
Nuove aperture a Roma dicembre 2024. La stagione autunnale ha portato in città tante nuove realtà gastronomiche. Vi abbiamo parlato della pizzeria di Marco Quintili all’Appio Claudio, Fina Fina, che prende il meglio della tradizione romana e napoletana, per unirlo in un prodotto originale. Poi della birreria con tapas Taps, aperta al Quadraro e ancora di George Lobster, che a due passi da San Pietro propone i famosi lobster roll americani. Lo scorso 28 ottobre, vicino alla Basilica di Porta Maggiore, è approdato in città il gelato di Terra, mentre in zona Conca d’Oro Mafè, locale che guarda alla tradizione, puntando a rinfrescarla. Spostandoci a Frascati, a fine ottobre, il cocktailbar Jigger ha aperto la sua seconda casa ai Castelli Romani, dopo la prima sede all’Appio Latino.
Ma come ogni mese, le novità non finiscono qui. Vediamo nel dettaglio le nuove aperture a Roma dicembre 2024.
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Nuove aperture a Roma dicembre 2024
Inverso (Tomba di Nerone)
Si chiama Inverso ed è il nuovo progetto di Sami El Sabawy, talentuoso pizzaiolo di origine egiziana il cui nome è legato all’insegna A Rota, nel quartiere a Tor Pignattara. La sua tonda fina e croccante, stesa al mattarello, lo ha reso celebre nella Capitale, quale interprete della rinascita della pizza romana. Inverso, inaugurata lo scorso 28 novembre, è il ritorno alle origini di Sami, che ha scelto di ridare vita a quella che era la pizzeria del padre, dal quale ha ereditato il mestiere. Come anticipato dal Gambero Rosso, il format punta su pizza tonda e in teglia (questa la novità), più il kebab, servito un tempo anche nel vecchio locale di famiglia. I gusti sono quelli classici delle pizzerie di quartiere, veraci, senza voli pindarici: dalla margherita alla capricciosa per le tonde o patate e mozzarella per quella in teglia.
Inverso. Via Vibio Mariano 3/5/5B, Roma. Tel. 0633251114. Instagram
Manero (Garbatella)
Occhi puntati a Garbatella tra fine gennaio e inizio febbraio 2025. Nel popolare quartiere romano approderà Manero, nuova insegna lanciata dai fratelli Tommaso e Filippo De Sanctis, già proprietari di Camillo a Piazza Navona. Protagonisti gli hamburger, che, ci ricorda Tommaso, “facciamo da zero, sottilette incluse”. “Abbiamo al 100% il timone delle nostre ricette”, aggiunge, spiegandoci che oggi le aperture delle hamburgerie sono come quelle delle pokerie qualche anno fa. Tutti un po’ smash che si riforniscono dagli stessi fornitori. L’idea è quella di rivolgersi a un tipo di messaggio molto più semplice e genuino. “Non è un prodotto che se la deve tirare, come accaduto con quelli gourmet. Non vogliamo essere un prodotto alla moda, ma dare qualcosa a un quartiere in cui crediamo tantissimo”. Il punto di riferimento potrebbe essere un prodotto come quello di Gasoline a Copenaghen. “Un hamburger genuino, per tutti, che sia semplice ma profondamente buono. Un prodotto che arriva a tutti“, sottolinea Tommaso.
Manero. Via delle Sette Chiese 152, Roma. Instagram.
Osteria Chiari (Ostiense)
A inizio novembre, in via del Gazometro, è arrivata l’Osteria Chiari, insegna che punta sugli ingredienti della tradizione romana, cucinati con il fuoco del camino e lo scoppiettio della brace. Tra i piatti in menu ci sono le animelle di agnello, lenticchie e cavolo nero (11), primi come i cannelloni al forno (13) o il raviolo di coda alla vaccinara, con pecorino e fondo bruno (15). Per i secondi, si va dal pannicolo alla brace e finferli (17) alle costine di maiale con patate fondenti (20). Tiramisù o zabaione allo cherry e fragoline per concludere con il dolce.
