
Cresci a Roma è il locale aperto nel 2019 nei pressi del Vaticano e che nel tempo ha fatto evolvere la sua offerta: da bistrot a indirizzo per ogni momento della giornata, con una ricca proposta per la colazione e un nuovo laboratorio che sforna pane e prodotti da forno di grande qualità.
Quando si parla del centro di Roma, sembra quasi un paradosso parlare di locali di quartiere. Eppure è questa la dimensione che meglio caratterizza Cresci, e la conferma arriva dalle parole del suo proprietario Danilo Frisone, che ha al suo fianco il socio Saverio Crescente: “Siamo nati come bistrot di quartiere e continuiamo a esserlo a cinque anni dalla nostra apertura“. Certo, la vicinanza con il Vaticano (ci troviamo in via Alcide De Gasperi 17) manda qui un più che discreto numero di turisti ogni giorno, “ma sono i residenti che in tutto questo tempo ci hanno permesso di crescere: sono la nostra clientela fissa che ha seguito le fasi della nostra evoluzione e ci ha apprezzato“.

Un’evoluzione silenziosa quella di Cresci. Come silenzioso è Danilo. Una vita da chef, poi l’innamoramento della panificazione e la volontà di farla diventare parte integrante del progetto Cresci, oggi aperto dalle 7 a mezzanotte, con una proposta versatile per ogni momento della giornata e con una squadra competente (in molti sono qui dall’inizio) che si muove nei vari spazi, ognuno con il proprio compito. E no, non parliamo di un indirizzo “che fa un po’ tutto”, come facilmente si potrebbe banalizzare per definire un locale senza un’identità precisa. Qui un’identità c’è eccome ed è stata costruita negli anni, senza clamore ma puntando su qualità, attenzione e studio con l’obiettivo di migliorarsi, come se nel nome “Cresci” ci fosse un imperativo intrinseco per puntare a fare sempre meglio. “Cresci è cresciuto con me“, spiega Danilo giocando proprio con le parole.
Cresci a Roma: la colazione e il forno

Bistrot, gastronomia e oggi anche un gran bel forno. Un’offerta evolutasi nel tempo come hanno fatto gli spazi. Il locale si è allargato e adesso tutto ha una posizione precisa. Le vetrate e qualche tavolino fuori all’esterno anticipano tutto quello che si può trovare varcando la soglia. Entrando si nota subito il bancone con salumi, formaggi e sottoli, per la spesa o per il bistrot. Dalla parte opposta il bancone del bar, che la mattina accoglie un via vai di persone per la colazione e dall’orario dell’aperitivo, invece, serve calici e cocktail. Parecchi tavoli in tutta la sala (disponibili anche per lo smart working, “c‘è un po’ di confusione, ma è piacevole” dice Danilo), mensole che mostrano i prodotti in vendita e poi la porta del laboratorio, recente annessione da cui arrivano lievitati – tra cui una moderata produzione di panettone con l’avvicinarsi del Natale -, dolci da forno e pane.
Cornetti all’italiana, croissant, girelle, veneziane, crostate sono solo alcune delle proposte che vanno a comporre la colazione firmata Cresci. Danilo Frisone sperimenta e si diverte e col tempo al bancone hanno trovato il loro posto anche carrot cake, banana bread, pan suisse e pain au chocolat. Ordinando al tavolo, si possono assaggiare poi toast e french toast, pane burro e marmellata, uova strapazzate e ovviamente la pizza in teglia, sempre disponibile ma con farciture e condimenti a seconda del prodotto fresco di stagione.

I clienti si fermano anche solo per comprare il pane, con Frisone che ormai ne produce di 6-7 tipologie, lavorando con farine macinate a pietra, poco raffinate, da grani italiani e ovviamente col lievito madre. Dal pane di segale a quello di grano duro, poi ci sono quello con i cereali, con le olive, la baguette e il rustico “il più rappresentativo” che nella sua semplicità racconta il grande lavoro di questo chef-panificatore, vero motore di questo indirizzo.
Cresci a Roma: un bistrot di qualità
Negli anni a crescere è stata anche la meticolosa ricerca delle materie prime, selezionando i migliori prodotti di aziende e piccoli produttori (non solo locali). Dai salumi affettati al coltello a formaggi di tutti i tipi, passando per gli ingredienti utilizzati nella cucina del bistrot. Piatti semplici, che cambiano ogni tre mesi: non mancano le paste romane (13 euro), ricette della tradizione, tra cui baccalà alla romana, insalata di bollito (15) e polpette al sugo (16), oltre a qualche cavallo di battaglia che non è mai uscito dalla carta, come la crocchetta di brasato (6) e il roastbeef con polvere di capperi, bottarga e maionese (14).
L’aperitivo da Cresci è a base di cicchetti, ovvero una versione ridotta di alcuni piatti del menu: cinque cicchetti 8 euro, 10 cicchetti 16 euro, 20 cicchetti 30 euro, che invogliano a ordinare un cocktail o un calice di vino. A proposito di vino, la carta – realizzata da Saverio – non è troppo vasta ma ben studiata rispetto all’offerta del locale, con etichette convenzionali ma anche naturali e una suddivisione delle bottiglie (per permettere ai meno esperti di orientarsi) su corpo e struttura dei vini.
Cresci. Via Alcide de Gasperi 17, Roma. Tel. 06 51842694. Sito. Facebook. Instagram
Aperto tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte