Dove mangiare ad Anzio e Nettuno: i migliori ristoranti del litorale

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Dove mangiare ad Anzio e Nettuno. Il litorale laziale in ogni stagione ha sempre un forte richiamo per i cittadini della Capitale. Adesso, con l’arrivo del caldo, la voglia di scappare dalla città aumenta, ed il mare rimane una delle mete più gettonate. Sia nel weekend, ma anche durante la settimana, un bel pranzo sul mare per staccare la spina o concedersi un momento di riposo è quello che ci vuole. E così, dopo Santa Severa e Santa Marinella, ci spostiamo verso il litorale opposto, quello a sud, con Anzio e Nettuno. Questi i ristornati della zona da provare.

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Dove mangiare ad Anzio e Nettuno

ANZIO

Da Alceste al Buon Gusto

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Lo storico ristorante di pesce, aperto nel 1950 da Alceste Regolanti e Regina Rinaldi, è uno dei punti di riferimento per la cucina tradizionale portodanzese. Il loro sogno di portare l’eccellenza in cucina, grazie alla ricerca costante delle materie prime, è oggi portato avanti dalla quarta generazione. La tradizione di famiglia continua con l’aggiunta di  piatti che strizzano l’occhio alla contemporaneità. Iniziamo con un’ampia scelta degli antipasti tra cotti e crudi, dalle cozze marinate al soutè, dai carpacci alle tartare fino alle ostriche. Tra i primi emergono i grandi classici come gli spaghetti con le vongole o quelli alici e pecorino, così come tra i secondi con il pesce all’acqua pazza, al forno, fritture e guazzetti. Per le materie comanda il mercato, o meglio il mare. Tutto è accompagnato da vini locali. Punto di forza del locale la magnifica terrazza che affaccia su tutta la costa.

Alceste al Buon Gusto. Piazzale Sant’Antonio 6, Anzio. Tel. 06 9846744. Sito, Facebook, Instagram

Romolo al Porto

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Romolo al Porto è un frequentatissimo ristorante di pesce nato circa cinquant’anni fa dall’esperienza di Romolo. Ad accoglierci oggi, in un clima informale, ci sono Walter e Marco, i figli di Romolo, rispettivamente sommelier e chef. Il menu esiste solo per formalità, perché a Walter piace venire al tavolo e raccontare quali sono i piatti del giorno, se si preferisce un cotto o un crudo e, ovviamente, il vino con il quale pasteggiare. Si inizia con una selezione di crudi che può essere composta da 10 o da 18 portate (25 o 45 euro), le bolle di sapore, 5 assaggi di crudi tra gamberi, calamari e tonno, marinati o gli antipasti cotti, anche qua a scelta tra una selezione di 10 o 20 portate (25 o 45 euro).
Tra i le paste i maltagliati con i frutti di mare e crostacei, spaghetti con polpi e pecorino (15 euro) ed i classici spaghetti con le vongole (13 euro). Ma è la minestra di pesce anziate, un’antica ricetta dei pescatori, il punto forte: un brodo saporito e concentrato, fatto con i piccoli pesci di scarto ma infinitamente saporiti, pomodorini e spaghettini spezzati (15 euro). Tra i secondi invece il fragolino al forno con patate, pomodorini e olive di Gaeta (25 euro), il coccio ai  quattro pomodori o la catalana di crostacei (35 euro). I dolci sono tutti della casa e la cantina vanta numerose etichette.

