Mag56 a Prato, qui si incontrano mixology, cucina fusion e piatti da condividere

mag56 prato
Foto di Nicco Leone

Mag56 a Prato. La ristorazione pratese, ma anche quella toscana, ha ormai da diverso tempo un nuovo interprete di livello in tema di cucina fusion. In via Don Giuseppe Arcangeli 58, alle porte del centro storico di Prato, nasce e cresce l’idea di un Unconventional Food&drinks come Mag56. Un po’ di Oriente, un po’ di America Latina e ovviamente anche un po’ d’Italia nella proposta gastronomica di questo ristorante elegante ma con uno stile industriale e contemporaneo.

mag56 prato

Lo scenografico bancone del bar e tutta la struttura del locale ci portano alla mente i club delle grandi città internazionali. Quando si entra tra le mura di questa giovane realtà è proprio la contemporaneità a farla da padrone. Quello che propone MAG56 è un viaggio culinario, dove la contaminazione è costante nelle preparazioni dello chef Francesco Cappiello. Insieme a lui ad occuparsi della parte beverage troviamo l’appassionato barmanager, Cosimo Lucchesini, nonché proprietario insieme alla madre dell’attività.

La grande cucina a vista è comunicante con l’American Bar ed è affiancata dal bellissimo murales di Elsa Jean de Dieu, street artist di fama mondiale. Un ambiente studiato e progettato nei minimi particolari dagli architetti dello Studio 202 di Prato Tiziana Turi e Irene Battiston. La proprietà ha deciso poco prima della pandemia di Covid-19 di trasformare il magazzino dell’azienda di famiglia in un locale a conduzione familiare all’avanguardia.

Cosimo Lucchesini bar manager - Mag56 Prato
Foto di Nicco Leone

Passando al racconto della proposta culinaria è importante ricordare l’obbiettivo principale di Mag56: qui gira tutto intorno al creare un’unione tra cucina sperimentale e mixology. Il giovane chef, allievo di Massimo Bottura, lavora in perfetta sinergia con il barmanager per proporre gli abbinamenti migliori possibili.

L’altro fil rouge che lega tutto all’interno di Mag56 è la condivisione. I piatti infatti sono studiati per essere consumati insieme tra tutti i commensali. Il protagonista in cucina è il forno Josper, uno strumento che permette vari tipi di preparazione dalle affumicature fino ad arrivare a cotture ancora più innovative. Lo stesso pezzo di carne può avere tantissimi sapori differenti. L’unione tra cibo e alcol parte sin dagli antipasti. Ad esempio con una Tartare Oyster (16 euro) con battuta d’Irlanda, ostrica, soia e whisky. Ma in carta troviamo anche ceviche (16 euro), tiradito di tonno (16 euro), crudo del Mag (Ostrica, scampo, mazzancolla, gambero rosso, tartare di salmone, tartare di tonno, 35 euro).

mag50 prato- spaghettone

Tra i primi piatti si spazia molto ma scegliere uno spaghettone all’astice e la sua bisque (20 euro) potrebbe essere la scelta più soddisfacente in assoluto. Uno spaghetto mantecato con olio al coriandolo veramente equilibrato che l’esperto di mixology di Mag56, Cosimo, consiglia di abbinarlo ad un buon Margarita, con sciroppo d’agave e altro coriandolo.

Mag56 Prato - carne cotta al josper
Foto di Nicco Leone

I secondi sono il pezzo forte in quanto a cotture, accostamenti di ingredienti e abbinamenti con ottimi drink. L’Angus con chimichurri (28 euro) su tutti è una delle migliori preparazioni. La famosa chimichurri che in questo caso viene fatta senza peperone per creare l’abbinamento perfetto con il drink. Altra possibile scelta è quella del Roast Beef Argentino con Foie gras marinato e fondo sfumato al cocktail martini (30 euro).

Entrambi i piatti sono perfetti in abbinamento ad un drink speziato e con notte erbacee come il Garibaldi, ideato dal bar manager. Se si vuole proseguire e concludere una cena con una nota dolce, ma ancora un po’ affumicata, c’è l’Ananas con caramello salato e brulé al Rum. Anche in questo caso la cottura avviene grazie al forno Josper.

 

Mag56. Via Don Giuseppe Arcangeli 58, Prato. Tel. 389 1689731. Facebook, Instagram