Dove mangiare e bere al Pigneto. Collocato tra Porta Maggiore, via Prenestina e via Casilina, a pochi passi dal cuore di Roma, la zona ha subìto negli ultimi anni un forte cambiamento. Infatti grazie ad un’opera di riqualificazione urbana, da quartiere popolare è divenuto uno dei quartieri di tendenza di Roma, vivace, ricco di locali, bar, ristoranti, pizzerie e molto altro.
Abbiamo stilato per voi una lista di posti dove mangiare e bere nel quartiere hipster della Capitale amato non solo dai romani.
Dove mangiare e bere al Pigneto
La Santeria Pizzicheria – Bistrot
Un’affermata vineria con cucina, aperta dal 2013, divenuta oggi un’istituzione al Pigneto. L’idea di aprire una pizzicheria bistrot arriva da un viaggio a Madrid di Gioia Di Paolo e Alessandro Cignetti. Danno così vita ad un luogo in cui ogni giorno prelibate portate vengono servite su un servizio di porcellana tra specchi inglesi e foto di famiglia. Oltre a piatti della tradizione romana, vengono proposti anche portate con influenze internazionali. Troviamo infatti in carta piatti come ravioli ripieni di coda e polpette di carne al sugo, ma allo stesso tempo polpette di pollo al curry o ancora salmone marinato allo zucchero di canna e sale delle Hawaii servito con del riso giapponese salsa al whasabi e bacchette. Ad accompagnare, un’ampia selezione di vini naturali da tutto il mondo.
La Santeria Bistrot. Via del Pigneto 211, Roma. Tel. 06 64801606. Sito. Facebook. Instagram.
La Santeria di mare
Nel 2017 apre la Santeria di mare, sorella della Santeria a cui sta proprio di fianco, con uno spazio più grande e un giardino esterno. La differenza tra le due Santerie (che vi avevamo già svelato qui), come suggerisce il nome, sta nell’orientamento verso la terra per la prima e verso il mare per la più recente. Il pesce viene declinato in tutte le sue espressioni, infatti nel menu troviamo dal crudo al cotto. Si inizia dalla pizzicheria di mare dove figurano taglieri di crudi (23 euro) e salumi di mare (15 euro) come ‘nduja e porchetta di tonno. Per gli amanti delle ostriche, l’Oyster Bar da accompagnare allo Champagne. Si prosegue poi con i primi piatti, dal classico spaghettone alle vongole (15 euro) alla amatriciana di mare ( 15 euro) o una zuppetta Thai con noodles di grano, latte di cocco, zenzero e gamberi (13 euro). Tra i secondi figurano il polpo rosticciato (18 euro) o il trancio di ricciola, salsa al curry e cime di rapa (18 euro).
La Santeria di Mare Roma. Via del Pigneto 209, Roma. Tel. 06 89230730. Sito. Facebook. Instagram.
Rosti
Probabilmente uno degli indirizzi più versatili del Pigneto, Rosti è un locale informale dotato di un ampio spazio sia interno che esterno, con giardino e murales. Aperto tutti i giorni dalle 17 all’1, propone dalla pizza (5-11 euro), con impasto di grani siciliani, ai primi della tradizione (10 euro), e ancora carne alla griglia e hamburger di manzo. Merita una menzione il Rosti burger (13 euro), con bun alla rapa rossa, hamburger di manzo da 190 gr, insalata, pomodoro, rosti di patate, silano affumicato, ketchup e maionese servito con chips di patate. Inoltre, in base alla stagionalità dei prodotti, c’è la pizza del mese. La formula aperitivo invece, dalle 18 alle 20, prevede un piatto dello chef abbinato ad un drink a 9 euro. Il sabato e la domenica è possibile optare per il brunch a buffet a 20 euro, dove troverete pizza alla pala, primi, secondi, verdure e diversi dolci a cui si aggiunge l’angolo dedicato all’american breakfast con uova strapazzate, bacon, salsiccia, french toast e pancakes.