Osteria Chiari. Via del Gazometro 13, Roma. Sito. Instagram.
Gaia a Mare Trattoria (Prati)
Nel rione Prati sta per aprire Gaia a Mare Trattoria. Un’insegna che punta a valorizzare la cucina tradizionale italiana di pesce con un tocco moderno. Sotto la guida dello chef Gianfranco Cancelli, già al timone di Anna Trattoria Moderna (ve ne abbiamo parlato QUI) e Anna Osteria e Brace. Il locale vuole valorizzare il pesce fresco di stagione, con l’obiettivo di dare vita a piatti semplici, gustosi e creativi. “Sarà una trattoria di mare, con una materia prima molto fresca”, ci spiega Cancelli, in vista dell’apertura, prevista per questo dicembre.
Gaia A Mare Trattoria. Viale Giuseppe Mazzini 7, Roma. Tel. 375 639 1337. Sito. Facebook. Instagram.
Macalè Osteria Moderna (Portuense)
“Un’osteria moderna, che vuole essere rispettosa della tradizione pur senza rinunciare all’apertura verso proposte più contemporanee e creative”. Queste le parole con cui si presenta la nuova Macalè Osteria Moderna, in zona Portuense, che ha aperto i battenti lo scorso 28 novembre. Vini e piatti sia di terra che di mare, che cambieranno secondo stagionalità. In menu non mancano i carciofi alla giudia (6), poi trippa alla romana con menta e pecorino (8), tonnarelli alla carbonara (12), ravioli di stracotto, parmigiano e tartufo (16) e guancia di manzo al Cesanese (18) o baccalà alla romana (16).
Macalè Osteria Moderna. Via Ercole Bombelli 1, Roma. Tel. 351 735 0205. Facebook. Instagram.
Giulia Antica Tradizione (Furio Camillo)
Lo scorso 4 ottobre ha alzato le serrande Giulia Antica Tradizione, in zona Furio Camillo. Qui ogni piatto vuole essere una celebrazione della storia di Roma, come le classiche polpette di bollito o la rosetta croccante ripiena di trippa alla romana. Immancabili i primi della tradizione romana (tra 11 e 12 euro) o proposte come i ravioli artigianali ripieni di porchetta (16). Per i secondi, si va dall’abbacchio alla cacciatora di pollo (15). Per concludere il pasto, pere al vino, salsa zabaione e crumble al cacao (8).
Giulia Antica Tradizione. Via Enea 60, Roma. Tel. 334 319 6146. Facebook. Instagram.
La Ménagère (Centro Storico)
Dopo Firenze, è il momento di Roma. La location scelta per la nuova sede del restaurant cafè di ispirazione francese è La Ménagère è quella dell’ex discoteca Gilda, nel luogo che era un tempo la residenza dell’artista Gian Lorenzo Bernini vicino a Piazza di Spagna. Il cocktail bar è un punto di forza della struttura, che ha un design contemporaneo, dove arte e gastronomia si incontrano, con una proposta all day long, dalla colazione al dopocena. Un luogo ideale dove incontrarsi per un cappuccino o una tazza di tè. Tutti intorno, sulle pareti, ci sono gli iconici oggetti firmati La Mènagere: bicchieri, vasi, tazze e candele.
La Ménagere. Via Mario de’ Fiori 98, Roma. Tel. 06 9763 9976. Instagram.
Cosetta Vino e Altro (Prati)
Un mini wine bar di 25 metri quadrati, con pochi sgabelli, materiali di recupero e un piccolo bancone, nato dalla volontà di un gruppo di ragazzi di mettersi in proprio. Lo scorso 9 novembre ha aperto Cosetta in via delle Milizie, nel rione Prati. I soci sono Alessandro Gaja, Theo Bizzarri e i fratelli Veronica e Nicolò Fanti, che hanno tra i 25 e i 32 anni. “Volevamo creare un posto piccolo e conviviale“, ha spiegato Gaja al Gambero Rosso. La proposta cambia a misura del cliente e non c’è una carta fissa. I vini arrivano solo da cantine indipendenti e piccoli produttori. Il locale ideale dopo fermarsi per un drink dopo il lavoro, accompagnandolo con una “cosetta”, che sia hummus, guacamole o pizza.
