Puntarelle d’Oro 2025 a Roma, i nuovi ristoranti e locali premiati

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Puntarelle d’Oro 2025 a Roma, i nuovi ristoranti e i locali premiati.

Anche quest’anno siamo arrivati al momento in cui tiriamo le somme su ciò che il panorama romano ci ha offerto nei 12 mesi precedenti in termini di novità. Il 2024 a Roma è stato ricco di nuove aperture, tema questo da sempre caro a Puntarella Rossa che nel corso del tempo (ormai sono circa 15 anni) ha provato a raccontare le novità sia come notizie, ma anche come strumento da fornire a lettrici e lettori per orientarsi in una città come Roma dove i locali di ogni genere non sono mai mancati.

Questo è il motivo per cui ogni anno vengono assegnate le Puntarelle d’Oro: all’interno di un vasto ventaglio di categorie (più di 20), andiamo a premiare le nuove aperture (da noi provate e riprovate) che si sono rivelate più meritevoli, tanto da potersi confrontare in modo sicuro con i locali che negli anni abbiamo selezionato in città. Va da sé che, come accade ogni anno, alcune categorie non avranno la Puntarella d’Oro.

La maggior parte delle Puntarelle d’Oro 2025 ha un comun denominatore: i giovani. Realtà assolutamente valide aperte da giovani talenti alla loro prima esperienza da solisti che hanno catturato la nostra attenzione per la qualità della loro offerta ma anche per la passione che fanno trasparire nel proprio operato. Accanto a loro, abbiamo voluto premiare però anche alcuni nomi “noti” alla ristorazione romana e non solo, che hanno investito in nuovi progetti convincenti fin da subito.

Le le Puntarelle d’Oro 2025 a Roma sono state svelate lunedì 20 gennaio nella serata di premiazione al Collettivo Gastronomico Testaccio.
E adesso ve le raccontiamo una per una.

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Puntarelle d’Oro 2025 a Roma: le novità

RISTORANTE

Fase

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La storia di Federico Salvucci, giovane chef-Patron di Fase, è piuttosto romantica. La sua prima esperienza ai fornelli, 18enne, è stata in una trattoria romana di via Muggia. Dieci anni dopo, nello stesso locale, Federico ha aperto il suo ristorante. La sua è una cucina spontanea, che è ben lungi dall’essere improvvisata: spontanea perché racconta di lui, delle sue origine miste tra Roma, Norcia e Amalfi e che si ritrovano nei piatti, ma è frutto di studio e passione. Sapori nostrani che incontrano tecniche giapponesi, e danno vita a piatti che a un anno dall’apertura sono già diventati punti fermi di Fase. Una cucina di ricerca, ma nient’affatto astratta, bensì comprensibile e diretta, che ci è piaciuta subito dimostrando di avere un potenziale di crescita enorme. Accanto a lui c’è uno staff altrettanto giovane, con un servizio attento ma mai formale.

FINE DINING 

Ego

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Beatrice Venturini e Lorenzo De Lio sono senza dubbio una delle più interessanti e stimolanti scoperte del 2024. Con il loro ristorante Ego hanno portato una bella novità nel panorama romano: un locale che è il riassunto delle loro importanti esperienze, nonostante la giovane età (entrambi under 30), e il racconto di loro stessi nelle loro diversità. Beatrice è il volto dell’accoglienza, dotata di grazia e classe innate, accompagna gli ospiti con la sua grande conoscenza del vino. Lorenzo è la parte più irriverente, caratteristica che riversa nella sua cucina: contaminata, spinta, quasi arrogante, ricca di spezie e salse e con ingredienti tutti da scoprire. Insieme, all’interno di un localino di appena otto tavoli, stanno piano piano rinfrescando il fine dining, a volte troppo ancorato a schemi ed etichette, e di questo non possiamo che rendere loro merito.

TRATTORIA POP

Gallo

Quando abbiamo raccontato Gallo, prima che aprisse, lo abbiamo definito “la trattoria di mare che mancava all’Esquilino” e per farlo ci è bastato sentire e ascoltare il racconto onesto e umile dello chef-patron Lorenzo Gallo. Quando successivamente ci siamo seduti, più e più volte, alla tavola di questo locale, ci siamo resi conto che forse un posto del genere mancava proprio in tutta Roma. Internamente si ha l’impressione di fare un tuffo in un ristorante anni ’80, anche il servizio è da ristorante. La cucina di Lorenzo, invece, delinea perfettamente il nostro concetto di trattoria pop: ricette della tradizione, materie prima di assoluta qualità, conoscenza delle tecniche che valorizzano i piatti, a cui si aggiunge un notevole talento (stiamo parlando di scuola Lele Usai). L’insalata di mare è la migliore che abbiamo mangiato, la ribollita di pesce è un piatto indimenticabile. E poi in sala c’è Claudia Turcu, compagna di Lorenzo, che conquista tutti con sorriso ed eleganza.

