Cinque bollicine per brindare durante le feste (con i consigli di una giovane e brava sommelier)

bollicine per le feste

Cinque bollicine per le feste secondo Beatrice Venturini, volto della sala di Ego, il ristorante romano di San Giovanni. Cinque etichette molto diverse tra loro, da stappare tra amici e in famiglia, e a prezzi assolutamente accessibili.  

 

Da che mondo e mondo, Natale, Capodanno e festività annesse fanno rima con bollicine e quindi tappi che saltano. E noi delle bollicine non possiamo proprio farne a meno. Lo dicono anche i dati. Come rileva l’Osservatorio del vino Uiv-Ismea nel report di fine anno, tra Natale e Capodanno saranno stappate 355 milioni di bollicine italiane (+7%) in tutto il mondo.

E proprio di spumanti italiani abbiamo parlato con Beatrice Venturini, accogliente volto della sala di Ego, il ristorante che ha aperto con il compagno Lorenzo De Lio a marzo 2024, in zona San Giovanni a Roma. Seppur giovane, 26 anni, Beatrice ha collezionato importanti esperienze che l’hanno portata ad affinare costantemente e in maniera sempre più approfondita la sua conoscenza sul vino: dal corso Alma di Sala, bar e sommellerie allo stage alla Madonnina del Pescatore a Senigallia, dove resta poi per 4 anni, seguono altre esperienze in Italia fino a quelle spagnole, in particolare al ristorante DiverXO.

beatrice venturini di ego a roma consiglia le bollicine per le feste
Beatrice Venturini del ristorante Ego a Roma

Oggi la troviamo a Roma e nelle nostre visite da Ego abbiamo sempre trovato una carta dei vini divertente e nient’affatto banale. Abbiamo quindi chiesto a lei qualche suggerimento per la scelta delle bollicine da stappare per queste festività: è uscita una cinquina interessante, tutta italiana, con etichette tutte molto diverse tra loro e ideali per accompagnare diversi momenti del pasto. E soprattutto a prezzi assolutamente accessibili, si va dai 16 ai 30 euro.

beatrice venturini di ego a roma consiglia le bollicine per le feste

 

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Cinque bollicine per le feste

ColleStefano – Spumante Dosaggio Zero

VERDICCHIO DI MATELICA

bollicine per le feste - collestefano dosaggio zero

Grazie alla mia lunga esperienza nelle Marche, ho avuto modo di conoscere e apprezzare i vitigni di questa regione“, spiega Beatrice. Il primo vino è uno spumante della Cantina ColleStefano, “siamo a Camerino, provincia di Macerata, il cuore del Verdicchio di Matelica che rappresenta la parte interna della regione“. Cantina a conduzione familiare dalla metà del ‘900 che lavora in biologico: pochi ettari di cui la grande maggioranza di Verdicchio.
Il loro spumante metodo classico è un Verdicchio di Matelica 100%, dosaggio zero, che fa 18 mesi sui lieviti, con un parte fermentata precedentemente in acciaio: questo permette di far sentire a pieno il frutto, caratteristica principale di questo vitigno. “Un vino fantastico per tutte le occasioni, ancora di più durante le feste di Natale e Capodanno“. Per l’abbinamento, Beatrice consiglia piatti a base di verdure, ma avendo una buona struttura sostiene bene anche carni bianche. “Fresco, sapido, gioca molto sull’acidità e molto erbaceo al naso“.

Cantina della Volta – Spumante Brut

LAMBRUSCO DI SORBARA

Cantina della Volta - Spumante Brut Lambrusco

Tra i consigli per le bollicine delle feste non potevo esimermi dal citare la mia grande passione: il Lambrusco“. Il Lambrusco in questione è un Lambrusco di Sorbara spumantizzato, metodo classico, brut, della Cantina della Volta, “abbastanza recente, nascono circa 15 anni fa, ma vengono da generazioni di vignaioli“. Siamo nella zona di Bomporto, a nord di Modena. “I proprietari sono stati a lungo in Francia e nella Champagne e hanno riportato quelle tecniche nella loro cantina, applicandole al Lambrusco“.
Il consiglio di Beatrice è quindi il loro Lambrusco di Sorbara in purezza, 36 mesi sui lieviti, “fantastico!” ci tiene a precisare. Il colore senza dubbio colpisce: un rosso rubino acceso, con sfumature granate, raro in un Lambrusco. Bella compatezza e cremosità, oltre a una buona sapidità. Perfetto sia con i salumi, formaggi ma anche con le paste ripiene. Un Lambrusco con l’eleganza dei vini francesi.

Jorche – Spumante Brut

FIANO E BIANCO D’ALESSANO

bollicine per le feste - spumante cantina jorche

Per la terza bollicina andiamo a Taranto, nell’azienda Jorche che è anche masseria, tutto a conduzione familiare da generazioni. “Apprezzo il loro lavoro perché sono andati a riscoprire e valorizzare le uve autoctone della zona che si stavano un po’ perdendo“. Il loro spumante metodo classico è un blend di Fiano Minutolo (25%) e Bianco D’Alessano (75%), quest’ultima un’uva quasi estinta, e fa 3 mesi in barrique, presa di spuma in bottiglia e affinamento sulle fecce per minimo 90 mesi. Un vino molto identitario che racconta più che mai un territorio. Grande struttura e importante sapidità (siamo a 10 km dal mare). Come abbinamento è perfetto con tutti i pesci, dal crudo ma anche i primi piatti, come il classico spaghetto alle vongole o un sauté.

Cherubini – Spumante Blanc de Noirs Exceptis

PINOT NERO

bollicine per le feste - cherubini exceptis

Voliamo nella zona del Franciacorta con lo spumante metodo classico della cantina Cherubini. “Per un brindisi che difficilmente si può dimenticare consiglio il loro pino nero in purezza spumantizzato“, dice Beatrice. “Questa cantina produce vini autentici del territorio e hanno una predilezione per il cemento“. Lo spumante si chiama Exceptis, fa 36 mesi sui lieviti, “una strepitosa espressione del Pinot Nero“. Bella sapidità e grande struttura gli permettono di abbinarsi anche a portate più complesse, sia di carne, come uno stufato o uno spezzatino (ma non troppo condito e unto, altrimenti serve il tannino che bilancia) che di pesce, specialmente i pesci grassi, da fare sia al forno che alla brace.

Contratto – Spumante Pas Dosé Cuvée 900

PINOT NERO E CHARDONNAY

Contratto - Spumante Pas Dosé Cuvée 900

Per l’ultima etichetta da consigliare come bollicine per le feste, Beatrice ha scelto una cantina storia dell’Altalanga, la cantina Contratto, e la bottiglia che al meglio rappresenta l’azienda ma anche il territorio: Cuvée 900, 70% Pinot Nero e 30% Chardonnay. Un pas dosé che fa 7 anni sui lieviti, “rimane suuuper verticale, fresco, burroso e rotondo, ma senza stuccare perché comunque ha una bella acidità” e dal grande rapporto qualità prezzo, perché con una cifra intorno ai 30 euro si può bere una bollicina strepitosa, come poche se ne trovano in giro. Si tratta di un vino che oltre ad accompagnare bene tutto il pasto, può essere perfetto anche da aprire a prescindere da pranzi e cene, per godersi un momento speciale.

 

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[Foto copertina via @unsplash]