Il Pescatorio a Roma compie 10 anni e apre da mattina a sera con pescheria, gastronomia e cucina

La proposta del pescatorio a roma
Foto di Asse Communication

Il Pescatorio a Roma. A due passi da via dei Colli Portuensi, c’è una pescheria con gastronomia e salumeria di mare, dove è possibile mangiare anche una cucina di pesce espressa. Dal 31 maggio 2014, giorno della sua apertura, Il Pescatorio di strada ne ha fatta e in occasione dei (quasi) dieci anni di attività evolve il suo format, restando aperto tutto il giorno, dalle 8.30 alle 22.30, per un servizio all day long di qualità.

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Il bancone di pesce de Il Pescatorio
Foto di Asse Communication

“Abbiamo cercato di andare incontro alle nuove esigenze delle persone, ci spiega Emanuele Smimmo, proprietario del locale insieme alla moglie, la chef Simona Bontà. “Prima della pandemia da Covid-19 c’erano delle certezze dal punto di vista commerciale, cioè sapevi che il venerdì e il sabato lavoravi in un certo modo, durante la settimana in un altro. Oggi ci siamo accorti che non esiste più il punto fermo del pranzo e della cena. Lo smart working ha modificato lo stile di vita delle persone, che gestiscono il tempo in modo diverso. C’è chi non pranza più in ufficio e cerca un’alternativa fuori per staccare, chi va in palestra in qualsiasi momento della giornata e dopo l’allenamento vuole fermarsi a mangiare un piatto al volo. La ristorazione ha iniziato ad adattarsi. Vogliamo dare un servizio totale al cliente, aggiunge Smimmo.

La passione per la cucina di mare

I proprietari de Il Pescatorio
Simona Bontà ed Emanuele Smimmo. Foto di Asse Communication

Emanuele, di origini sarde ed ex musicista, il mare ce l’ha nel sangue e porta in cucina tutta la sua esperienza di selezionatore delle materie prime, che Simona abilmente trasforma. “L’idea di aprire l’attività è arrivata quando sono nati i nostri figli e abbiamo unito la sua arte della cucina alla mia natura marina. Sono nato e cresciuto in un’isola su un’isola, Sant’Antioco, a 100 km da Cagliari. Ho sempre pescato fin da bambino e lavorato quando non andavo a scuola sulle barche o nelle pescherie. Con Simona ci siamo messi insieme nel 2000, lei era già dentro il mondo della cucina, aveva avuto un ristorante in Brasile. Mi ero stufato di suonare e andare in giro in tutto il mondo. Abbiamo aperto la pescheria con gastronomia, creandoci un’alternativa e proponendo piatti diversi rispetto a quelli che erano stati offerti al pubblico”.

L’ambiente

Gli interni del pescatorio
Foto di Asse Communication

Il Pescatorio ha una quarantina di coperti, tra interni e esterni. C’è il bancone dove scegliere il pesce e fare spesa, poi la salumeria e macelleria di mare. Nella sala dove si mangia regnano i materiali in legno per tavoli e pareti, abbinati alle tinte più scure delle sedie. “Abbiamo iniziato ad avere qualche tavolino su una pedana davanti al locale e a fare cucina espressa, poi abbiamo preso coraggio e abbiamo annesso un locale accanto, arrivando a 150 metri quadrati”, racconta Simona, esperta di cucina orientale, soprattutto cinese e giapponese. I vini, sistemati a vista in alcuni punti della sala, sono scelti con la stessa cura delle materie prime. La carta conta dalle 60 alle 80 etichette, con una predilezione per i piccoli produttori. Naturali, ma non eccessivamente, come dice Emanuele: “A noi interessa che facciano un buon prodotto”.

La proposta de Il Pescatorio a Roma

Banco della gastronomia, il Pescatorio
Foto di Asse Communication

Dalla mattina alle 8.30, e fino alle 20, si può fare la spesa dal banco pescheria, dove campeggia il pesce che arriva freschissimo, specialmente dalle marinerie del Lazio e dell’Argentario. A questo si aggiunge la carta delle ostriche, selezionate sia in Francia che in Italia, per cui il Pescatorio si è fatto conoscere dagli appassionati. “Ricerchiamo i migliori prodotti, in Italia ci serviamo in Sardegna, in Puglia e nel Polesine“, afferma Emanuele. I primi dalla gastronomia sono disponibili tutto il giorno. Mentre quelli espressi, come un piatto di spaghetti alle vongole, a pranzo e a cena. Semplicità e tradizione sono due parole che ben esprimono il nuovo approccio di Emanuele e Simona alla cucina.

“Ho una mia visione sul periodo che stiamo vivendo. Abbiamo passato anni in cui la gente cercava cose particolari – racconta a Puntarella Smimmo – Oggi c’è un ritorno alle cose semplici, tradizionali, fatte con cotture basiche. Un ritorno al piatto familiare, che la gente ha in testa. In altre parole, si esce per andare a mangiare qualcosa di cui si conosce già il gusto. Vale per una carbonara come per uno spaghetto alle vongole. Un concetto che va oltre quello di comfort food.

