
I Kinderini vincono il confronto con i Nutella Biscuits (ma occhio allo zucchero). Ferrero non ne sbaglia una. Dopo il clamoroso successo dei Nutella Biscuits, biscottini con un po’ di Nutella, niente di più semplice, arrivano ora i biscotti derivati dai Kinder. Un progetto lungo sette anni e costato 50 milioni di euro.
La prima differenza è il target. Entrambi sono prodotti nello stabilimento di Balvano, in provincia di Potenza, ma i Kinderini si rivolgono soprattutto ai più piccoli, mentre i Nutella Biscuits puntavano sulla nostalgia dei quarantenni e oltre cresciuti a Nutella.
Il segnale è quello delle faccine che campeggiano sui Kinderini, che richiamano gli emoticon: ci sono addirittura 15 milioni di combinazioni.
La strategia di marketing dei Nutella Biscuits (creare attesa, visto che erano spariti subito) è stata rimpiazzata qui da un grande assaggio pubblico in piazza Largo Gae Aulenti, a Milano.
Ma come sono fatti questi Kinderini?
Green.me ha messo in fila la lista degli ingredienti. Eccoli.
la lista degli ingredienti dei nuovi Kinderini:
- farina di frumento 43,5%
- zucchero
- burro anidro
- grassi vegetali (palma, karitè)
- amido di frumento
- latte scremato in polvere 2%
- cacao magro 1,3%
- latte in polvere ricco in materia grassa (0,7%)
- siero di latte in polvere
- agenti lievitanti (carbonato acido di ammonio, carbonato acido di sodio)
- burro cacao
- nocciole
- sale
- emulsionante: lecitine (soia)
- vanillina
- pasta di cacao
- albume d’uovo in polvere
- può contenere senape
Un’infinita serie di ingredienti di origine industriale che fa immaginare l’impatto sulla salute di un eccessivo consumo. Ma la cosa peggiore dei Kinderini è lo zucchero: 26,8 grammi per 100 grammi, 3,4 grammi per biscotto. Un’enormità.
Ma sono buoni questi Kinderini? Michela Becchi, sul Gambero Rosso, li promuove a pieni voti: “La crema è poca, distribuita in piccoli punti, talvolta al posto della bocca oppure negli occhi a cuoricino o ancora nel berretto. E forse è proprio questa sobrietà a rendere i biscotti vincenti”. E ancora: “I Kinderini, nonostante il sapore della frolla spiccatamente dolce (quello, del resto, a cui l’azienda ci ha abituati) risultano buoni, sì, ma in maniera più controllata, moderata, rispetto ai frollini alla Nutella”.
Il ragionamento è che questi Kinderini sono frollini per tutti, da mangiare senza troppe aspettative. Quelle che creavano i Nutella Biscuits: “Le aspettative che si erano create attorno alla novità erano troppo alte per essere soddisfatte, e la crema alla nocciole è un prodotto fin troppo comune nella case italiane per dare vita a qualcosa di innovativo”. Insomma, se i Nutella Biscuits puntavano a stupire, a creare un fenomeno, presto riassorbito, i Kinderini, secondo il Gambero, sono arrivati per restare, grazie all’inconfondibile sapore del cioccolato Kinder.