Rosti. Via Bartolomeo d’Alviano 65, Roma. Tel. 06 2752608. Sito. Facebook. Instagram
Va.do al Pigneto
Collocato in un edificio degli anni ’30, il locale dallo stile shabby chic è caratterizzato da tavoli artigianali e specchi che rimandano alle osterie della Provenza. La cucina di Va.do, così come l’ambiente, è un connubio di piatti classici e innovativi. Si può iniziare con un nudo e croccante (12 euro), un nido di verdure croccanti con selezione di crudo di salmone, spigola e tonno o con qualcosa di fritto, come le alici (12 euro) o le crocchette di baccalà (10 euro). Tra i primi figurano i paccheri alla nonno ladro (12 euro) al crudo di zucchine con colatura di alici di Cetara, pomodorini confit, burrata e bottarga di muggine o ancora i ravioli cacio e ovo (12 euro), dove la pasta fresca di Mauro Secondi è ripiena di cacio e uovo con guanciale croccante, pepe nero e crema di pecorino. Tra i secondi spicca l’orecchia d’elefante (28 euro), doppia cotoletta di vitello panata con insalatina e patate arrosto, ma anche il vado e tonno (18 euro), tataki di tonno avvolto in foglia di porro con salsa di soya e zenzero, patate arrosto e insalatina. Infine tra i dolci troviamo la cheesecake cioccolato bianco e caramello salato e anacardi (6 euro), oltre al classico tiramisù (5 euro) e ancora il salame di cioccolato con panna (5 euro).
Va.do al Pigneto. Via Braccio da Montone 56. Tel. 06b45553582. Sito. Facebook. Instagram
Sant’Alberto
In via del Pigneto Sant’Alberto, che prende il nome dal santo patrono dei pizzaioli, ha un’offerta che vede in menu quattro impasti diversi tra cui scegliere. L’obiettivo è quello di soddisfare i gusti di tutti lasciando scegliere tra impasto napoletano, romano, di Kamut siciliano, o ancora la pizza pane. Inoltre ogni mese viene proposta una pizza speciale in base alla stagionalità dei prodotti. Nel menu figurano le classiche, come margherita (6 euro) e capricciosa (9,5 euro), ma anche quelle più elaborate, farcite con materie prime di qualità. Una trentina di pizze tra bianche, rosse, focacce e pizza pane a cui si accosta un’ampia selezione di fritti, dai classici fiori di zucca (3 euro), filetto di baccalà (4,5 euro), alle bombette di pulled pork (3 euro), e ancora di bruschette e burger. Da Sant’Alberto è possibile optare anche per una formula aperitivo a 6 euro, che prevede un cartoccio di pizze fritte associato ad un drink. Ad affiancare la pizzeria, c’è la liquoreria all’ingresso del locale, dove i clienti hanno una vasta scelta di liquori di circa 70 aziende.
Pizzeria Sant’Alberto. Via del Pigneto 46, Roma. Tel. 06 7013827. Sito. Facebook. Instagram
Bosco officine del tartufo
A far da protagonista in questo piccolo locale di 40 mq è il tartufo, che arriva direttamente dall’Abruzzo. L’idea alla base del progetto è quella di avvicinare le persone a questo prodotto considerato di nicchia, ma proponendolo in chiave “street kitchen“. Infatti da Bosco non si troverà il tartufo bianco, ma diverse proposte dello chef Guido Liberti, abruzzese doc, che dedica il menu alla montagna. In carta quattro sezioni separano le portate: sfizi, crostoni, speciali e pasta fresca. Si può iniziare con uno sfizio come la Pinocchia, pannocchia, burro fuso, cristalli di sale affumicato al pino e tartufo estivo (7 euro) e un crostone Bianchetto (10 euro) con burrata abruzzese, olio alla santoreggia e tartufo nero. Proseguendo tra i primi figurano i classici tagliolini, burro, parmigiano e tartufo fresco di stagione (15 euro). Tra gli speciali spicca l’anatra (14 euro), carpaccio di anatra cotto a bassa temperatura, insalata, dressing di mostarda e miele al tartufo.
Bosco officine del tartufo. Via Macerata 8/c, Roma. Tel. 06 7018134/393 1024422. Sito. Facebook. Instagram.
