Sette ravioli orientali da provare a Roma (tra proposte giapponesi, cinesi e coreane)

song, ravioli orientali a roma
I ravioli di Song

Ravioli orientali a Roma. Nella Capitale trovare ravioli che giustifichino il viaggio nel traffico e la disperata ricerca di un parcheggio è tutt’altro che scontato. È il piatto immancabile nel menu di ogni ristorante asiatico, un classico che mette tutti d’accordo e finisce sempre nella comanda. Ma poi valgono tutti il morso? Nella maggior parte dei casi, no. Eppure finiamo per accontentarci lo stesso, perché è uno di quei piatti che soddisfano anche se raramente brillano. Ed è proprio qui che entriamo in gioco: a fronte della vasta offerta di ristoranti orientali disseminati per Roma (sì, sono davvero tantissimi), tra cinesi, giapponesi e coreani abbiamo selezionato sette ravioli che a nostro parere fanno la differenza, sette esperienze, sette motivi per non accontentarsi del solito.

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Sette ravioli orientali a Roma

Gyoza di manzo fritto – Kisaki

Kisaki Roma

A pochi passi dal Pantheon, Kisaki è un indirizzo sicuro e affidabile dove fermarsi durante una passeggiata in centro. È curioso che un ristorante così raffinato proponga i gyoza solo nella loro versione più peccaminosa: fritti. La frittura però è leggera, asciutta, e avvolge un ripieno dal sapore deciso. Spiccano i Gyoza di manzo (10 euro), ma anche le opzioni con gamberi (11) o verdure (10) meritano l’assaggio. Per completare l’esperienza, vi consigliamo di provare anche i ramen (16-22): belli da vedere e con un brodo, dagli aromi intensi, davvero niente male.

Kisaki. Piazza Capranica 75, Roma. Tel. 066785838. Instagram

Xiao Mai di gamberi – Dumpling Bar

Dumpling Bar Roma

Dopo anni trascorsi in Cina a perfezionare l’arte della cucina orientale, Gianni Catani ha dato vita al Dumpling Bar, un luogo dove ogni piatto racconta il suo viaggio e riferimento su Roma per i ravoli. Tra le 11 proposte in menu – dai più tradizionali ai più audaci – la vera star è lo Xiao Mai di gamberi (7 euro): cotto al vapore, con la caratteristica forma a sacchetto che avvolge un succoso ripieno immerso nel brodo. Rigorosamente da gustare in un solo boccone. E per chi vuole completare l’esperienza, le opulente opzioni di udon (7-8) sono la scelta ideale.

Dumpling Bar. Piazza Antonio Meucci 1A, Roma. Tel. 3440658913. Instagram

Ravioli di gamberi – JiaMo Lab

JiaMo Lab Roma

JiaMo Lab è famoso per i suoi panini, ma la sorpresa che non ti aspetti sono i ravioli di gamberi alla piastra (6 euro). All’apparenza grezzi, ma con una pasta così sottile da lasciar intravedere il ripieno, che è tanto saporito quanto ben bilanciato. A completare il tutto c’è la crosticina dorata che aggiunge quell’effetto crispy di cui loro sono i veri maestri. Il nostro consiglio è di proseguire nell’assaggio: i panini con carne stufata racchiusa nel caratteristico scrigno croccante (5-6) concluderanno a dovere l’esperienza.

JiaMo Lab. Via Bergamo 15, Roma. Tel. 3888348616. Instagram

Gyoza di maiale e kimchi – Galbi

Galbi Roma

Tra i ristoranti coreani di Roma, Galbi si distingue per il suo mix ideale tra tradizione e modernità. Il Gyoza di maiale e kimchi (8 euro) ne è un esempio perfetto: la sfoglia dorata racchiude un ripieno che combina le note piccanti (ma sopportabili) ai sapori profondi e complessi del cavolo fermentato, regalando un’esperienza di sapori inaspettata. Senza dubbio un raviolo diverso dal solito, perfetto per chi cerca proposte fuori dall’ordinario. E per un viaggio completo nella cultura gastronomica coreana, la carne marinata cotta al tavolo con il fornello è il proseguimento più sensato, che diverte e completa la visita.

Galbi. Via Cremera 21, Roma. Tel. 068842132. Instagram

Ravioli Sichuan al vapore – Song

Song Roma

Nel cuore di Prati, Song porta in tavola i sapori asiatici attraverso una proposta culinaria curata e dall’identità ben definita. Tra i vari antipasti, i ravioli Sichuan al vapore (9 euro) sono un must: una pasta morbida e umida, dalla forma che richiama un fazzoletto, avvolge un ricco ripieno di maiale. La salsa, leggermente piccante e profumata di spezie, aggiunge quel tocco di profondità che completa il boccone. Per chi vuole proseguire il viaggio, l’anatra alla pechinese (18) è un’ottima scelta: servita con sottilissime crespelle in cui adagiare l’anatra dalla pelle croccante, le verdure fresche e la salsa Hoisin che lega il tutto con una golosa nota dolce.

Song. Via Valadier 14, Roma. Tel. 063215804. Instagram

Har Bao di mazzancolle – BabaBao

BabaBao Roma

In un ambiente tutto agghindato per proiettare gli ospiti tra i vivaci vicoli della Cina, BabaBao colpisce per la lunga cucina a vista da cui escono 12 tipi di ravioli con combinazioni di ingredienti sia classiche che creative. Tra questi, l’Har Gao di mazzancolle (7 euro) è imperdibile. Servito nella vaporiera ancora fumante, sorprende per il sapore delicato e la consistenza piacevole: il ripieno, polposo ma non gommoso, si scioglie in bocca. Per proseguire, consigliamo il Bao Burg con pollo fritto e salsa al lime con ‘Nduja (4,50): le note piccanti e quelle agrumate ben si abbinano con la frittura.

BabaBao Ravioleria. Via Scribonio Curione 42, Roma. Tel. 0645471116. Instagram

Ravioli di maiale al vapore – One Restaurant

One Restaurant Roma

One Restaurant è un locale gestito da un gruppo di giovani cinesi venuti a Roma per studiare, e che hanno poi deciso di proporre ai romani la tradizione culinaria cinese con una ventata di freschezza, diventando uno dei ristoranti asiatici più apprezzati in città. Tra i piatti in menu spiccano i ravioli di maiale al vapore (6 euro), con una sfoglia sottile che racchiude un ripieno dagli aromi che richiamano la cucina di casa. La carta, però, riserva molte altre sorprese, visto che la proposta gastronomica è precisa e ben inquadrata: stiamo parlando della cucina regionale del Sichuan.

One Restaurant. Via Tuscolana 623, Roma. Tel. 3899504709. Instagram

 

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