CUCINA INTERNAZIONALE 

Ie Koji

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Che la cucina giapponese sia ormai un punto fermo nella ristorazione romana lo sappiamo bene. Ma che finalmente ci sia qualcuno che stia raccontando questa tradizione in modo corretto e autentico ci rende davvero felici. Gli interpreti non mancano, specialmente negli ultimi anni, ma la nostra attenzione è stata catturata dall’izakaya dello chef-impreditore Koji Nakai (qui con il socio Roberto Salvati) che per il suo secondo locale romano, Ie Koji (tradotto “casa di Koji“), vuole far assaggiare agli ospiti i piatti della mamma e della nonna: tradizione senza compromessi, Koji porta nella sua trattoria giapponese in zona Cipro le ricette della sua infanzia, le vere ricette nipponiche, senza occidentalizzare nulla. E l’esperimento è più che riuscito, grazie anche alla presenza – coerente con il resto della proposta – di una nutrita selezione di sakè per accompagnare il pasto.

PIZZERIA

Il Maratoneta

Tra le numerose pizzerie (davvero tante) che hanno inaugurato nel 2024 e con interpreti di livello, abbiamo deciso di premiare quella che ci ha saputo conquistare per la semplicità dell’offerta (ma assolutamente ben fatta) riqualificando – senza snaturarla – una storica realtà di San Lorenzo. Stiamo parlando del Maratoneta, la cui rinascita porta la firma di Luciano Monosilio che non è certo nuovo alla valorizzazione di luoghi e spazi (come la riqualificazione di Piazza del Teatro Pompeo di fronte al suo Luciano – Cucina Italiana). Per questo progetto, lo chef ha voluto l’abile pizzaiolo Matteo Carducci. Una pizzeria di quartiere, come quelle di una volta anche nell’ambiente, a cui si aggiunge un’attenta lavorazione sugli impasti e sulla preparazione dei fritti che fanno la differenza. A tavola arriva un prodotto di livello, pizze tradizionali con ingredienti di prima qualità che si fanno mangiare una dopo l’altra.

FORMAT ORIGINALE

Taste’accio

taste'accio a roma

Vincenzo Mancino non è certo un nome che ha bisogno di presentazioni. E quando a Roma si è sparsa la voce di un nuovo progetto con la sua firma, la curiosità è andata alle stelle. La nuova avventura del patron di Dol si chiama Taste’accio e, oltre a mettere in campo l’enorme esperienza di Mancino, è quanto di più originale si possa immaginare: nelle grotte degli antichi magazzini del Monte dei Cocci ha preso vita una bottega di eccellenze laziali, dove far stagionare salumi e formaggi (e dove scoprire nuove affinature originali, introdotte dallo stesso Mancino, create sfruttando le caratteristiche delle grotte) e ovviamente comprare i prodotti. Ma c’è spazio anche per il vino, per workshop e per l’arte, con mostre temporanee. Un progetto unico nato dalla mente di vero professionista.

BOTTEGA

Le Crete Ristoro Toscano

pietro accolti gil proprietario de le crete a roma

L’inizio dell’estate 2024 ha portato a Roma, in zona Aurelio-Boccea, Le Crete – Ristoro Toscano, ovvero la casa di Pietro Accolti Gil, senese ma a Roma da più di 10 anni. Va da sé che la sua bottega di cose buone racconti la Toscana e Siena (con l’eccezione della porchetta, perché come dice Pietro “ma come si fa a resistere?“). Dopo tante esperienze di spessore, Pietro ha voluto un posto che lo rispecchiasse davvero: lui che è un grande gastronomo, con un’importante conoscenza della materia prima, ma è anche un’oste sempre pronto a servire un gotto di vino e a consigliare il piatto del giorno, spesso risultato delle ricette di famiglia. Qui si viene per comprare un pasto caldo a portar via, per un panino col lampredotto o per fare aperitivo. Ed è buffo come uno spazio di pochi metri quadrati sia invece un grande, grandissimo indirizzo di cui Roma aveva bisogno.