Necci 1924
Ad angolo tra via Braccio da Montone e via Fanfulla da Lodi, Necci è da anni ormai un punto di riferimento al Pigneto. Il locale è aperto tutti i giorni, dalla colazione alla cena, con spazio sia interno, che esterno, con un ampio giardino su due livelli. I prodotti sono per lo più fatti in casa con materie prime di qualità, come cornetti e dolci, ma anche pane, pizza e pasta. Per pranzo il menu permette di optare per antipasti e insalate come tartare di marando con senape all’antica, cetriolini e salsa passion fruit (12 euro) o insalata di pomodori con bufala e alici di Collioure (9 euro). Per qualcosa di più rapido, in carta figura una sezione dedicata a panini e burger come il Necci burger (13 euro), con angus marezzato con pomodoro, cipolla caramellata, insalata, provola affumicata, servito con patate fritte o il Pastrami sandwich (12 euro), con carne di Black Angus affumicata, con senape, maionese artigianale e cetriolini, servito con patate fritte e salse artigianali. Primi e secondi, invece, sono serviti sia a pranzo che a cena. Per i primi piatti fatti in casa abbiamo i pici di grano saraceno con fagiolini, patate e pesto alla genovese (11 euro), gnocchi di patate con vongole e pistacchio (13 euro). Mare e terra si alternano nei secondi, dove troviamo un tonno scottato in crosta di chia (17 euro), con insalata di agretti, ravanelli e passion fruit o straccetti di carne di bufalo con rucola, pomodorini e bufala (17 euro).
Necci 1924. Via Fanfulla da Lodi 68, Roma. Tel. 06 97601552. Sito. Facebook. Instagram
Ceibo
Aperto in piena zona rossa nel 2021, Ceibo ha portato al Pigneto la vera cucina argentina con lo chef Ernesto Teodoro Claps (di cui vi avevamo raccontato già qui). A far da protagonista le empanadas, rigorosamente fatte a mano, ma anche la cocina al disco. In carta troviamo diverse tipologie di empanadas, dalle classiche argentine alle gourmet, in modo da incontrare il palato di tutti. Spiccano in menu la Buenos Aires (3 euro al pezzo), con carne macinata, cipolla, peperone rosso, olive e uovo sodo, la Humita (2,5 euro al pezzo), con mais, cipolla, peperoni, besciamella e ancora la Patagonia (4 euro al pezzo), con gamberoni argentini, bisque, peperone verde, cipolla e porri. Veniamo poi alla cocina al disco, una tecnica proveniente dalle campagne argentine, da cui nascono piatti come l’Entraña al verdeo, diaframma di manzo con crema di cipollotto o il Matambrito tiernizado, fianchetto tenero di manzo in crosta di cipolle, e ancora le Molleja al vino blanco, animelle scottate con burro speziato e cotte al vino bianco.
Ceibo. Via Bartolomeo Perestrello 35, Roma. Tel. 06 88921036. Sito. Facebook. Instagram.
Bordo Pizzeria
Dei tre giovani ragazzi che hanno dato vita a questa pizzeria napoletana contemporanea, ne avete già sentito parlare qui. Bordo, aperto da circa un anno e mezzo, è un locale con spazio sia interno che esterno, che propone una pizza dal cornicione alto e dall’impasto più ruvido rispetto a quello tradizionale napoletano. Qui si può iniziare con una montanara classica (3,50 euro), delle crocchè (dai 2 ai 3,50 euro) o le frittatine (4,50 euro). Tra le pizze vediamo la fiori di zucca e alici (7,50 euro), l’amatriciana gialla (11 euro) con pomodorino giallo Lucariello, pancetta arrotolata, fior di latte, pecorino, pepe, e basilico o ancora la cipolla caramellata, gorgonzola e noci (8,50 euro). Merita una menzione infine la Bordo (11,50 euro) con cornicione ripieno di ricotta, tarallo napoletano sbriciolato e lardo di Colonnata in uscita.
Bordo. Via Giovanni de Agostini 80, Roma. Tel. 06 97603214. Sito. Facebook. Instagram.
