Peppo a Cinecittà Roma. Era giugno 2018 quando in via Natale del Grande inaugurava per la prima volta Peppo al Cosimato, un nome simpatico che racchiude da una parte l’acrostico di pizza e pesce povero, ovvero ciò che si trova in menu (ieri come oggi), e dall’altra la zona, piazza San Cosimato infatti dista pochi minuti. Di anni ne sono passati quasi cinque, e Peppo il 10 maggio 2023 ha inaugurato la sua seconda sede, questa volta a Cinecittà, in via Statilio Ottato (ve lo abbiamo anticipato qui). Ma non cambia nulla (e perché dovrebbe? Aggiungiamo noi).
“L’idea di lavorare il pesce azzurro ha una matrice di slow food, pur non essendo quella la nostra filosofia – racconta Salvatore Salmeri, che dall’esperienza di Caffè Perù a Piazza Farnese apre insieme ad altri soci di Peppo -, ma semplicemente riteniamo che trattare il pesce locale sia l’unica via percorribile, tanto per un discorso di sostenibilità quanto per i benefici che una materia prima fresca e di stagione, con le sue proprietà organolettiche, offre al cliente”. Chi è stato da Peppo a San Cosimato lo sa, in carta troviamo dalle alici allo sgombro, dal pesce castagna alla palamita. Il pesce povero, che arriva quotidianamente da Anzio, Civitavecchia, e dagli altri porti principali del litorale laziale, è il grande protagonista. E lo troviamo in piatti semplici ma golosi e pure sulle pizze.
La scelta di aprire a Cinecittà non è un caso. Oltre a portare qualcosa di nuovo al quartiere, si tratta di una zona che buona parte della squadra di Peppo conosce bene: chi ci è nato, chi in un secondo momento ha deciso di spostarsi qui.
Il nuovo locale si compone di una sala interna da 50 posti e di uno spazio esterno che ne può ospitare circa 30. Ambienti caldi e decorazioni a firma del pittore Giancarlino Benedetti Corcos, in linea con la sede di Trastevere.
E poi la squadra. Non manca ovviamente Salvatore Salmeri in sala, e con lui Simone Roazzi. In cucina, invece, c’è la consulenza di Emiliano Squiglia (con alle spalle diverse esperienze alberghiere, dallo Sheraton Golf al St. Regis Hotel, fino al lungo periodo accanto allo chef Andrea Fusco al Giuda Ballerino, per arrivare infine da Peppo). Davanti al forno a vista c’è il pizzaiolo Antonio Martino, campano, che dopo alcune esperienze nella sua regione, è giunto nella Capitale, da Cuccurucù e Con.tro Contemporary Bistrot. Infine, Marco Bellini, che ha mosso i primi passi in questo mondo proprio tra le mura di Peppo e fa da tramite tra cucina e pizzeria.
E passiamo quindi al menu, che è lo stesso di Trastevere. Una formula chiara, che fin dall’apertura ha contraddistinto lo stile di Peppo e lo ha reso un indirizzo apprezzato e affidabile in città. Preparazioni essenziali e una forte impronta mediterranea caratterizzano i piatti. Dalla tartare del giorno alle polpette di sgombro (13 euro), e poi i fritti: baccalà in pastella (14,50), supplì al pesce povero (3,60) e supplì pecorino e cozze (3,60). Largo ai primi con spaghettoni burro, alici di Cetara e pane tostato al limone o raviolini ripieni di pesce povero alla pescatora. Non mancano la frittura di Peppo (26,5 euro, per due persone, a base di baccalà, alici, totani locali, calamari), il calamaro ripieno di caponatina di verdure in guazzetto di pomodorini e il pescetto del giorno (21,5 euro).
Per quanto riguarda le pizze, cotte nel forno a legna, hanno un impasto realizzato con farina tipo 1 rimacinata a pietra e lasciato riposare 72 ore, tra maturazione e lievitazione. Vanno dalle classiche alle speciali. E tra queste ultime troviamo la Sgombro (15), dove il pesce è accompagnato da fiordilatte di Agerola, parmigiano, cipolla di Tropea in agrodolce, pomodorini confit gialli e rossi, basilico; la Peppo (15) con bufala Dop, pomodorini confit gialli e rossi, parmigiano e alici di Cetara; la Provola e Pepe di Totò, con il bordo ripieno di ricotta di bufala, passata di pomodorino ciliegino giallo, parmigiano, scamorza di pecora, fiordilatte di Agerola, scaglie di provolone Del Monaco e pepe rosa.
E per chi non lo avesse mai provato, c’è il golosissimo panino del pescatore (12), una pizza fritta ripiena di polpo cbt, indivia e maionese homemade.
Peppo a Cinecittà. Via Statilio Ottato 110, Roma. Tel. 06 5812048. Sito. Facebook. Instagram
Aperto dalle 19 alle 23.30