Romolo al Porto. Via Porto Innocenziano 19, Anzio. Tel. 06 9844079. Sito, Facebook

Pierino

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Altra storica insegna di Anzio è Pierino, il locale di Alessandro Catarinozzi. Qui, in un contesto informale ma con un servizio attento ai desideri del cliente, si mangia il mare nella sua forma più autentica. Si parte con i crudi appena lavorati che conservano tutti i profumi del luogo, le insalate di mare o quella con valeriana, gamberi, frutta e bottarga. I primi sono semplici e sempre equilibrati, ci sono le penne calamaretti e bottarga, il risotto alla pescatore o le paste fresche come tagliolini sogliola e caviale o i tagliolini alici e pecorino. Per i secondi bisogna lasciare fare alla cucina, il pescato del giorno comanda e gli accostamenti dipendono dalla stagione e dal mercato come l’orata al forno con i funghi porcini. La cantina invece si concentra su vini locali e del territorio.

Pierino. Piazza C. Battisti 3, Anzio. Tel. 06 9845683. Facebook, Instagram

Enoteca Del Gatto

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Ad Anzio non ci si va solo per il mare ma anche per il vino. Del Gatto è una storica insegna che ha portato la cultura del vino nel territorio. Chicche introvabili, abbinamenti perfetti e scaffali pieni di etichette. Si può trovare di tutto dai piccoli e grandi produttori ai vitigni del nord e sud, etichette italiane ed estere e produzioni classiche, biologiche e biodinamiche. Franco e Simonetta, insieme ai figli, sanno guidare nella scelta di un buon vino o anche di una birra artigianale o distillato. I prodotti sono divisi per categorie, i vini bianchi, con una particolare attenzione per le cantine friulane, altoatesine e sarde; i vini rossi, dove sono in superiorità i toscani e i piemontesi. I vini del Lazio vengono ampiamente rappresentati e dall’estero non mancano referenze francesi e di altre nazionalità. E la lista continua con vini spumanti e Champagne, i vini dolci e da meditazione, le birre artigianali italiane e i liquori. Presenti anche alcune specialità alimentari provenienti da presidi slow food come paste, oli, affumicati di pesce, formaggi, prosciutti, cioccolate, confetture e mieli. Insieme al calice ci sono taralli, assaggi di formaggi e di salumi tagliati a mano, conserve ittiche tra cui le alici di Anzio sott’olio firmate Manaide, tapas e tartine.

Enoteca Del Gatto. Via Mazzini 2, Anzio. Tel. 06 9846269. Sito, Facebook, Instagram

NETTUNO

Terramadre

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Foto di Mario Caponi

Dall’acqua alla terra, questa è l’idea alla base di Terramadre, giovane locale (aperto da meno di un anno, ve ne avevamo parlato qui) da Alessandro Bernabei e Paolo Fiorenza, già ideatori di Acquasanta a Roma. A differenza del locale nel cuore di Testaccio, Terramadre punta a proporre i prodotti della terra e la scelta è, infatti, quella di lavorare con piccoli agricoltori e allevatori esclusivamente del Lazio. L’interno è minimale, sui toni del nero e del grigio, con grandi tavoli tondi e quadrati ma gli elementi che dominano sono sono due: il bancone con cucina a vista e la cantina. La cucina propone piatti originali, creativi. Due i percorsi degustazione, uno da 5 e l’altro da 7 portate a scelta delle chef (50 e 65 euro) a cui si aggiunge la carta con quattro opzioni per portata che cambiano in continuo in base all’estro del momento e al mercato. Accostamenti particolari come il pastrami di pecora, pomodoro, ricci di mare, cipolle e coriandolo (18 euro) o il tortello ripieno mortadella, “Crudo e Cotto” di gamberi, pistacchi  (17 euro) e il risotto Riserva San Massimo, manzo, aringa affumicata e tamarindo (18 euro). Tra i secondi le carni: la pancia di maialino nero, mosto cotto, agretti e rafano (19 euro), la terrina di pecora con fondo bruno vegetale, asparagi e nocciole (20 euro) o una tataki di Manzo, Alghe Wakame, BBQ coreana e anacardi (21 euro). Infine una cantina che esalta il territorio laziale e si compone principalmente di etichette di piccoli artigiani.

