Anna al 20 a Roma. Per il loro nuovo locale a Roma, la coppia di imprenditori formata da Annalisa Polo e Roberto Tomasini (con già diversi locali all’attivo, come Casa Carmen a Fregene e di recente anche Fiumicino e Fatto in Casa La Danesina) ha deciso di puntare su un giovane chef che può contare su un importante bagaglio di esperienze. Lui si chiama Mattia D’Ambrosio, 28 anni, bolognese ma cittadino europeo: per tre anni è stato dal tristellato Diverxo di David Munoz, a Madrid, dove ha ricoperto il ruolo di Junior Sous Chef, e poi tra gli ideatori del progetto Cantera, con varie sedi in Italia e in Europa.
Bologna e la sua tradizione gastronomica sono protagonisti della proposta di Anna al 20, questo il nome del ristorante aperto il 7 maggio 2024 a pochi passi da piazza Fiume, precisamente in via Brescia 20. Un locale piccolo e intimo che accoglie 32 coperti interni, a cui si aggiungo circa 20 esterni (ma che nei prossimi mesi diventeranno 40). Il nome scelto? “È breve, rimane impresso, è rassicurante, ricorda casa – spiegano i soci -. È presente in quasi tutte le famiglie italiane e nel mondo”. Ed è anche il nome della mamma dello chef.
Appena entrati è la particolare fantasia a foglie della carta da parati a catturare l’attenzione: il colore che domina è il verde, a cui si aggiungono dettagli come quadri e lampadari vintage, piante, scritte a Led e una bottigliera che ospita un’ampia proposta di gin.
Se la tradizione bolognese è al centro dell’offerta di Anna al 20, la cucina ricca di contaminazioni dello chef D’Ambrosio è l’altro tassello che completa il menu. “Le mie origini sono la base della mia cucina – racconta -, amo i sapori tradizionali bolognesi ma anche le tecniche nuove e moderne che permettono di creare piatti fusion: dalla cottura sottovuoto in diretta con l’olio, quindi una sorta di fritto al contrario, cioè senza immergere il prodotto”.
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Cosa si mangia da Anna al 20 a Roma
Anna al 20 è aperto a pranzo e cena. A pranzo si possono ordinare i piatti scritti su una lavagnetta: tagliata di pollo servita con verdure, club sandwich, insalate e primi come gli spaghetti con pomodoro fresco. Per la cena c’è la vera e propria carta che si divide essenzialmente in due parti. In una ci sono i grandi classici della tradizione bolognese: la lasagna (15 euro), le fettuccine al ragù (14), la cotoletta alla bolognese (25), lo gnocco emiliano (6).
Nell’altra si accolgono le contaminazioni soprattutto giapponesi. E quando si chiede allo chef i piatti più rappresentativi, lui risponde con i gyoza Tokyo-Bologna (12), ripieni di ragù e crema di Parmigiano 30 mesi, e i dumpling Anna al 20 (11), ripieni di ricotta e mortadella, salvia e beurre blanc, “piatti tipicamente asiatici, con una sfoglia asiatica, ma il ripieno è bolognese e italiano, usando prodotti nazionali. Ho cercato di mischiare due culture diverse che per me si fondono in maniera perfetta”. La maggior parte delle materie prime utilizzate arriva dall’Emilia Romagna, come la carne per la tartare che arriva dal salumificio Zivieri in provincia di Bologna. Per la pasta, invece, “c’è un pastificio che la realizza appositamente secondo la mia ricetta” racconta lo chef. Ma ci sono anche tanti prodotti locali, in particolare pane, frutta e verdura che arrivano dal vicino mercato di piazza Alessandria. “Il menu cambierà spesso, circa ogni mese. Utilizziamo pochi prodotti e seguiamo la stagionalità, ma mi piace fare sempre cose nuove”.
Spazio ai secondi con il petto d’anatra, purè di patate e spinacino (24). Tradizione anche nei dolci, con lo gnocco fritto con nutella e crema al mascarpone montata al sifone
Cosa si beve da Anna al 20 a Roma
Alla carta dei vini ci ha pensato la sommelier Letizia Di Bella (che si è occupata anche della selezione dell’olio), ricercando piccole realtà regionali e nazionali, per un totale di circa 50 etichette. Da menzionare anche la proposta del gin, che al momento conta 14 referenze ma in breve tempo arriveranno a 20: dalle marche più conosciute a nomi da scoprire, tra cui la romana Distilleria Flaminia. Va da sé che per la drink list si è quindi deciso di puntare tutto su cocktail a base di gin, studiati e realizzati da Laura Cervone e Alan Ragni, serviti al momento dell’aperitivo o dopo cena ma possono essere abbinati anche ai piatti del menu.
Anna al 20. Via Brescia 20, Roma. Tel. 06 98182496. Facebook. Instagram