con coda di manzo e pecorino (5 euro) all’aperitivo Monk da vero milanese con Amaro Rabarbaro Zucca, vermouth italiano Carpano classico, zest e bitter (10 euro). Per chi cerca qualcosa di insolito viene proposto il Negroni in falsa noce con Gin inglese Tanqueray, amaro Picon e liquore alla nocciola Frangelico (12 euro).

Jacopa, Via Jacopa de’ Settesoli 7, Roma. Tel. 06 5809075. Sito.

The Flair – Sina Bernini Bristol

Alla guida di questa splendida terrazza, proprio sopra piazza Barberini, c’è il giovane chef siciliano Alessandro Caputo, con alle spalle esperienze internazionali di peso: dal The Fat Duck dello chef Heston Blumenthal, 3 stelle Michelin,  a Le Gavroche, dello chef Michel Roux Jr, 2 stelle Michelin. E’ stato anche secondo chef di Massimiliano Alajmo al Caffè Quadri a Venezia, 3 stelle Michelin. Oltre al menu degustazione “Buio” (7 portate a 100 euro per persona) e a quello Luce (5 portate a 80 euro), la carta si articola su ispirazioni che partono sì dalla Sicilia, terra natia dello chef, ma che attraversano varie regioni d’Europa. Tra i piatti, Sicilia Normanna (Gambero, fois gras e gel di limone , a 32 euro); Black tie allium cepa (Porro al nero, gelato di cipolla rossa e maionese al sesamo, 20 euro), (Ri)sottomarino (Risotto, acqua di mozzarella, capasanta e caviale, 33 euro); Agnello lusitano (Agnello al Porto, carota e le sue consistenze, 36 euro); Manzo Marango (Marango affumicato, vegetali al burro e maionese d’acciuga, 38 euro); Alla sicula (Gelato alla mandorla, mousse al cioccolato e cialda di arancia, 20 euro). E’ aperto anche a pranzo, con due formule degustazione da 30 e 35 euro.

The Flair, Sina Bernini Bristol, piazza Barberini 23, tel 42010469

Attico Bistrot – Roof Hotel Capo D’Africa

attico bistrot

Sedute in vimini con cuscini morbidi, tavolini bassi e tanto verde come ogni bella terrazza su Roma che si rispetti. Solo che questa gode anche di un buon affaccio riservato sui campanili, sull’Abside dei Santi Quattro e il Colosseo. Si può venire qui per un dopo cena sul presto, approfittando dell’ampia carta dei vini, oppure per la cena stessa e optando per un primo di tortelli alla zucca moscata, taleggio e pesto di noci (12 euro) o magari un baccalà in olio cottura aromatico con finocchi al gratin (24 euro). Per palati differenti anche la pizza di granoturco, crema al gorgonzola e speck del Trentino (12 euro).

Attico Bistrot, Via Capo d’Africa 54, Roma. Tel. 06 772801. Sito

Sky Blu Terrace by Aleph Hotel

Sky Blu Terrace by Aleph Hotel

Aperitivi a bordo piscina con musica sulla terrazza dell’Aleph. La vicinanza a Via Veneto si rispecchia nei piani bassi dell’ Aleph Rome Hotel che lo ospita, ma salendo all’aperto l’ambiente cambia diventando molto più disinvolto. Aperitivo e Dj-set per la Pool Terrace, ma non solo. Nella parte dell’Onyx Bar esibizioni live al pianoforte e la possibilità di consumare un piatto di spaghetti di Gragnano alla carbonara (18 euro) o l’Aleph Burger con manzo,  cipolla fritta, pancetta e bacon (24 euro), mentre il barman compone cocktails personalizzati aggiungendo 5 euro. La scelta per il bere è tanta, dai pre dinner ai long drink (entrambi 16 euro), fino alle bollicine, gin, grappe e wiskey. C’è chi preferisce gustarli insieme ad un buon sigaro nell’apposita sala Cognac Lounge.

Sky Blu Terrace, via di San Basilio 15, Roma. Tel. 06 42 29 001, Sito.

Mirabelle

mirabelle

Una visuale in contemporanea su Villa Medici, Trinità dei Monti, San Pietro e il Gianicolo non è poca cosa. La terrazza gourmet di Mirabelle è situata al settimo piano dell’Hotel Splendide Royal e ricalca il canone di lusso stereotipato dei roof garden più importanti, qui infatti il dress code è d’obbligo. Il responsabile di sala Luca Costanzi e l’executive chef romano Stefano Marzetti si sono dedicati alla lavorazione di una cucina creativa e di altissimo livello. Tra le proposte una selezione pregiata di ostriche: Royal, Tarbouriech e Ostra Regal ½ Dozzina (50 euro). Eccellenti il Caviar House “Beluga” con blinis e crema acida (285 euro 30gr). Curiosi alcune proposte quali l’uovo cotto a 65° con spuma di parmigiano, il risotto alla carbonara con tartufo nero e topinambur, la cocotte di baccalà, il maccarello fondente con cardi, peperoni alla brace e bagna cauda di aglio nero. Per i dolci il cavallo di battaglia è “Settimo Cielo”, cioccolato con cuore di nocciola e pepite d’oro (34 euro). A scelta anche il menu degustazione. I tavoli della terrazza, in parte coperta, godono tutti di vista eccellente. Alcuni tavoli sono posizionati all’aperto, sotto le stelle e vicini al parapetto, per una visuale da first class. Il momento migliore per sedersi a tavola? Sicuramente all’imbrunire.

Mirabelle, Via di Porta Pinciana 14, Roma. Tel. 06 42168838. Sito.

47 Circus Roof Garden

47 Circus Roof Garden

Qui la cucina mediterranea è la prediletta, con chiara preferenza data a spezie, sughi ed erbe per insaporire i piatti. Il pecorino e guanciale della loro pasta amatriciana? Vengono direttamente da Amatrice. Il menu dello chef Gabriele Enrico (professore alla scuola del Gambero Rosso) segue sempre la stagionalità: in questo periodo si possono trovare panzanella di verdure con ricciola e spugna croccante al basilico, poi ancora lasagnetta scomposta di pasta fresca all’uovo con asparagi, tartufo e scampi mentre per il secondo è ottimo il filetto di Danish Crown rosolato al pepe nero con fonduta di cipolle di Tropea e scarola gratinata al Parmigiano Reggiano (32 euro). Il ristorante punta molto anche sui dolci d’autore, ecco così il “Tutto cioccolato 47” (13 euro) e il “Tiramisù 47”. Tra le bevande  il “47 Alchimia Gin”, un insieme di 47 etichette di gin provenienti da tutto il mondo. Il 47 Circus sorge ai piani alti del Fortyseven Boutique Hotel da cui è possibile ammirare il Tempio di Vesta e la Bocca della Verità, punti focali del turismo romano.

47 circus, Via Luigi Petroselli 47, Roma. Tel. 06 678 7816. Sito.

Mater Terrae by Hotel Raphael

Mater Terrae Raphael

Mater Terrae è il roof garden vegetariano dell’Hotel Raphael, da qui sopra è possibile vedere il romantico Cupolone di San Pietro e Piazza Venezia. In cucina troviamo le mani dell’executive chef Ettore Moliteo e tutta l’esperienza collaborativadi Pietro Leemann (alla guida del ristorante Joia di Milano). Pietro è il primo chef vegetariano europeo ad aver conquistato la stella Michelin nel 1996. Il livello della cucina è alto, così come la fascia dei clienti (e dei prezzi). Focaccia Gourmet con olio evo, stracchino, carciofi e Grana Padano (28 euro), bavarese di zucca e carciofi (26 euro), “Serendipity nel Giardino dei miei Sogni” di gnocchi senza farina, pesto di basilico, pinoli tostati e fagiolini (28 euro), tofu affumicato con pomodorini sardi, maionese e wasabi (30 euro). Il menu è totalmente vegetariano, biologico e biodinamico. Il tasting menu (95 euro) permette di assaggiare dal Classico Amuse Bouche all’Omaggio a Gualtiero Marchesi fino al pre-dessert, dolce della casa e l’infuso biologico finale.

Mater Terrae, L.go Febo 2, Roma. Tel. 06 68 28 31. Sito.

