Giù Upside Down Restaurant a Roma. A sud ovest della Capitale, in zona Giardino di Roma, arriva il nuovo ristorante dello chef Giuseppe Milana. L’insegna apre i battenti il 27 novembre 2024, alle ore 19. Il locale punta al connubio tra tecnica giapponese e sapori laziali, che incontrano quelli della sua Sicilia, terra natale. Un ambiente di 90 metri quadrati che ha per ora 25 coperti, con tavolini e panche a muro, poi cucina a vista e bancone (che in futuro diventerà un vero e proprio chef’s table), dove le persone possono sedersi e mangiare.
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La cucina di “Giù”, una scommessa fuori dagli schemi
Milana, classe 1988, si definisce un “cittadino del mondo”. In molti lo ricordano per il suo passaggio da Umami, la trattoria giapponese dell’Appio Latino, dove ha lavorato in passato. Ma partiamo dal nome del nuovo “Giù”, una parola che non è casuale: “E’ quella che ricorda casa, giù (in Sicilia, ndr). E’ il calore che vogliamo trasmettere“, ci spiega Milana rispetto alla sua nuova creatura, che vuole essere un “ristorante fuori dagli schemi“.
Anche la scelta di una location periferica è colma di significato: “Le persone quando vengono qui devono essere più rilassate possibile. In centro, è brutto dirlo, la gente viene con i capelli tesi perché non trova parcheggio o c’è il traffico. Stiamo facendo una scommessa in questa zona, che però incontra il nostro pensiero. Questo posto merita un po’ di vita e noi la stiamo portando con la nostra attività“.
Cosa si mangia da Giù Upside Down Restaurant a Roma
La proposta di Giù ha un approccio kaiseki, quello tipico della cucina giapponese, caratterizzato da tante piccole portate. Ci sono circa 16 proposte in carta nel menu stagionale, cui si aggiungono dai 4 ai 6 piatti del giorno. Non c’è una differenza tra antipasti, primi e secondi, ma una miscela di materie prime che giocano su una nuova combinazione tra sapori nipponici, laziali e siciliani. “La cucina ha una matrice siciliana, contaminata dal Lazio e da una delle esperienze pregresse che più mi hanno segnato, ossia quella da Umami, quindi giapponese“, aggiunge.
In menu ci sono piatti come la pizza bianca e golden pig, con mousse di “mortazza” (6 euro) o il gyoza di coda di manzo con crema di pecorino e salsa alla vaccinara (7). Poi ancora, la tartare di manzo BBQ, con masu ikura e yuzu (12) o il lollypop di pollo alla cacciatora (6,5).
Occhi puntati sempre al tocco giapponese con la vellutata di ceci, ricotta e bieta in tempura (7) o il bun tonkatsu di cardoncello, mayo all’aglio nero e misticanza (7). Poi si può sperimentare ancora con il donut di anelletto alla palermitana (9) o il bottone di cime di rapa, burro, alici e shichimi (9). Per i dessert, spazio al millefoglie di Nori, con cioccolato bianco e yuzu (7) e, neanche a dirlo, cannolo siciliano e gelato al Passito di Pantelleria (7).
Giù Upside Down Restaurant. Via Paolo Stoppa 40, Roma. Sito. Instagram.