Friccico a Roma. Lo avevamo segnalato in questo articolo di agosto 2020 come nuova apertura in via dei Colli Portuensi. Friccico a Roma, avendo però aperto in piena pandemia, si era trovato costretto ad adeguare la sua proposta culinaria alle restrizioni cui era soggetta la ristorazione in quel periodo. Oggi, a distanza di anni, il progetto si è evoluto. Infatti, Simone La Rocca e Serena Moretti, alla guida di Friccico e rispettivamente chef del locale e “padrona di casa”, hanno incentrato l’identità del bistrot su selvaggina e animali da cortile.
Il progetto dei due (soci in affari, ma anche coppia nella vita) parte dalla loro voglia di “creare un luogo che potesse rappresentare la nostra idea di ospitalità legata al gusto“. Qui si punta su una cucina concreta, legata alla tradizione e alle materie prime di qualità, dove accoglienza e artigianalità si assemblano bene. In poco tempo Friccico a Roma è diventato un rifugio per gli amanti della carne, in una zona in grande fermento gastronomico.
L’ospitalità di Friccico
Un’atmosfera calda e accogliente dove si respira un’aria familiare: un ambiente informale, ma curato nei minimi dettagli da Serena e Simone. Lo spazio è caratterizzato da un arredamento attento e raffinato, dai tavoli alla mise en place. La sala interna conta circa 30 coperti, a cui se ne aggiungono 18 del dehors su strada. Un bancone ricoperto di piastrelle bianche ospita altri cinque posti con degli alti sgabelli e lascia spazio alla cucina parzialmente a vista.
Ad orchestrare la sala Serena, che non fa mancare mai un sorriso e spiegazioni sui piatti, soffermandosi a raccontare i dettagli di quello che il cliente sta per assaggiare.
Le novità di Friccico
“Friccico nei primi mesi dall’apertura non rispecchiava il nostro progetto, ma piuttosto era il ristorante aperto da due ragazzi senza la possibilità di esprimersi al 100%, a causa delle condizioni del momento. Per via del coprifuco in un primo periodo ci siamo reinventati e la cena era stata sostituita dall’aperitivo a base di rosette farcite e taglieri”. Solo oggi, trascorsi tre anni, Friccico rappresenta l’idea della coppia, diventando “il regno degli animali di cortile, della selvaggina, che strizza l’occhio alla Francia”.
Simone nel corso del tempo ha perfezionato la sua tecnica, non fermandosi nel suo percorso di studio e ricerca. Oggi lo chef mette in scena ricette della tradizione, ma attualizzate. Qui a fare la differenza sono le materie prime, scelte da fornitori conosciuti, il rispetto per gli ingredienti utilizzati, la cultura del territorio a cui lo chef aggiunge la sua personale visione. Infatti, per il pranzo della domenica, le lasagne da Friccico sono fatte con il ragù di cortile (un ragù bianco di selvaggina), o ancora i saltimbocca e il filetto al pepe verde sono preparati con la selvaggina.
Tutte le paste sono fatte in casa, così come il prosciutto d’anatra, la terrina di foie gras o la carne salada e ciò che non è autoprodotto proviene da filiera di vicinato; infatti, ogni giorno vengono selezionate verdure di stagione a km zero da un’azienda agricola di Cerveteri. Per le carni di facile reperibilità, come la scottona, si affidano ad una macelleria locale, mentre selvaggina e cacciagione, quando disponibili, arrivano da forniture di eccellenza, così come gli animali di cortile sui quali Simone elabora piatti, sughi e fondi.
Il nuovo menu di Friccico
Da quando il progetto si è evoluto, a pranzo nel weekend e a cena dal lunedì al sabato ci si diverte. Il menu segue la stagionalità delle materie prime ed oltre ai classici antipasti, primi e secondi, vede altre sezioni dedicate alle tartare (tra i 14 e i 17 euro) e alle specialità della casa. Infatti, gli habituè del locale sanno che in base alla stagione (anche la cacciagione ha la sua stagionalità), possono contare su alcuni punti fissi in carta. Tra questi il foie gras maison con composta di pere e cipolla (13 euro), il vitello tonnato con salsa antica (12 euro) o le cosce di rane fritte con salsa alla cacciatora (13 euro). Tutti i cavalli di battaglia di Simone si aggiornano durante l’anno cambiando l’elemento vegetale. Mai trascurare la selezione di salumi artigianali serviti con crostini toscani (20 euro) o la selezione di formaggi del giorno (8 euro).
Tra i primi si va dai tradizionali romani come i pici trafilati al bronzo cacio e pepe (13 euro) alle fettuccine al ragù bianco di scottona (14 euro) o i pici salsiccia di cortile e tartufo (18 euro). Poi si passa alle carni, tra le quali sono da provare il rollè di coniglio, crema di patate e funghi fritti (19 euro), il petto d’anatra alla brace, caramella croccante ripiena di coscia (20 euro) o ancora il petto di fagiano al tegame con coscia ripiena di fichi e foie gras (23 euro). La scelta si fa più complicata quando entra in gioco la grigliata del cortile, a base di arrosticini di coniglio fatti in casa, petto d’anatra, salsicce di cortile e faraona (35 euro, solo su ordinazione).
D’obbligo un assaggio dei dessert, opera sempre di Simone, tra cui le frittelle con crema al tiramisù (8 euro), o la torta al cioccolato e pere (8 euro).
Dalle 18 tutti i venerdì e sabato, Friccico offre la possibilità di assaggiare le specialità della casa presenti in carta anche per un aperitivo. La carta dei vini poi, è stata ben studiata e costruita da Serena: si viaggia dalle numerose proposte regionali italiane fino alla Francia, rifornendosi da enoteca del Frate a Roma ed enoteca del Gatto ad Anzio.
Inoltre, “essendo il nostro un salotto di casa, ci piace organizzare eventi privati a base di prodotti di qualità e buona compagnia. Piccolo spoiler per la colazione francese, un servizio che effettueremo una volta a settimana il sabato mattina: la vera colazione come si fa in Francia a base di viennoserie, croissant al burro ma anche baguette e salmone, dove la parola d’ordine resterà sempre la qualità”.
Friccico Mangia e Bevi. Via dei Colli Portuensi 169, Roma. Tel. +39 3668171293. Sito. Facebook. Instagram.
Aperto dal lunedì al sabato dalle 19.30 alle 24 e il sabato e la domenica dalle 12.30 alle 15.30.