Court Garden Adelaide & In Salotto

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L’atmosfera evoca volutamente i misteriosi riad di Marrakech, pieno di colori e tanta vegetazione che crea un effetto intimo. Siamo all’Hotel Vilòn, in un’ala appartata di Palazzo Borghese. Adelaide è la parte della ristorazione ed apre già dalla prima colazione (molto elegante, le stoviglie sono Ginori), mentre In Salotto è cocktail bar; due anime contrapposte ma che legano bene. Entrambi i luoghi dispongono di una parte all’aperto. Adelaide è il nome in onore della Principessa Adelaide Borghese. L’impronta che lo Chef Gabriele Muro vuole dare alla sua cucina è quella  contemporanea. Nel menu si trovano Fish&Cheap (18 euro), linguine di Gragnano mantecate ai ricci di mare (24 euro), plin ripieni di vitello alla Fornarina (20 euro) e il sandwich di pescato del giorno con scarola ripassata, lattuga di mare e caviale (26 euro). La carta dei dolci è curata dal ventisettenne Chef Pâtissier Andrea De Benedetto. Uno di questi è “Tu vuò fà ll’americana”, il brownie alla banana (14 euro). In Salotto è la parte più rilassante, la terrazza è aperta dal pomeriggio a sera. Libri, specchi, divani comodi, musica jazz in sottofondo e lampade dèco rendono l’ambiente molto piacevole. Completa libertà, data anche dalla possibilità di farsi servire al bancone, sul divano, nella parte coperta o in quella all’aperto. Dietro al bancone in rovere e ottone trovate Magdalena Rodriguez direttamente dal Costa Rica con il suo stile mixology. Nella carta con 18 cocktails vengono utilizzati molto le spezie, fiori, sciroppi ed erbe aromatiche.

Adelaide. Via dell’Arancio 69, Roma. Tel. 06 878187. Sito

L’Uliveto Roof Garden

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A pochi metri dalla stazione Termini troviamo l’Hotel Diana, aperto dal 1939. Al settimo piano si trova L’Uliveto, una terrazza freschissima immersa nel verde (piena di alberi di ulivo) con vista a 360° su Roma. E’ possibile vedere chiaramente il complesso delle Terme di Diocleziano, Santa Maria Maggiore, San Pietro e il Quirinale. La cucina, aperta sia a pranzo che a cena, è di impronta mediterraneo-partenopea. Pavimento e terriere in cotto, grandi ombrelloni bianchi a copertura dei tavoli con apparecchiamento informale. Il punto più alto ed intimo della terrazza è La Torretta, riservata per una cena a lume di candela. Presso il Lounge bar La Brasserie, con la stessa vista panoramica, è possibile prendersi qualche ora di pausa sorseggiando cocktail e whisky all’aperto.

L’Uliveto Roof Garden, Via Principe Amedeo 4, Roma. Tel. 06 478681. Pagina Facebook.

La Terrazza dei Papi & Sky Bar

terrazza dei papi

Sedie bianche in ferro battuto, tavoli piccoli, un affresco rupestre a muro, ampia copertura in caso di sole forte o maltempo e un affaccio profondo su Piazza di Santa Maria Maggiore e dintorni. La terrazza e lo sky bar sono le perle del Mecenate Palace Hotel, la cui cucina è affidata allo chef Francesco Gentile. Concentrazione di prodotti mediterranei nella carta: tonno, pesce spada e salmone affumicati in riduzione di lime e bacche di pepe rosa (18 euro), filetto di manzo all’armagnac con bacche di pepe nero (24 euro), profitteroles “La Terrazza” con cioccolato fondente (8 euro). La musica di sottofondo accompagna aperitivi e cene a lume di candela.

La Terrazza dei Papi, Via Carlo Alberto 3, Roma. Tel. 06 44 702024. Sito.

Zuma Roma Fendi

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Zuma è una delle terrazze in centro più apprezzate, non solo per la bella vista, quanto per la ricercatezza degli arredi (pareti in canne di bambù, parquet anche esterno e mattonelle di ceramiche tohiki) e l’aria sofisticata che si respira al suo interno. Spesso è un ottimo ritrovo prima delle serate in discoteca. Affollato nel weekend, vivibile durante la settimana. Zuma si trova sopra Palazzo Fendi ed è suddiviso in due piani, la terrazza con musica e il ristorante. Per salire si utilizza l’ascensore chiamato dal receptionist in uniforme al piano terra. Il menu è fantasioso ma sicuramente non a buon mercato: merluzzo nero marinato al miso avvolto in foglia hoba (43 euro), manzo scottato con soia zenzero e lime (39 euro), anguilla d’acqua fresca con avocado ed omelette dolce (42 euro). Molto frequentato da arabi e russi. Il lounge bar, con tavoli sia interni che sulla terrazza esterna, contempla un menu cocktail&drink ben fornito assieme a qualche idea food per accompagnare. I prezzi sono notevolmente più accessibili: champagne ‘R’ de Ruinart al bicchiere (16 euro), Zumacolada (16 euro), Zuma bellini (12 euro). Le serate sono sempre accompagnate da musica in sottofondo.

Zuma Roma, Via della Fontanella di Borghese 48, Roma. Tel. 0699266622. Sito.