Urbis Pizzeria
Filosofia alla base di questa pizzeria è “la ricerca minuziosa degli ingredienti e la loro stagionalità“. Diego Porfiri, alla guida di Urbis, utilizza per l’impasto solo farine macinate a pietra di tipo 1 del molino Profili di Viterbo. Per il condimento inoltre, i pomodori pelati, così come il fiordilatte o i salumi arrivano da piccole aziende agricole del Lazio. Dalla stagionalità dei prodotti nascono le proposte sul menu. Negli antipasti figurano diversi fritti, come la polpetta di Alesso con salsa ChimichUrbis (3,50 euro), il supplì burino (3 euro) con riso, porchetta, vino bianco, cicoria, provola. Oltre ai fritti quattro diversi crostoni, come crostone con lardo di maiale nero, pecorino di Picinisco, miele di acacia e rosmarino (4 euro) o quello con scarola, pinoli, uva sultanina, alici, olive taggiasche e capperi (4 euro). Tra le pizze, accanto alle classiche vediamo una grazie al cacio (14 euro), con erborinato di capra ai mirtilli, formaggio vacche rosse, fiordilatte, provola, mousse di ricotta, pepe e basilico o la mortazza de Pippo (12 euro) con fiordilatte, mortadella Val Comino, mousse di ricotta e zeste di limone, basilico olio EVO e ancora la Porci e porcini 2.0 (13 euro) con crema di zucca, funghi porcini, salsiccia e pecorino di Picinisco, prezzemolo. Inoltre ogni settimana arrivano pizze fuori menu con impasti speciali, sia classiche che al padellino.
Urbis Pizzeria. Via Isidoro di Carace 6, Roma. Tel. 392 4948234. Sito. Facebook. Instagram
Borgo Pigneto
Borgo Pigneto ha aperto a maggio 2022 (come vi abbiamo anticipato qui) ed è diventato da subito uno dei posti preferiti dai romani. A via Prenestina, nella storica Villa Lauricella, uno luogo immerso nel verde aperto dall’aperitivo al dopo cena. Si può optare per una formula più veloce ed informale nell’area picnic, accomodati su teli, gustando dagli arrosticini di pecora (9 euro) alla porchetta di Ariccia, farro con verdure, salumi, polpette di melanzane e prodotti da forno il tutto all’interno del cestino (18 euro). A catturare l’attenzione sono i trabucchi, riservati per eventi privati o cene di gruppo. Se invece si punta a mangiare qualcosa di più strutturato, nel menu della locanda figurano le paste del borgo tra cui le fettuccine al ragù di lepre con datterini gialli e lardo (13 euro) o gli gnocchi alla sorrentina di mare con gamberi, stracciatella d’Andria, pistacchi (18 euro). Dalla fattoria arriva il coniglio porchettato (15 euro) o il galletto interno allo spiedo (26 euro). Non manca il pescato in menu, tra cui si può scegliere un calamaro ripieno con scarola, patate, pinoli, olive taggiasche (14 euro) o ancora l’involtino di spada con scamorza affumicata, pomodori confit, cipolla rossa (19 euro). Infine all’interno, al primo piano della villa, il salotto propone cocktail botanici.
Borgo Pigneto. Via Prenestina 216, Roma. Tel. 06 87811782. Sito. Facebook. Instagram
Bottiglieria Pigneto
Aperto dalla mattina alla sera, Bottiglieria Pigneto è un bistrot simbolo del quartiere dal 2011. Ampie vetrate e arredi dal tocco vintage con divanetti in pelle, lunghi tavoli sociali in legno e specchi retrò caratterizzano il locale dall’atmosfera calda e accogliente. Da una colazione a base di cornetti e torte homemade, centrifughe e pancakes sia dolci che salati, alla cena, dove i piatti in carta sono realizzati dallo chef portoghese Joao Jay Monteiro. Il menu rispecchia la filosofia di cucina dello chef, cioè quella di rendere la tavola il primo posto per socializzare. Ingredienti freschi, di alta qualità e dalla filiera cortissima per portate come waffle di baccalà con caponata di melanzane (8 euro), pici artigianali polpo e pecorino (12 euro), tataki di tonno in crosta di sesamo con insalata nizzarda (15 euro) o ancora tartare di manzo con funghi pleurotus fritti e zabaione salato (12 euro). Una carta dei vini accurata, in cui figurano dalle etichette più conosciute italiane e internazionali, ad una linea di vini naturali. Infine, per il dopocena, un’ampia drink list, che oltre la sezione dei grandi classici, vede cocktails twist dal gusto speziato e dagli abbinamenti insoliti e innovativi.
