Le migliori trattorie tradizionali di Roma. Carbonare lussureggianti, corposi piatti di cacio e pepe che pizzica un po’ la gola, quinto quarto caldo caldo, salumi e formaggi appena tagliati, verdurine appoggiate su un piattino intonso, poi le paste al forno, i dolci e qualche buona bottiglia di vino con cui innaffiare il panorama, culinario e romano insieme: questo è quello che ci aspettiamo dalle trattorie tradizionali a Roma, luoghi d’amore e d’incontro, d’amicizia e di chiacchiere assordanti.
I migliori indirizzi vanno cercati con la lente d’ingrandimento, per non rischiare di finire ammassati in un’infame trappola per turisti che ti alleggerisce il portafoglio e ti appesantisce il palato. Imperfette, come le trattorie sono, con qualche goccio d’olio di troppo talvolta, la giornata storta, i piatti che finiscono ancor prima di poterli ordinare e la pasta che avrebbe voluto qualche minuto di più (o di meno), tuttavia sempre in cima alle nostre ambizioni gastronomiche. Abbiamo fatto per voi una raccolta delle trattorie più sincere di Roma.
Le migliori trattorie tradizionali di Roma
Da Enzo al 29 – Trastevere
Indecisi se chiamarlo “Da Enzo” o “Enzo al 29” come è noto a un pubblico che non si fa fatica a definire immenso, questo minuscolo tempio dei primi romani, guidato con maestria dalla famiglia De Felice, erede del vecchio proprietario, scomparso negli anni ’80, Enzo. La coda fuori è fisiologica, ma aspettare il turno fa parte della cerimonia, dato che il ristorante non prende prenotazioni. Famoso per la cucina romana, senza fronzoli ma ben eseguita, si ama particolarmente per alcuni piatti come la gricia, le polpette, l’amatriciana e i dolci al bicchiere.
Da Enzo al 29. Via dei Vascellari 29, Roma. Tel. 06 5812260. Sito, Facebook. Instagram
Trattoria Da Teo – Trastevere
Affacciato sulla meraviglia trasteverina di piazza dei Ponziani, Da Teo è una bella trattoria nel quartiere tra i più trafficati di Roma. Qui si viene per mangiare sia all’aperto, quando la stagione lo consente, che all’interno, tra tavoli semplici allestiti con bottiglie di vino, quinto quarto, pasta fresca e carciofi fritti. Non si possono perdere i goduriosi dolci, tra cui la crema con le fragoline i primi romani. Spesso spuntano anche piatti di pesce preparati sul momento.
Trattoria Da Teo. Piazza dei Ponziani 7A, Roma. Facebook. Instagram
Trattoria Lilli – Centro Storico
Aperta nel 1969 da Loredana, detta Lilli, da cui il nome dell’indirizzo, è un rifugio sicuro tra le insegne acchiappa turisti con menu discutibili del centro di Roma. E da questa confortevolezza non ci si è mai schiodati: vuoi per le zucchine ripiene, le fettuccine belle ricche con la gricia, gli gnocchi col sugo, la carbonara e i bucatini all’amatriciana, ma anche per il carciofo alla romana, la torta ricotta e visciole e l’atmosfera senza tempo.
Trattoria Lilli. Via di Tor di Nona 23, Roma. Tel. 06 6861916. Sito
Osteria Bonelli – Tor Pignattara
Osteria ultra verace e popolare, animatissima e rumorosa, che manderà in estasi gli amanti della romanità pungente. Si trova dalle parti dell’Acquedotto romano e offre molti classici della romanità e piatti più arguti frutto del ricettario di casa. Si sceglie tutto dalla lavagna portatile dove fanno bella mostra le ricette del giorno, come la zuppa di ceci, i tonnarelli alla gricia e il petto di vitella al tegame.
Osteria Bonelli. Via dell’Acquedotto Alessandrino 172, Roma. Tel 329 8633077. Facebook
Piatto Romano – Testaccio
Ci piace tantissimo (ne abbiamo parlato qui) questo indirizzo scanzonato dove trovare cucina romana fatta con qualità e maestria, senza dimenticare una certa attenzione per le materie prime. Buonissime le verdurine selvatiche che riempiono i piatti vicino a coratella, alici e pajata. Un angolo prezioso del quartiere tra i più “romaneschi” in città.
Piatto Romano. Via Giovanni Battista Bodoni 62, Roma. Tel. 06 64014447. Sito. Facebook. Instagram
Checchino dal 1887 – Testaccio
Aperto nel lontanissimo 1887, nella zona di fronte al mattatoio di Roma (che venne costruito pochi anni dopo l’apertura), Checchino oggi è ancora gestito dalla stessa famiglia, siamo arrivati in ultima battuta alla sesta generazione. Qua si mangiano piatti che ormai è molto difficile trovare altrove (qui ve ne abbiamo parlato) in un posto che offre praticamente una fotografia di quella che era una Roma ben diversa da quella che conosciamo oggi. Dentro il menu troviamo la corallina, la stracciatella in brodo di carne, le bavette alla romana con tonno, capperi, olive, prezzemolo, leggermente piccanti, e poi il fegato di vitello ai ferri e con le cipolle, il bollito misto e l’insalata di zampi.
Checchino dal 1887. Via di Monte Testaccio, 30 Roma. Tel. 06 5743816. Sito. Facebook. Instagram
Trattoria Re di Roma – Re di Roma
Nomen omen per questa piccola trattoria nei pressi di Piazza dei Re di Roma nell’Appio Latino, con pochi tavoli interni, sempre molto richiesti (prenotazione consigliatissima). Salumi, fritti e paste compongono il menu offerto da un servizio cordiale e simpatico. Tra i secondi la trippa alla romana, i saltimbocca e l’abbacchio, ma pure la fiorentina e gli straccetti.
Trattoria Re di Roma. Piazza dei Re di Roma, Via Tuscolana, 40a, Roma. Tel. 06 70613712. Sito. Facebook. Instagram
Trattoria Etruria 39 – Appio Latino
Rimaniamo più o meno in zona per un altro indirizzo dove assaggiare una cucina romana semplice, di casa. Trattoria Etruria 39 si trova, come suggerisce il nome, proprio a via Etruria e gli interni sono fatti di un solo ambiente dove si destreggiano veloci i camerieri. I piatti sono scritti col gessetto su una lavagna, dove non mancano mai le paste fresche, gli gnocchi il giovedì, le carni che sobbollono per ore nei pentoloni e le verdure di stagione.
Trattoria Etruria 39. Via Etruria, 39, Roma. Tel. 06 77202454. Facebook. Instagram
Osteria del Velodromo Vecchio – Colli Albani
In una zona un po’ indefinita tra Colli Albani e Furio Camillo si trova questo indirizzo assolutamente inossidabile nascosto fra le case del posto, con il suo spazietto esterno. Non fatevi ingannare comunque: dentro ci trovate una cucina romana bellissima con alcuni piatti della casa imperdibili, qualche prodotto Presidio Slow Food e vini per innaffiare le vostre cene. Tra i piatti della casa, la minestra di broccoli in brodo d’arzilla (quando la stagione lo permette), la pasta e ceci, l’antipasto con le bruschette di puntarelle e uova soda, il petto di vitella alla fornara, le zucchine alla concia e la torta ricotta e visciole.
Osteria del Velodromo Vecchio. Via Genzano 139, Roma. Tel. 06 7886793. Sito. Facebook. Instagram
Il Quagliaro – Quarticciolo
Tra la Togliatti e la Prenestina, nel quartiere del Quarticciolo, dagli anni Cinquanta c’è una trattoria di cui vi avevamo già parlato conosciuta principalmente per le quaglie. Il menu, però, è molto vario: si spazia dagli antipasti fritti e non (supplì al telefono, uova di quaglia e alici, involtini di melanzane e fagioli con le cotiche) ai piatti romani tradizionali (amatriciana, carbonara, cacio e pepe, coda alla vaccinara e trippa) ma le quaglie, cucinate nel forno a legna con contorno di funghi, olive baresane e bruschetta di ciriola sono senza dubbio il pezzo forte dell’esperienza.