Tiki Tiki Roof

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La filosofia polinesiana è racchiusa tra i colori, drink esotici e la musica di questa terrazza movimentata al decimo piano dell’hotel La Griffe by Sofitel (apertura venerdì 24 maggio 2019). Bicchieri intagliati e decorazioni di ispirazione Maori. Durante il proibizionismo la popolazione americana si concedeva qualche giorno di relax presso le isole polinesiane per bere qualche drink legalmente, soprattutto rum. Ritroviamo infatti un menu con il 95% delle miscelazioni a base di rum. Un luogo casual e piuttosto silenzioso con affaccio sul campanile della chiesa sconsacrata di S. Paolo entro le Mura (su cui viene proiettato il logo del Tiki). Il menu gira su scelta ristretta ma ben costruita: Tiki Punch (10 euro), Dark Monkey a base di rum scuro, ginger beer, lime, crema di banana (14 euro), Tuka Tuka con rum agricolo, lime, orzata, mango fermentato e infuso di pepe rosa (14 euro). Al centro della terrazza la postazione bartender con tetto ricoperto in paglia, il bancone in canne di bambù e colonne intagliate con maschere Maori. Il pavimento è in legno, le sedute ai tavoli sono alte e con sgabelli colorati.

Tiki Tiki Roof, Via Nazionale 13, Roma. Tel. 366 658 5311. Pagina Facebook.

Diana’s Place – The Tribune Hotel

DIANA'S PLACE tribune hotel

Tra Via Veneto e Villa Borghese è appena nato qualcosa di nuovo che vale davvero la pena provare. Stiamo parlando del progetto Diana’s Place e la cucina stellata di Andrea Fusco, nuovo Executive Chef di AG Foodies (proprietà di Andrea Girolami). I Diana’s Place nascono come luoghi strategici per la ristorazione; da qui l’idea di due bistrot (in Via Volturno e zona Fontana di Trevi) e da ieri, 29 maggio 2019, anche la terrazza panoramica al settimo piano dell’hotel “The Tribune”. La vista sulla città è profonda, il dehors ha funghi risaldanti e una copertura elettrica scorrevole in caso di mal tempo, i divanetti hanno una struttura dal design tondeggiante moderno. I tavoli, per lo più da due, sono bianchi così come le sedie e gli sgabelli dei tavoli alti più lunghi. Andrea Fusco vuole proporre un menu raffinato ma non gourmet. Al momento è previsto solo l’aperitivo con intrattenimento musicale nel week end, ma tra un paio di settimane ci sarà anche la possibilità di cenare. Tra le offerte culinarie: sfiziosi cornetti ripieni con porchetta di Ariccia, gnocchetti cacio&pepe con baccalà e spolverata di liquirizia, arancini, gamberi allo stecco in pasta fillo. Le etichette sulla carta sono più di mille, tra queste alcuni champagne in esclusiva su Roma. L’apertura di un nuovo Diana’s Place è previsto in zona Campo Marzio.

Diana’s Place – The Tribune, Via Campania 45, Roma. Tel. 06 62283753. Sito.

Divinity – Rooftop Lounge Bar & Restaurant

Divinity The Pantheon Iconic Rome Hotel

Terrazza con vista su sette cupole romane, hotel 5 stelle (parliamo di “The Pantheon – Iconic Rome Hotel“) e un’offerta gourmet firmata niente meno che dallo Chef Ambassador Francesco Apreda. Il nome Divinity prende ispirazione dal vicinissimo Pantheon, edificato in onore delle divinità romane. Ambiente e menu sono ideati per ottenere una contrapposizione piacevole. Il primo è tipico delle strutture di lusso, quindi tanto marmo bianco ed oro, con un bancone dal design elaborato e una cantina a vista prestigiosa. Il menu invece si basa sul “sociale”. Sulla carta infatti troviamo la Spezial Pizza di semola o integrale, con forma tonda e rettangolare, già suddivisa in spicchi in modo tale da poterla condividere più facilmente. Particolari la Marinara Black Garlic & Black Lime (19 euro) e la quadrata integrale con la Melanzane, Provola Affumicata e Curry Giallo (18 euro). Anche la pasta è conviviale, presentata nella formula di spaghettini allo scoglio (25 euro) o un fusillone alla carbonara (21 euro). Il Thook, spiedo con cottura tandoori, è un omaggio all’India e contempla piatti come astice al curry verde (45 euro) e maiale all’eucalipto e capperi (29 euro). Il tocco di Apreda si trova facilmente nel Kore Food Bar con la mozzarella di bufala 38° e i carpacci di pesce; misticanza con peperoni ed alici (euro 20) e spigola con alghe e yuzu (25 euro). Ad ognuno il suo spazio: i dolci in vetrina (euro 3,50) sono affidati al Pastry Chef Edvige Simoncelli, la cantina a Fabrizio Gismondi e la mixology al bartender Mirko Zaccaria ( i cocktail serviti anche nel dehors esterno hanno tutti nomi delle antiche divinità romane). Divinity segue l’apertura di Idylio, già presente all’interno dell’hotel.