RISTORANTE IN HOTEL

Moon Asian Bar

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L’Hotel Valadier, proprio dietro piazza del Popolo, è una realtà consolidata e una macchina che viaggia benissimo anche grazie alla sua offerta ristorativa di alto livello. Offerta a cui si è aggiunto, negli ultimissimi giorni del 2023 (per questo considerato a tutti gli effetti un’apertura del 2024), il bellissimo Moon Asian Bar. L’estetica, inutile dirlo, fa la sua parte in questo cocktail bar con cucina dal team tutto al femminile (cucina, bar e sala) in cui il tema della luna è ricorrente, dal nome all’arredamento. Ma non è solo l’occhio a essere appagato (ci sono pure due terrazze con vista). La proposta da mangiare e bere è studiata e di qualità: un menu orientale goloso ma raffinato, che spazia dal sushi ai bao, in una continua contaminazione di ingredienti, e che va di pari passo con la carta degli originalissimi cocktail, ispirati a famosi manga della cultura giapponese, e alla carta dei vini e dei sakè.

CAFFETTERIA

Casa Matti 

casa matti a roma

Nel cuore di Prati, Casa Matti ci permette di scoprire il mondo dei caffè specialty che vengono sapientemente narrati dai due giovani proprietari e amici Matteo e Kevin dietro al bancone, trasmettendoci la loro competenza e la grande passione per questo bevanda. Oltre ai caffè in tutte le loro infusioni e un cappuccino che rimane impresso nei ricordi, le tazze vengono affiancate dalle loro creazioni dolci interamente artigianali, per poi proseguire con una proposta per il brunch e per il pranzo sempre interessante e nient’affatto banale.

GELATERIA 

Formaessenza

Il gelato in barattolo da Formaessenza.

Stefano Ferrara è un maestro assoluto nel mondo del gelato e l’apertura, ad aprile 2024, del suo Formaessenza è l’ennesima prova. Un laboratorio (a vista) come base operativa ma soprattutto la messa in pratica della sua ultima visione del gelato. Come? Con nuove geometrie e tecniche innovative, senza ma dimenticare la tradizione che però si evolve: la tecnologia, infatti, è al servizio dell’artigianalità e mai il contrario, passando anche per sostenibilità ed efficientamento energetico. Il risultato è una proposta che modifica la fruizione del prodotto: gelato in barattoli, dalle monoporzioni fino ai formati più grandi, e poi stecchi, bon bon ma anche forme più ardite e scenografiche. Con una scelta ricca che va dai gusti classici e iconici del maestro, una linea totalmente priva di zuccheri aggiunti e anche gusti vegani.

BIRRERIA 

Taps

i tre mastri birrai del taps a roma

Taps è la prima vera casa per i giovani birrai nomadi di Lynn Peak. Questo locale, nonostante abbia aperto le spine sul finire del 2024, ci ha da subito saputo conquistare, racchiudendo in sé tutti gli elementi che vorremmo trovare all’interno di una birreria: una selezione di birre eccellente e sempre aggiornata, con molte scelte di loro produzione; piatti semplici (in chiave di tapas e non solo), ma che dimostrano creatività e un’attenta selezione delle materie prime; infine, un ambiente sociale e piacevolmente informale, da poter vivere sia al tavolo che al bancone, per una serata tra amici o durante gli eventi di degustazione organizzati dal locale.

GITA FUORIPORTA 

Avus

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Negli ultimi anni la zona dei Castelli Romani sta riservando belle sorprese. Perciò non ci ha troppo stupito scoprire che uno dei locali più moderni e coraggiosi aperti nel 2024 a Roma e dintorni sia nato proprio ai Castelli, per la precisione a Marino. Loro sono Sara Moretti (sala) e Alex Saros (cucina), una giovane coppia di talento che si è incontrata nel mondo delle ristorazione e ha deciso di unire percorso personale e professionale traducendosi, a settembre 2024, nell’apertura di Avus. Sono bastati pochi mesi per capire che il loro progetto fosse valido: una cucina che ruota attorno al vegetale, un menu volutamente breve per poterlo cambiare quasi ogni settimana, piatti contemporanei e golosi (Alex è riuscito a rendere goloso persino il topinambur), una carta dei vini ragionata, e prezzi accessibili. Un locale che promette davvero bene ed è solo all’inizio.

 

 

L’evento di premiazione al Collettivo Gastronomico Testaccio si è tenuto in collaborazione con:

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