
Casa Consorti a Roma. “I miei genitori avevano una trattoria-pizzeria in zona Bravetta, dove praticamente io e le mie sorelle abbiamo passato gran parte della nostra infanzia”, inizia così il racconto di Mattia Consorti su quella che oggi è la sua attuale attività di famiglia, a Boccea, aperta in un anno che tutti conosciamo fin troppo bene, il 2020. Casa Consorti è un progetto assolutamente familiare, nel senso che a gestirlo sono il giovane Mattia, 28 anni, in cucina, le due sorelle maggiori Arianna e Giorgia che si occupano dell’accoglienza e del servizio in sala, e nel weekend (quando c’è bisogno di una mano) arrivano in soccorso i genitori. Una gestione familiare nel vero senso del termine, portata avanti con tanti investimenti, non solo dal punto di vista economico.
Qui tutto ruota intorno alla pizza, di cui si occupa Mattia: “La pizza è sempre stata la mia grande passione. Nel precedente locale di famiglia, sin da giovanissimo ho iniziato ad occuparmi della pizzeria”, e poi sono arrivati i corsi di specializzazione. Casa Consorti, che si trova su via di Boccea 459, può contenere fino a 65 persone tra sala interna e quella esterna attrezzata per accogliere anche in inverno, a cui si aggiungono altri 30 posti esterni durante la bella stagione.
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Cosa si mangia da Casa Consorti
La particolare caratteristica di questo indirizzo sono le quattro tipologie di pizza che vengono proposte: Contemporanea, Padellino, Romana e Baciata. Ognuna nasce da un impasto e una maturazione ben precisi e tutte sono realizzate con farine del Mulino Paolo Mariani di Ancona.
Tra le pizze in carta troviamo le classiche che non mancano mai, ma anche tante proposte stagionali: “Mi piace selezionare con attenzione i prodotti che andrò poi a mettere sulle pizze – racconta Mattia – e per questo mi affido all’azienda Innovazione Distribuzione. Una realtà romana con la quale collaboriamo sin dall’apertura che mi garantisce qualità ed eccellenza delle materie prime”.
Le proposte in menu comprendono anche i classici fritti come supplì romani al telefono (2,50), le crocchette di patate e provola con salsa cacio e pepe (4) o i filetti di baccalà panati nel panko con purea di ceci (5). Spazio anche ai Foratini, idea di Mattia, piccoli cubi panati e fritti al cui interno ci sono morbidi ripieni, tra cui spicca il Foratino de Nonna (4,5) realizzato con pappardelle condite con crema di zucca, mozzarella, guanciale e pecorino e poi panato e fritto. Tra gli antipasti troviamo anche la Merenda Romana, un quadrato di pizza bianca farcito: dalla trippa alla romana, pecorino e mentuccia fino al pomodoro ripassato con aglio e peperoncino, rucola, mortadella (selezione Cibaria) e stracciata.
Le pizze di Casa Consorti
Ma torniamo alle quattro tipologie di pizza proposte, con un consiglio su quali provare direttamente dal pizzaiolo Mattia, che realizza in casa anche il pane per le bruschette e quello per il pangrattato col quale vengono panati i fritti.
La contemporanea
Si tratta della trasposizione in forma tonda della pizza alla pala. “Una pizza molto romana a cui sono particolarmente legato” spiega Mattia Consorti che la serve a spicchi e farcita, già pronta per essere condivisa. L’impasto della contemporanea è caratterizzato da un prefermento in biga e da un’alta idratazione pari all’80%. “L’obiettivo è far sentire tutti gli ingredienti ed esaltare l’impasto” continua. E quale provare? “Consiglio la Stracotto, che nasce da un ricordo d’infanzia, quando i miei avevano la trattoria romana, dove mangiavo sempre i ravioli ricotta e spinaci con sugo allo stracotto”. Un piatto che Mattia ha poi raramente ritrovato e per questo motivo ha voluto portarlo sulla pizza. La Stracotto (19) è composta da spinaci, ricotta e carne di stracotto di manzo, cotta con vino rosso e pomodoro per tre-quattro ore.
Al padellino
La pizza al padellino è la tonda alta e soffice nata a Torino. Da Casa Consorti la troviamo tagliata a metà e farcita; anche in questo caso, l’impasto parte da una biga ed è caratterizzato da un’idratazione del 90%. “Il suo impasto mi ricorda il pane – spiega Mattia – ho deciso quindi di farcirlo a mo’ di panino”. Condimenti avvolgenti e corposi, dunque, che ricordino quel morso. Da provare è la Sottobosco (19), “molto ignorante”, con porchetta, crema di patate arrosto, funghi e scaglie di pecorino romano.
La romana
Non poteva ovviamente mancare la pizza romana, nella sua forma classica quindi sottile, bordo croccante, stesa a mattarello. Qui niente biga, ma impasto con autolisi al 63% e maturazione di oltre 24 ore. Quando si va in una pizzeria per la prima volta, un assaggio alla Margherita (7) è obbligatorio.
La baciata
Infine, tra le quattro proposte di Casa Consorti, troviamo la baciata, una pizza ripiena in cui le due basi – la superiore e la inferiore – vengono cotte assieme, una sopra l’altra (e leggermente unte per non farle attaccare in forno). Poi aperte e farcite. L’impasto segue la stessa procedura di quello della romana. “Qui ho voluto mantenere la tradizione romana, base sottile e croccante. In carta fin dall’apertura c’è la Tartufo e mortazza (12): rucola, stracciata, mortadella e un olio al tartufo”.
Casa Consorti. Via di Boccea 459, Roma. Tel. 06 85384162. Sito. Facebook. Instagram
Aperto tutti i giorni a cena