47 Circus Roof Garden a Roma. Di fronte a Piazza della Bocca della Verità e a due passi dal Circo Massimo (cui si rifà il nome del locale, “circus”), dal 2006 c’è un ristorante con terrazza panoramica ideale per vivere un’esperienza en plain air tutto l’anno. Il rooftop si trova all’ultimo piano del 47 Boutique Hotel di via Petroselli, che ha fatto una scelta precisa e consapevole: essere sostenibile a 360°, cibo incluso.
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Hotel green
Il 47 Boutique, aperto nel 2004, è l’unico hotel a Roma ad avere ottenuto la certificazione di Green Globe, ente internazionale leader mondiale nella certificazione ambientale per la gestione sostenibile delle imprese operanti nel settore del turismo. Cosa significa concretamente soggiornare in una struttura ricettiva sostenibile? Ce lo spiega con qualche esempio pratico la direttrice dell’hotel, Ludovica Donfrancesco: “Il cliente viene informato del nostro green program e può scegliere se aderire. Ci siamo liberati di tutta la plastica, togliendo i monouso dai bagni. Abbiamo messo dei dispenser ricaricabili con saponi biologici firmati Grown Alchemist, senza parabeni e compatibili con l’ambiente. In stanza ci sono già i cestini della differenziata. Favorire le docce piuttosto che le vasche è già un modo per risparmiare un bene prezioso come l’acqua o anche avere delle card elettroniche che una volta tolte spengono luci e condizionamento è un’altra cosa importante”.
In camera il cliente trova delle bottigliette in alluminio riutilizzabili, che può riempire dai dispenser di acqua, portandoli poi con sé. Può scegliere se farsi cambiare le lenzuola ogni giorno o optare per scelte più sostenibili, con ricambi non quotidiani. “I pannelli in centro storico non si possono mettere, ma i vetri sono stati sostituiti in modo da mantenere la temperatura”, aggiunge.
“Qualcuno potrebbe pensare che si stia risparmiando su dei servizi, invece no, c’è un grande investimento dietro. La considero una rivoluzione gentile, mettiamo a disposizione tutto ciò che serve per far sentire l’ospite un turista green“, sottolinea Donfrancesco. Poi c’è la questione umana: essere un hotel sostenibile significa gestire il personale di un hotel trattando tutti come fossero in una grande famiglia, facendo leva su un team che sia anche felice oltre che efficiente. Essere una struttura ricettiva con alle spalle un’esperienza ventennale non ha impedito alla proprietà dell’hotel di rimettersi in gioco: “Siamo sempre in continua evoluzione. Questo ci tiene vivi. Anche la pandemia ci ha dato modo di ragionare e capire dove investire”.
La struttura
L’albergo è nato come Art Hotel, con opere di artisti italiani dislocate nelle camere e nei saloni. Il primo piano racconta la storia del design italiano e ogni stanza custodisce un cimelio: dalle piastrelle originali di Piero Fornasetti alla Lampada Pipistrello di Gae Aulenti, dalla Radio Cubo di Marco Zanuso a La Valentine di Ettore Sottsass realizzata per Olivetti, fino alla celebre radio RR126 di Castiglioni. Il secondo piano è dedicato alla moda e al glamour con fotografie originali iconiche: gli scatti di Ron Galella con Naomi Campbell in abiti Versace, quelli di Mario Testino con Karl Lagerfeld insieme alle sue modelle.
Le camere del terzo piano raccontano gli anni della rivoluzione culturale e stilistica degli anni ’60. Ognuna è dedicata a un’icona del cinema, dello sport, della musica, sempre con oggetti originali, come il guantone autografato di Muhammad Alì o la maglia di Pelè indossata durante i Mondiali di Calcio del 1970. Il quarto è dedicato all’arte della fotografia, raccontata attraverso gli scatti di alcuni tra i più grandi fotografi di tutti i tempi, mentre al quinto spazio alla storia di Roma. Al piano terra c’è una lobby, un cinema privato, una sala da tè, una corte interna, il bistrot Parole in Libertà. Scendendo al -1 si accede all’area wellness e alla palestra da poco restaurata. Tornando all’attico, è il ristorante panoramico il protagonista dell’esperienza food e beverage.
47 Circus Roof Garden a Roma
Il 47 Circus Roof Garden è aperto tutti i giorni, dalle 12 a mezzanotte e mezzo e fino alle 22 per l’aperitivo. I tavoli sono all’aria aperta tutto l’anno, per un totale di 40 coperti. In estate ci si ripara dal sole con dei grandi ombrelloni, in inverno sono invece i vetri anti-vento e le stufe a proteggere i clienti. La terrazza si affaccia sul Foro Boario, dove spiccano monumenti storici di Roma come piazza della Bocca della Verità, il tempio di Portuno e quello di Ercole Vincitore.
La ricerca di una proposta sostenibile trova concretezza anche nei piatti, seguendo in primis la stagionalità dei prodotti, con un menu che cambia quattro volte l’anno. “Si segue il km 0 per esempio sulla selezione dei formaggi, abbiamo preso tutti prodotti a produzione locale, facilmente reperibili. Per il pesce abbiamo un fornitore di Gaeta, per altri prodotti ci riforniamo al mercato del Circo Massimo (il mercato di Campagna amica, in via di San Teodoro 47, ndr)”, racconta a Puntarella il nuovo resident chef, Maurizio Lustrati, classe 1975, dal cuore romano ma con un tocco cosmopolita.
Il menu
Il menu invernale del 47 Circus Roof Garden valorizza la materia prima di alta qualità. I vegetali sono protagonisti della proposta in piatti come il tegame di frutta e verdura di stagione su crema e chips di Parmigiano 30 mesi (20 euro). Altro antipasto da segnalare, il dentice con avocado bio di Sicilia, limone verde, zenzero e cenere di porro (22).
Passando ai primi, si spazia dalle tagliatelle di farina di castagne con ragù di anatra (24) al cremoso e saziante risotto mantecato alla zucca con tartufo nero, ideale per queste giornate più o meno invernali (25), che noi abbiamo provato, così come l’uovo bio a 65° su crema di patate, sempre al tartufo, con radici essiccate. Un mix cremoso di ingredienti, non senza il tocco finale crunchy al palato (26). Per gli altri secondi, la scelta include piatti di carne o pesce come il filetto di manzo bosco e sottobosco (32) e la ricciola porchettata con cremoso alla bottarga (32).
Tre i piatti della tradizione romana in menu: cacio e pepe, carbonata e amatriciana, realizzati con spaghetti e mezze maniche del pastificio Mancini (22). Tra i dessert: Tiramichoux, pera in osmosi di vino rosso su crema di ricotta al cardamomo e mandorle, cremoso al fondente e whisky con spugna al cacao e spuma allo zabaione (tutti 12).
La terrazza ben si presta al momento dell’aperitivo, con un drink a scelta e finger food espressi realizzati dallo chef, serviti in una mini-ruota panoramica, in tema con il circo. Immancabile la mixology d’autore, tra grandi classici e drink originali, con un focus sul gin, con più di 50 etichette provenienti da tutto il mondo. Nella wine list le referenze sono principalmente nostrane (con grandi nomi tra cui Sassicaia, Tignanello, Ornellaia e molti altri), più qualche incursione francese.
Il nuovo “47 Hortus”
Dalla ricerca per l’eccellenza delle materie prime e la loro tracciabilità è nato il progetto “47 Hortus”, realizzato su un terreno di proprietà di circa 4 ettari e più di 400 ulivi all’interno del Parco Regionale Marturanum, nella Tuscia viterbese. Proprio da qui arriva l’olio Evo firmato Forty Seven, estratto a freddo, blend a maggioranza leccino, che vi consigliamo di degustare o con della pizza calda o sulle verdure biologiche dell’orto, due cavalli di battaglia della cucina del 47 Circus Roof Garden.
“Dietro la scelta di dare vita al 47 Hortus c’è l’attenzione alla selezione delle materie prime – precisa Donfrancesco -. C’era la necessità di avere un rapporto diretto, dal produttore al consumatore. Siamo partiti dall’olio, perché gli ulivi erano già lì. Il tutto con un occhio sul processo di produzione. Ora abbiamo finito la serra e stiamo selezionando le sementi per la semina e cercheremo di scegliere verdure che consentono il trasporto. Quando non basteranno, ci continueremo ad appoggiare ai coltivatori diretti”.
47 Circus Roof Garden. Via Luigi Petroselli 47, Roma. Tel. 348 016 2378. Sito. Facebook. Instagram.