Cosetta Vino e Altro. Viale delle Milizie 122, Roma. Instagram.
Dip that bread – Scarpettə (Re di Roma)
Dopo polpette e rosette è il momento della scarpetta. Quel gesto di raccogliere il condimento che rimane nel piatto con un pezzo di pane diventa protagonista di una nuova apertura nella Capitale. Parliamo di Dip that bread – Scarpettǝ, locale aperto vicino a Piazza Re Di Roma, inaugurato lo scorso 16 novembre. Tanti i sughi da scegliere: amatriciana, polpette, ragù tradizionale, spuntature (tra gli 8 e 15 euro circa), ma la lista non si esaurisce qui. E non manca anche un’alternativa vegana.
Dip that bread – Scarpettǝ. Via Appia Nuova 224, Roma. Tel. 351 499 0942. Instagram.
Il Pescatorio (Mercato Trionfale)

Il Pescatorio ha ampliato la sua famiglia. La famosa gastronomia di mare del Portuense (fresca dei festeggiamenti dei 10 anni di attività) è sbarcata a fine novembre al mercato Trionfale con una proposta a metà fra banco, dispensa e street food. Al Box n.111 si potranno acquistare preparazioni pronte a portar via fra crudi, cotti e pronti da cuocere. I protagonisti sono già loro: i Mare-tozzi, maritozzi al sapore di mare, da farcire con le ricette della tradizione romana rivisitate in modo che il pesce sia sempre protagonista. “Sono maritozzi artigianali serviti caldi, con all’interno ricette come la trippa di baccalà, menta e pecorino, il picchiapò di tonno e peperoncini affumicati, l’insalata di polpo e puntarelle con salsa di alici; la salsiccia di mare e broccoletti, la genovese di tonno e salsa verde, il baccalà mantecato”, spiega Simona Bontà, la mente dietro alle cucine del Pescatorio, nonché socia fondatrice insieme a Emanuele Smimmo.
Il Pescatorio Al Mercato Trionfale (Box n.111). Via Andrea Doria, Roma. Tel. 347 6481554. Sito. Facebook. Instagram.
Nonna Pia (Mercato di Piazza Epiro)
Nonna Pia è il microforno di mercato aperto lo scorso settembre dagli chef Matteo Militello e Alberto Comune nel mercato di Piazza Epiro, in zona San Giovanni (Box 29 e 30). Il nome è un omaggio alla nonna di Militello, che qualche tempo fa aveva scritto sui social: “(…) Ora che sta per partire il progetto più importante della mia vita, ci ho messo dentro il nostro amore e la tua anima”. Cosa si mangia: maritozzi ripieni, pizza, pizzette rosse e crostate.
Nonna Pia. Piazza Epiro 17a, Roma. Instagram.
Ramen Shifu (Tuscolana)
In via Tuscolana c’è un nuovo angolo di Giappone. E’ Ramen Shifu, dove, neanche a dirlo, è protagonista il ramen, in una location dall’animo molto street, anche nella sua architettura. Tra un murales su serrande e un quadro manga, sembra di mangiare in una via di Tokyo. Tanti i ramen in menu: da quello con pollo fritto (14) a quello con gamberi in tempura (14), più scelte vegane. Poi ci sono vari risi, gli immancabili gyoza, le polpette takoyaki e i bao.
Ramen Shifu. Via Tuscolana 683b, Roma. Tel. 06 9451 8792. Sito. Facebook. Instagram.
