
Carpaccio a Roma. Nel 2021 Carpaccio The Beef Boys ha aperto a Prati. Il progetto di Germano Bertollini e Angelo Di Nicola, però, ha radici molto più lontane: dobbiamo fare un salto al 1983, anno in cui la famiglia di Germano ha iniziato a lavorare nel mondo della carne, e oggi è alla quinta generazione dell’azienda nel mondo della macelleria e distribuzioni. Ma anche Angelo ha il suo background nel mondo della cucina, proviene infatti da una lunga tradizione familiare nel campo della ristorazione romana.

A dicembre 2023 è la volta del bis, con Carpaccio Beef Restaurant, nei pressi di Via Veneto, tra via Marche e via Sicilia. La novità? Qui il carpaccio, prodotto di punta del locale, viene raccontato in tutta la sua storia, assicurano i proprietari. “Forse non tutti sanno che il carpaccio, come lo conosciamo noi, è nato in Italia per mano di Giuseppe Cipriani che all’Harry’s Bar di Venezia si trovò a dover inventare un piatto che potesse soddisfare le richieste di una contessa molto esigente e che non voleva in alcun modo della carne cotta. L’idea gli fu data dalle opere del famoso pittore rinascimentale Vittorio Carpaccio che, al tempo, erano esposte proprio a Palazzo Ducale. Opere caratterizzate tutte da tinte di rosso intenso” racconta Germano.
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Cosa si mangia da Carpaccio a Roma

Quello che ne è venuto fuori è un prodotto conosciuto in tutto il mondo, e proprio da qui è nata l’idea – da Carpaccio Beef Restaurant ancora più che nel locale di Prati – di realizzare un menu con otto proposte di carpaccio, delle vere e proprie ricette, con carni di qualità. Da provare il Cipriani (16 euro), con latte di burrata, germogli, parmigiano in scaglie, lemon dressing; la Cacciatora (16) con aceto balsamico, timo , vinaigrette, rosmarino, pimienton, olive e capperi; e il roast-beef di carpaccio (19), manzo leggermente scottato con il suo fondo bruno. E poi ci sono le tartare, in versione Italiana (16) e Francese (16), con senape di Digione.

Se nella prima sede i piatti sono stati presentati in una veste fusion, tra bao al vapore, ravioli, spring rolls (frutto dell’esperienza di Germano a Shangai, dove ha collezionato tre attività e una scuola di cucina), nel locale di via Veneto si racconta il lato più classico e tradizionale della cucina italiana.

In menu non mancano i primi della tradizione romana, come carbonara e amatriciana (14), ma c’è anche spazio per fettuccine al ragù bolognese (16) e tagliolini al tartufo (22). La carne, però, è la grande protagonista, con una ricca selezione tra crudi e cotti. In menu dunque saltimbocca di Black Angus alla romana (16) e straccetti di scottona (16), e poi le carni alla griglia: dalla selezione di Black Angus, con Tbone, Tomahawk e Costata, alla selezione dal mondo, che comprende Ribeye (35), Filetto (30), New York Steak (30), passando per i burger. Da Carpaccio la frollatura è una tecnica utilizzata, ma solo per tempi brevi. I tagli pregiati vengono poi cotti secondo la nuova filosofia americana, definita “senza contatto”. La carne viene cotta dall’alto con lastre di ceramica che raggiungono una temperatura di 900 gradi. Sulla tavola troviamo anche il pane dell’Antico Forno Roscioli e l’olio Gallotti.
Alla carta dei vini ci pensa Angelo, sommelier AIS, che precisa: “carne e vino sono uno l’accompagnamento necessario dell’altro”. Troviamo circa 150 etichette divise tra Francia, i grandi rossi italiani, ma anche Franciacorta e Champagne.
L’ambiente della nuova sede di Carpaccio a Roma

Carpaccio Beef Restaurant si compone di diverse sale (compresa una per cene ed eventi privati) e il suo restyling porta la firma di Costa Group, che ha curato anche gli interni del primo locale. Poltroncine in velluto bordeaux, tavolini neri in marmo portoro e pavimento in mogano, ma anche cucina a vista e una grande bottigliera esposta.
Carpaccio Beef Restaurant. Via Sicilia 41, Roma. Tel. 06 86218298. Instagram
Aperto pranzo e cena