Il Quagliaro. Largo Mola di Bari 17-19, Roma. Tel. 06 25210875. Sito. Facebook. Instagram
Trattoria Priscilla – Appia Antica
Del patrimonio unico del Parco Regionale dell’Appia Antica fa parte, naturalmente, Trattoria Priscilla, questa trattoria che deve il suo nome alla tomba adiacente della moglie di Tito Flavio Abascanto. Qui c’era l’Osteria dell’Acquataccio e in passato il casale era usato anche per la stagionatura dei formaggi e come stazione di posta. Oggi alla trattoria, una saletta spartana e senza fronzoli, piena di tavoli, e un’altra micro, ti accoglie Alessandro Ratini. Nel menu ci sono i primi tipici e le pappardelle al cinghiale.
Da Priscilla. Via Appia Antica 68, Roma. Tel. 06 5136379. Facebook. Instagram
Osteria Palmira – Monteverde
Mica male la promessa di essere una “vera osteria romana”: da Osteria Palmira si trovano tanti piatti e tanti coperti, in un clima semplice e informale. Il locale è dedicato alla ristoratrice Nonna Palmira, come si evince dal nome, originaria di Amatrice. Poi è stato gestito da Claudio e Assunta, e oggi c’è anche il figlio Jacopo tra le fila della cucina romanesca. In menu salumi amatriciani, bollito alla picchiapò, la speciale ricetta del padre Antonio della coratella con i peperoni, la trippa alla romana, lingua e nervetti con salsa verde e olio Evo o le polpette di pane e cicoria, oltre all’immancabile Amatriciana fatta qui con gli spaghettoni, e gli gnocchi ricci, un formato di pasta fresca originario di Amatrice da condire col sugo.
Osteria Palmira. Via Abate Ugone 29, Roma. Tel. 06 58204298, Sito. Facebook. Instagram
Sora Margherita – Quartiere Ebraico
Probabilmente une delle trattorie più economiche del Ghetto (e anche quella che regala più soddisfazioni). Si entra da una porticina su piazza delle Cinque Scole e ci si infila in un locale stretto e lungo stipato di tavolinetti. L’atmosfera è casalinga e festosa, il volume delle voci altissimo e favorito dal rimbombo per via dei soffitti bassi. Consigliabile più per una cena tra amici che per un appuntamento romantico, ma dipende sempre dai gusti. I piatti, nonostante le porzioni generose, sono ricercati, scritti ancora a mano su un foglio “menu” e presentati con cura, sia quelli di tradizione ebraica (come il carciofo alla giudia) che romana (il bollito alla picchiapò). Vasta la scelta dei primi per i vegetariani (fettuccine fatte in casa al pesto, al pomodoro e basilico, cacio e pepe e ricotta).
Sora Margherita. Piazza delle Cinque Scole 30, Roma. Tel. 06 6874216. Sito. Facebook
Da Marcello – San Lorenzo
Il piatto migliore di San Lorenzo sono le fettuccine aglio, olio e baccalà con le nocciole di Marcello, una composizione di cui il cuoco stesso va molto fiero. Nonostante sia una “semplice trattoria” nei piatti, dagli antipasti ai dolci, la cura, la presentazione, il bilanciamento dei sapori sono quelli di un ristorante di categoria superiore. Qualche chicca: lo sformatino di patate, cipolle e sesamo con fonduta di parmigiano e la millefoglie di melanzane, scamorza affumicata e pesto.
Osteria da Marcello. Via dei Campani 12, Roma. Tel. 06 4463311. Facebook, Sito
Osteria dei Gelsi – Centocelle
Nel nostro giro delle trattorie di Roma non poteva mancare di certo una tappa a Centocelle. Qui troviamo, tra le numerose vie dei fiori, l’Osteria dei Gelsi con il suo stile semplice e schietto, anche se tra primi, antipasti e secondi spuntano talvolta delle piccole chicche. Il menu arriva al tavolo nella formula inossidabile della lavagna con i piatti del giorno, tra cui spiccano, se la stagione lo consente, la polenta con il sugo di spuntature o le pappardelle al ragù di cinghiale. Ma anche polpette, bruschette e salsicce di cavallo in padella, pasta fresca con sughi di stagione e tanto altro per riscaldare le serate.