Comfort food da Il Pescatorio Roma
Foto di Asse Communication

E’ una ricerca della tranquillità, pensando a quei momenti in cui eravamo felici e spensierati. E noi questo cambiamento lo abbiamo riportato nella nostra cucina di mare. Ci siamo allontanati da quello che è il continuo cercare di colpire il cliente con cose particolari, puntando su cotture semplici, magari facendo un saltimbocca alla romana, col pesce spada anziché con la vitella o una polpetta alla romana fatta con l’orata, pane e prezzemolo. La gente impazzisce”.

Il menu de Il Pescatorio a Roma

Tartare di pesce da il pescatorio roma
Foto di Asse Communication

Così come per la pescheria, dove si può “pescare” un piatto per mangiarlo sul posto o portarlo a casa (entro le 20), lo stesso accade per la gastronomia. Fra i best seller, ci sono i crudi come l’orata con lo zenzero, le tartare, il sashimi di tonno, il baccalà in umido o mantecato. Una nota a sé merita il cous cous di pesce, cucinato secondo la vera ricetta siciliana, che Emanuele e Simona sono andati ad apprendere direttamente sul campo, a Trapani, dove la tradizione nordafricana incontra quella italiana. “Siamo andati dalle signore anziane, che litigavano l’una con l’altra per dirci la ricetta migliore. Il nostro non è come quello precotto che si trova altrove”, tiene a precisare Smimmo. Questo vale anche per altre pietanze: L’80% dei nostri piatti è figlio dei viaggi che abbiamo fatto.

Il tagliere di mare de Il Pescatorio
Foto di Asse Communication

Dalla salumeria e macelleria di mare, servizi di cui Emanuele e Simona sono stati un po’ iniziatori a Roma, arrivano proposte come il mini tagliere con 3 assaggi e pizza della casa (18 euro). C’è voluta tanta sperimentazione e siamo stati fra i primi a farlo a Roma. Oggi abbiamo un bel tagliere di salumi di mare che spazia dal prosciutto di tonno, alla mortadella di ricciola, dal lardo di seppia alla coppa di leccia”, sottolinea lui. Tra le altre alternative ci sono le alici del Cantabrico con pan brioche e burro d’alpeggio (14) o, sempre per la gastronomia, l’insalata di mare (12-14).

Un piatto di pesce de Il Pescatorio a Roma
Foto di Asse Communication

Quanto ai primi, oltre al già citato spaghetto alle vongole (16 per quelle classiche, 20 per le arselle pescate), un classico che tutti continuano a cercare, a pranzo ci sono quelli con il guazzetto del giorno (14-16). Spazio anche alla frittura (12-16), composta dei pesci che arrivano al mattino. Come secondo, si può ordinare un pesce intero, in base alla regola “oggi decide il mare”. Parliamo di un piatto di pesce cucinato alla griglia, oppure in guazzetto o all’acqua pazza, più contorno a scelta (7,5 all’etto).

L'Aperitivo da Il pescatorio
Foto di Asse Communication

Anche a cena resta la proposta in lavagna, che cambia a seconda del pescato, con qualche fuori menu in più tra crudi e carpacci. La sera, alla lista del pranzo si aggiunge il primo dello chef (16-22) e il primo della tradizione (16-18). Dal banco gastronomia arrivano anche gli assaggi, come il tris di crudi  o cotti(15), pensati per l’ora dell’aperitivo, che prevede un range di tempo più dilatato del solito, con la possibilità di ordinarli insieme a un calice dalle 15 alle 20.

Il Pescatorio Street Food

Un panino di mare da Il Pescatorio Street Food

Un’ulteriore anima de Il Pescatoio è il locale dedicato allo street food, in via Portuense, dove i prodotti del mare sono trasformati per diventare sfizi, come i panini ai fritti di mare, da mangiare in piedi, seduti al tavolo, a portar via o comodamente a casa con il servizio delivery (ve ne abbiamo parlato QUI). “Nello street food c’è stata un’evoluzione dal punto di vista culinario. Prima era considerato qualcosa di semplice e basico, grezzo. Oggi non è così. Puntiamo sempre su una materia prima eccellente, la stessa che utilizziamo al Pescatorio, il tutto utilizzando pane artigianale, con un prezzo però da street food. Possiamo fare per esempio un poke di qualità, con pesce di qualità, che incontra le esigenze del giovane che vuole uscire così come della persona adulta”.

Il Pescatorio. Via Virginia Agnelli 91/93, Roma. Tel: 06 64494787. Sito. Facebook. Instagram.
Il Pescatorio Street Food. Via Portuense 456/458, Roma. Tel. 06 2170 7804. Facebook. Instagram.

 

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