Pantheon Iconic Rome Hotel, Via di Santa Chiara, 4/A, 06 87807070, Sito.

Sette – Radisson Blu es. Hotel

La tranquillità che si assapora a bordo piscina di Sette è in contrasto con la vicinanza della Stazione Termini e il caotico quartiere di Piazza Vittorio. L’imponente terrazza con ristorante, all’interno del Radisson es. Hotel, è una realtà ben conosciuta da diversi anni (ve ne abbiamo parlato già qui) ma si arricchisce nel 2019 con sei cene stellate che vanno da maggio a novembre. Sei chef con stella Michelin sono stati selezionati rispettivamente per la conduzione di sei diverse serate-evento. Ovviamente, rimane protagonista del progetto culinario il resident chef Giuseppe Gaglione. Questi gli chef selezionati: Andrea Ribaldone, Nicola Fossaceca, Francesco Brutto, Alessandro Dal Degan, Mauro Buffo, Davide Caranchini. Sei diversi tipi di reinterpretazione della ristorazione moderna italiana. Nel menu previsto per la serata del 17 giugno con lo Chef Fossaceca (Patron del Ristorante al Metrò), figurano ravioli di pane, burro, alici e bottarga, poi ancora polpo arrosto con ricci e lattuga di mare ed ostriche alla brace con misto lamponi. Il prezzo, compreso il vino, è di 70 euro come è stato per il menu di Andrea Ribaldone.

Sette, Rooftop Radisson Blu es.Hotel, Via Filippo Turati 171, Tel. 06 444841, Sito.

MadeITerraneo & Sunset Bar Up (Rinascente)

MadeIterraneo La Rinascente

Due proposte entrambe firmate dallo Chef Di Giacinto: il sunset bar al sesto piano e la terrazza-ristorante al settimo piano della Rinascente. La tipologia di cucina, come intuibile dal nome, è mediterranea. Di Giacinto lo abbiamo già conosciuto (ed intervistato) in qualità di Patron del ristorante stellato All’oro, presso l’hotel cinque stelle The H’All Tailor Suite. Adesso, con sua moglie Ramona Anello, si dedicano alle bellezze del Mar Mediterraneo (Italia, Grecia, Medio Oriente, Spagna, Francia, Nord Africa) tra arte, cultura e cibo. La terrazza vanta una vista a 360° sui tetti dei vicoli romani, sulla Basilica di Santa Maria delle Fratte, San Pietro ed il Quirinale. Il Sunset Bar Up con bancone mixology, è pensato per pasti veloci quali panini, insalate e dolci in vasetto vetrato. Ferro nero, il verde delle piante aromatiche, le bottiglie e l’acqua delle cascate in cor-ten rendono l’ambiente piacevole ed informale. La terrazza MadeITerraneo gioca su un’offerta più completa e di livello, a partire dal design ad opera dell’architetto Danilo Maglio che riporta all’Italia degli Anni ’50 con superfici lucide e poltrone velluto colorate. Due menu degustazione: Giulio Cesare (35 euro), il Tritone (burrata, ceviche, ravioli, tiramisu a 50 euro). Tra gli antipasti si segnalano il Maritozz’Oro con insalata di pollo (6 euro) e Moussaka leggera di melanzane, ragout e pomodori datterini (12 euro). Spezie anche nei primi piatti con Gnocchi di patate fatti in casa con anice e limone (16 euro) e Pappardelle di farina integrale con carciofi, pecorino e pimientos de la Vera (14 euro). Come secondo altro mix con le terre calde: il vitello, pita, curry, salsa tonnata e yogurt greco al coriandolo (21 euro). In menu anche pizze rosse e bianche (MadeITerranea con mozzarella di latte di bufala, chorizo e patate schiacciate 16 euro). Completa l’offerta una lista di dessert; Maritozz’Oro alla torta Sacher (6 euro) e pasta frolla all’evo con cremoso al cioccolato bianco e vaniglia con polvere di olive greche e rosmarino (9 euro).

MadeITerraneo Rinascente, Via del Tritone 61 / Via Due Macelli 23, Roma. Tel. 066992284. Sito.