Farina (Ostiense)
Anche gli amanti dello street food cinese non restano a bocca asciutta per questa stagione. In via Ostiense è arrivata Farina, una nuova ravioleria artigianale. Oltre agli jiao zi (con manzo e cipolla, gamberi o maiale, tra i 6,50-6,80 euro) ci sono bao, i panini croccanti mo (6,50), xiao long bao, sheng jian bao e shao mai, come il “sacco di soldi”, ripieno di manzo al vapore, tipico del nord della Cina. Poi ancora, riso alla cantonese o wonton in brodo.
Farina. Via Ostiense 164, Roma. Tel. 06 8793 1690. Facebook. Instagram.
Damò (Ostiense)
Ancora un’altra apertura all’insegna dello street food cinese. Sempre a Ostiense, uno dei quartieri più sperimentali della città, ha aperto Damò. Il nome si rifà ai panini “mo” croccanti, sempre più apprezzati dal pubblico romano, dopo che Jiamo Lab a Piazza Fiume li ha portati per primo in città. Ci sono i mo con carne di maiale, pollo o manzo (6,50), oltre alla versione vegetariana, ma non mancano i bao e i ravioli. Il tutto abbinabile a birre artigianali italiane.
Damò Cucina Tradizionale Cinese. Via dei Magazzini Generali 11a, Roma. Tel 3514070693. Sito. Instagram.
Forno Ceralli (Centro Storico)
Lo storico Forno Ceralli dei Castelli Romani è sbarcato in pieno centro a Roma. Siamo in Piazza Rondanini, vicino al Pantheon. Un’apertura che avrebbe fatto molto felice nonna Rossana, storica proprietaria dell’insegna, scomparsa nel 2023. “Da noi è tutto come una volta, dalla preparazione all’attenzione per ogni singolo prodotto. Le nostre ciambelle al vino, la pizza bianca e la pupazza frascatana sono ormai simboli locali”, fanno sapere dal forno al Gambero Rosso.
Forno Ceralli. Piazza Rondanini 42, Roma. Facebook. Instagram.
Cha Cha Lab (Campo de’ Fiori)
Ancora sguardo a oriente con l’apertura lo scorso ottobre di Cha Cha Lab, nuovo regno del Bubble Tea, a due passi da Campo de’ Fiori. Questo è anche il posto dove comprare il taiyaki in versione gelato, il dolce giapponese a forma di pesce. Protagonista il matcha, o meglio i suoi derivati, alla base dei gusti delle varie bevande. Tra i bubble tea disponibili ci sono fragola, Oreo, mochi, boba o classico (6,50-7,50).
Cha Cha Lab. Via dei Balestrari 34, Roma. Tel. 06 84963 472. Instagram.
Crema (Centro Storico)
Nell’elegante via Giulia, tra Campo de’ Fiori e Trastevere, ha aperto Crema, la nuova boutique gelateria di Giorgio Bulgari, che ha già tre sedi a Milano. Tanti i gusti proposti, dalla gianduia classica al croccante alle arachidi salate, poi nocciola classica e noci pecan. La location, curata nei minimi dettagli, non delude.
Crema. Via Giulia 18, Roma. Sito. Facebook. Instagram.
Zelato (San Lorenzo)
Lo scorso 18 ottobre un’altra insegna ha celebrato il gelato italiano con la sua apertura: è Zelato, nel quartiere San Lorenzo. Qui la sostenibilità è di casa, sia per quanto riguarda la materia prima, sia per quanto concerne la modalità di lavoro, che fa leva solo su energie 100% rinnovabili. E poi c’è l’aspetto sociale, come la collaborazione con cooperative sociali. Tra i gusti proposti ci sono il Latte d’oro (curcuma, cannella e miele) e la stracciatella di Franci (stracciatella al pepe rosa), come il nome della figlia dell’ideatore del progetto, Alberto Zezza.
Zelato. Via degli Aurunci 40, Roma. Facebook. Instagram.