Bottiglieria Pigneto. Via del Pigneto 106/a, Roma. Tel. +39 06 272362. Sito. Facebook. Instagram
Vigneto
Collocato nella parte bassa del Pigneto, Vincenzo e Cecilia hanno dato vita ad un’enoteca che non passa inosservata grazie alle vetrate e alle pareti bianche e turchesi. Nella proposta predominano vini naturali di tutte le regioni di Italia, accontentando un po’ tutte le tasche. La cantina vede anche etichette francesi. Ad accompagnare il vino oltre a sfizi come taralli artigianali, olive della Tuscia e mandorle o pistacchi, anche crostini, taglieri di salumi e formaggi proveniente da piccole aziende. Non mancano piatti più strutturati come bao ripieni, lasagna bianca e farinata con baccalà mantecato e crumble di tarallo al peperone crusco. Il menu cambia continuamente e spesso si trovano piatti speciali come la crescia sfogliata di Urbino, la porchetta artigianale di Rieti, la pappa col pomodoro.
Enoteca Vigneto. Piazza dei Condottieri 26/27, Roma. Tel. 06 21710136 / 328 3131018. Sito. Facebook. Instagram
Co.So.
Il Cocktail & Social nel 2018 ha visto il passaggio del testimone a Giulia Castellucci, Riccardo Bucci e Benedetto Guarino (come vi abbiamo raccontato qui). Qui drink e food si influenzano: Giulia, bartender, propone un concept di miscelazione che ritroviamo nella drink list. Meritano una menzione il carbonara sour (9 euro) con vodka ai sentori di guanciale, limone, zucchero, albume d’uovo, spolverata di pepe e il sarto sbagliato (9 euro) con Bianco Sarti, Martini riserva speciale ambrato, riduzione di aceto di lamponi home made e prosecco o i drink by Sanpellegrino come la sciampagnina (9 euro) con vodka, limone, sciroppo di vino bianco, gazzosa Sanpellegrino. In abbinamento ai cocktail una proposta con salumi e formaggi, diverse tipologie di sandwich, dal classico (10 euro) con tacchino, lattuga, maionese homemade, bacon, pomodoro, a quello con il pesce con polpo, insalata di cavolo, patate affumicate, rapa rossa. Infine da Co.So. la formula aperitivo consente di abbinare ad un drink a scelta, l’assaggio di alcuni piatti a 13 euro.
Co.So. Via Braccio da Montone 80, Roma. Tel. 393 1334348. Sito. Facebook. Instagram.
Punch
Punch nasce dall’idea di Adriano Terenzi e Giacomo Di Matteo di valorizzare le tradizioni inglesi del ‘700 e dell‘800. Il nome del locale fa riferimento proprio alla bevanda già bevuta nel ‘600, che ha dato vita all’attuale mixology. Da Punch ogni cocktail viene considerato un’esperienza di viaggio, proprio per questo sono stati ideati 10 “cocktail trip”, oltre ai classici, ai premium e ai signature. Invece la proposta food ideata dallo chef Emiliano Tarquini spazia dai fritti come patatine fritte (6 euro) o le fish & chips (12 euro), ai tacos di carne, di pesce o di verdure (7 euro). Da non perdere poi il fish bao (12 euro) con tartare di spigola, zucchine marinate, insalata, zenzero e soia o il veg bao (12 euro) con burger di ceci, insalata, pomodoro, salsa caesar, cipolla e cheddar. Interessanti sono le proposte dei dolci, come la pineapple pie (6 euro) tortino ripieno di ananas, zucchero di canna e zest di limone, servito caldo con gelato al limone o ancora la puncheesecake (6 euro).
Punch. Via Alberto da Giussano 69, Roma. Tel. 06 92594337. Sito. Facebook. Instagram
Buseto
Si definiscono una “rivisitazione della cicchetteria veneta“, il Buseto è un piccolo locale aperto dall’aperitivo al dopo cena che offre una vera e propria esperienza di mixology. Il punto forte è l’ampia selezione di gin (circa 100, tra italiani e non), ma anche di toniche ricercate da abbinare. Qui si può sempre optare anche per i grandi classici (7,50 euro) oppure per uno dei signature cocktail. Non manca la proposta food ad accompagnare i drink: un’ampia selezione di cicchetti volta ad accontentare tutti i palati con opzioni gluten free, vegetariane e vegane. Presenti in carta anche taglieri di salumi e formaggi e diverse proposte che variano continuamente in base alla stagionalità dei prodotti.
Buseto. Via del Pigneto 24a, Roma. Tel. 380 4340445. Sito. Facebook. Instagram.
Dove mangiare e bere al Pigneto
[Foto copertina Borgo Pigneto]