Emilio Osteria di Mare a Roma, il nuovo locale dell’Aventino che è già un riferimento nel quartiere

le fettuccine al tonno di emilio osteria di mare a roma
Foto di Giulio Di Gregorio

Emilio Osteria di Mare a Roma. Su viale Aventino, civico 40, alla fine di aprile 2024 ha aperto senza troppo clamore Emilio Osteria di Mare, ovvero la nuova avventura imprenditoriale di Fabio Spada, nome noto nella ristorazione romana che non ha certo bisogno di presentazioni. Un’apertura in sordina, eppure ha già i suoi clienti fissi: “Sentivamo la necessità di vedere come avrebbe reagito il quartiere – racconta Spada in anteprima a Puntarella Rossa – senza fare annunci. E la risposta è stata buona“. La scelta della zona non è stata affatto casuale: complice la vicinanza con l’altro locale di proprietà, la pizzeria Baccio e i gradini (aperta a ottobre 2021) su viale della Piramide Cestia, qui il pubblico non manca, ed è vario. Tra dipendenti, turisti e residenti, viale Aventino accoglie un po’ di tutto ed Emilio nasce proprio per rispondere alle diverse esigenze della clientela con una proposta di qualità e “di facile comprensione.

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La squadra di Emilio Osteria di Mare

vanessa croce ed emiliano valenti da emilio osteria di mare a roma
Vanessa Croce ed Emiliano Valenti – foto di Giulio Di Gregorio

Perché Emilio? Come il Console che ha dato il nome all’Emilia-Romagna e come il Ponte Emilio (che in città tutti chiamano Ponte Rotto), il primo in muratura di Roma, che si trova proprio dalla parte opposta del Circo Massimo. Emilio perché è un nome corto e semplice da ricordare. E anche l’idea dietro al progetto segue questa logica: un gruppo di professionisti che ha deciso di lasciare da parte formalismi e sperimentazioni, mettendo competenza ed esperienza al servizio della semplicità, “in questo momento è quello che ci piace fare“. Per Emilio Osteria di Mare, Fabio Spada può infatti contare su sodalizi importanti, coltivati nel tempo. Come quello con lo chef Emiliano Valenti, formatosi da Convivio Troiani, poi 10 anni da Settembrini e dopo anche alla guida di Romeo, e quello con Vanessa Croce, in sala, con cui ha trascorso circa un decennio allo stellato Glass Hostaria.

una delle sale di emilio osteria di mare a roma
Foto di Giulio Di Gregorio

Va da sé che stiamo parlando di una cucina dove si sente l’esperienza dello chef, la materia prima è scelta con cura (il pesce arriva dalle aste locali) e di un servizio attento e professionale, adattato con consapevolezza all’ambiente dell’osteria. Arrivati da Emilio troviamo una manciata di tavoli fuori e all’interno, sebbene il locale sia interrato, l’architetto Valentina Fraschetti e lo studio Materica Group sono riusciti nell’intento di donare luminosità ai vari spazi, giocando con il bianco, il blu, il legno e dettagli che richiamano l’atmosfera marina. Interessante la scelta delle luci, che scendono direttamente sui tavoli dando un senso di intimità. Ci sono poi un bancone e la cucina a vista.

Cosa si mangia da Emilio Osteria di Mare

un piatto del menu di emilio osteria di mare a roma
Foto di Giulio Di Gregorio

Emilio Osteria di Mare è aperto a pranzo e cena (mentre è chiuso il lunedì), ma la proposta del giorno non è diversa da quella serale, sebbene sia possibile fare una pausa pranzo di qualità spendendo cifre assolutamente oneste: gli antipasti vanno dagli 8 ai 12 euro, fatta eccezione per il crudo misto a 24, i primi viaggiano sui 15-16 euro, i secondi tra i 16 e i 22. “Per questo è fondamentale la ricerca della materia prima, così da riuscire a proporre un ottimo prodotto anche a prezzi giusti“, racconta lo chef.

i piatti del menu di emilio osteria di mare a roma
Foto di Giulio Di Gregorio

La carta è breve e quotidianamente si aggiungono fuori menu in base ai prodotti disponibili. “Con il tempo stiamo capendo anche le richieste dei clienti: se ci sono dei piatti preferiti o se chi torna vuole provare qualcosa di nuovo. Un gruppo mi ha già chiesto una catalana“. “La cucina è semplice – prosegue lo chef – il pesce ha un sapore delicato, non vogliamo mascherarlo con troppe lavorazioni“. Sapori chiari e piatti che non hanno bisogno di troppe spiegazioni perché parlano da sé. Troviamo quindi salmone marinato 48 ore, seppie su patata schiacciata e olive o l’immancabile il sauté di cozze. E ancora spaghettone alle vongole “scocciato”, cioè senza gusci, risotto alla pescatora e il tonnarello, polpo, pecorino e menta. Tra i secondi si può scegliere tra la frittura di calamari, il baccalà alla piastra e il trancio di pescato del giorno, sempre abbinato a un contorno diverso. Sia il fritto che alcuni dolci (la torta di pere e cannella e la crostatina ricotta e visciole) sono gluten free.

Dalle 17 si può arrivare da Emilio per fare un aperitivo, assaggiando alcuni piatti della carta che ben si prestano anche per questo momento, come ostriche, crudi e pane, burro di panna e alici del Cantabrico.

Cosa si beve da Emilio Osteria di Mare

l'aperitivo da emilio osteria di mare
L’aperitivo – foto di Giulio Di Gregorio

La carta dei vini è stata curata dallo stesso Spada, siamo sulle 200 referenze (che andranno a crescere), dove ha messo tutta la sua passione per le bollicine: Italia sì, ma soprattutto tanta Francia, per arrivare a circa 60 etichette, poi un centinaio di bianchi e 30 tra rosati e rossi. Si va dal convenzionale al bio e al naturale, senza la necessità di segnalarlo in carta: “L’appassionato e conoscitore non ne ha bisogno, perché conosce i prodotti, il meno esperto invece non deve essere condizionato da diciture“, dice l’imprenditore.

Accanto ai vini, c’è una carta dei cocktail, firmata dalla bartender Antonella Digioia, disponibile per l’aperitivo ma anche durante la cena. Non mancano i classici (8 euro) e 12 signature (10) che portano il nome di cale e grotte pugliesi (sua terra di origine), come Cala Fetente, a base di gin, purea di litchi, liquore alle mandorle e lime, o Grotta della Poesia, con gin, bitter, Amaronauta.

Emilio Osteria di Mare. Viale Aventino 40, Roma. Tel. 351 3087253. Facebook. Instagram
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso il lunedì

 

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