Osteria dei Gelsi. Via dei Gelsi 96b, Roma. Tel. 388 8756171. Facebook. Instagram
Osteria dei Tre – Alessandrino
La buona cucina romana, semplice ma di grande gusto, capita di trovarla anche in indirizzi più recenti, non serve per forza che ci sia una tradizione millenaria alle spalle. Ecco quindi un luogo recente, aperto nel 2018, da tre ragazzi, amici ed ex compagni di scuola molto volenterosi. Primi e secondi romani condiscono il menu, con qualche piatto che cambia con le stagioni. Poi c’è la pizza, bassa e croccante, con i condimenti alla romana (anche d’asporto) e non solo. D’estate si gode di un bel giardinetto esterno, mentre d’inverno ci sono le sale riscaldate e le due verande.
Osteria dei Tre. Via delle Spighe 49-51-53, Roma. Tel. 06 51841237. Facebook. Instagram
Dar Moschino – Garbatella
Nessuno vi giudicherà se verrete qui anche solo per starvene seduti a un tavolino che affaccia sulla quiete di piazza Benedetto Brin, un angolo defilato di Garbatella ma di grande fascino. Dar Moschino è un indirizzo storico dove mangiare polpette, pasta, gli gnocchi il giovedì, le minestre di broccoli, di lenticchie, di fagioli o di patate, i nervetti di vitella in salsa oppure le verdure ripiene d’estate, con aggiunta di cipolle gratinate al forno.
Dar Moschino. Piazza Benedetto Brin 5, Roma. Tel. 06 5139473
Hostaria Da Settimio – Gianicolense
Da non confondersi con l’altro Settimio, quello al Pellegrino, o quell’altro ancora, Settimio all’Arancio: qua siamo in via di Val Tellina, in zona Gianicolense. La piccola insegna dedicata alla cucina romana è un ritrovo abbastanza sicuro per gli amanti del genere. Tra gli antipasti, una sfilza di crostini e bruschette, tra cui quelle con ciauscolo e salsiccia di Norcia. Tra i primi, oltre alla carbonara con annesse sorelle, anche rigatoni alla norcina e fettuccine al sugo d’involtini di carne, che si ritrovano poi anche nei secondi, insieme alla fettina panata, le costolette d’abbacchio e la coratella con la cipolla. Infine le verdure, che seguono la stagione nella piccola ma nutrita lista di contorni.
Hostaria da Settimio. Via di Val Tellina 81, Roma. Tel. 06 58230701
Da Domenico – Pigneto
Una trattoria senza pretese ai confini del Pigneto, con una saletta interna e una all’aperto. I piatti del giorno sono scritti sulla lavagna e non sono previste richieste fuori menu: cacio e pepe, amatriciana, pasta al sugo e abbacchio. Le porzioni sono molto generose, i prezzi più che popolari e il clima estremamente cordiale: no, per niente raffinato e formale, con uno spazio interno e uno esterno. Un ritrovo di quartiere.
Da Domenico al Pigneto. Via Attilio Zuccagni Orlandini, Roma. Tel. 06 295613
Betto e Mary – Torpignattara
Lasciate la cravatta voi ch’entrate, o sarete costretti a vedervela appendere alla parete a mo’ di trofeo. Betto e Mary è un’osteria popolare che non ha cambiato stile, menu e orientamento politico fin dalla sua apertura negli anni Settanta. I piatti sono quelli classici: antipasti di carne, primi con l’eccezionale pasta fatta in casa tra cui cacio e pepe, amatriciana, carbonara (anche nella versione vegetariana con le zucchine), secondi come la coda e l’abbacchio.
Betto e Mary. Via dei Savorgnan 99, Roma. Tel. 06 64771096. Facebook
Le migliori trattorie tradizionali di Roma
Foto di apertura: Trattoria Priscilla
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