Terramadre. Via del Baluardo 7, Nettuno. Tel. 06 55135169. Sito, Facebook, Instagram

Zero Miglia

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Un locale ampio e luminoso che si trova alle porte del borgo medievale di Nettuno. Sede dell’antico potere feudale, Palazzo Orsini è uno dei luoghi storici della cittadina. Un’ala di questo antico palazzo ospita Zero Miglia, uno spazio di oltre 200 mq diviso in quattro ambienti. La proposta gastronomica è legata al territorio, e “quello che arriva in cucina ha fatto poca strada”. Il pesce è il protagonista assoluto, valorizzato da tecniche di cottura e attrezzature antiche come le pentole di terracotta o di rame. Il menu lascia una grande scelta, molti gli antipasti che prevedono 4, 6 o 12 assaggi sia di cotti che di crudi (da 8 a 25 euro) e i sautè di cozze o di vongole (8 e 10 euro). Tra i primi i paccheri al coccio, il risotto alla pescatora (13 euro) e il tagliolino ai crostacei (15 euro). Si prosegue con le fritture (12 euro), il pesce grigliato (18 euro) e il pescato del giorno. Oltre alla carta si può scegliere il “Menu Zero Miglia”, deciso giornalmente dallo chef in base al pescato disponibile, che prevede 6 assaggi di antipasti, 2 primi, 2 assaggi di  pesce e frittura a centro tavola (23 euro.). La carta dei vini è ben fornita con etichette del Lazio e qualche referenza dal mondo naturale.

Zero Miglia. Piazza G. Marconi 3, Nettuno. Tel. 06 9803030. Sito, Facebook, Instagram

Cacciatori 1896

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Storico e di stampo classico, Cacciatori è il riferimento della zona per una valida cucina di mare. La sua tradizione, che risale al 1896 con Teresa Faraone, oggi è portata avanti dai fratelli Giuseppe e Francesco Faraone, chef e sommelier. Un ambiente informale ed un servizio accorto rendono il pranzo e la cena una sosta particolarmente piacevole. Alla base della cucina ovviamente c’è il pesce fresco. Creativi gli antipasti con la carrellata che vale quasi un pasto completo. Tra i primi i paccheri al filetto di coccio, il risotto alla pescatora e i tagliolini in bianco con seppioline e calamari e gamberi (13 euro). Tra i secondi, oltre al pescato del giorno, troviamo la frittura (15 euro), i calamaretti alla nettunese (18 euro) e gli scampi alla catalana. Interessante anche la selezione di ostriche Deesse Blanche. Una nota a parte merita la carta dei vini, scelta con cura e competenza tra cantine di nicchia.

Cacciatori 1896. Via G. Matteotti 27, Nettuno. Tel. 06 9880330. Sito, Facebook, Instagram

Ristopescheria da Teresa

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Una ex pescheria che si è trafsomata in ristopescheria. Aperta nel 1926 dal nonno Gabriele De Lucia e passata successivamente al figlio, che l’ha dedicata a sua moglie Teresa. Oggi sono i nipoti, Gabriele e Roberta, che hanno preso in mano il vecchio locale portandolo ad una nuova vita. Non più una pescheria ma un indirizzo dove potersi fermare a gustare piatti a base di pesce, appena pescato, semplici ma saporiti. Interni freschi, volte di mattoncini e pareti bianche. Non esiste un menu vero e proprio, ci si deve fidare della proposta del giorno. Dalle ostriche in apertura, alle insalate fredde, dai carpacci alle polpettine gustose. Tra i primi tagliolini spada e bottarga, i paccheri con spigola e finocchietto o spaghetti con l’aragosta. La scelta è tanta e soddisfacente. La carta dei vini è completa e ben articolata, con oltre 100 etichette sia italiane che estere.

Ristopescheria da Teresa. Piazza del Mercato 24, Nettuno. Tel. 069880648. Sito,Facebook,Instagram

 

[Foto copertina Da Alceste]