Brucio Fuoco e Farina Roma: pizza, topping e fritti a piazza delle Coppelle

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Foto di Giulio Di Gregorio

Brucio Fuoco e Farina Roma. Lo abbiamo ripetuto tante volte in questi mesi: nonostante due anni di pandemia, con tutte le conseguenze che ne sono scaturite, la pizza non conosce crisi. E lo dimostrano le numerose insegne aperte di recente, da Baccio e i gradini al nuovo progetto di Freni e Frizioni “Draft” con focus proprio sulla pizza, tanto per fare due nomi. A questa lista si aggiunge un altro nome, fresco fresco di inaugurazione: stiamo parlando di Brucio Fuoco e Farina, aperto il 12 maggio 2022 a piazza delle Coppelle, che si presenta come un progetto moderno all’interno di un edificio storico di grande valore, al centro di Roma. Dietro a tutto Antonio e Fabio Scorzafava, da tempo impegnati nel settore.

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Gli ambienti di Brucio Fuoco e Farina

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Foto di Giulio Di Gregorio

Dicevamo di un edificio storico come sede prescelta per gli spazio di Brucio Fuoco e Farina. Alti soffitti e pietra a vista, tre sale interne, dove si fondono i colori del verde e dell’oro, tra sedute in velluto, luci al neon e materiali che richiamano il valore degli ambienti, per un totale di 50 coperti interni e 30 nel grazioso spazio esterno.

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Foto di Giulio Di Gregorio

Tra le due sale principali, poi, è posizionato il forno a vista. “Sin dall’inizio siamo rimasti conquistati dalla possibilità di riportare in auge una delle piazze storiche di Roma portando una ristorazione di qualità dedicata non solo ai tanti visitatori ma soprattutto ai romani per offrire una pizza unica nel suo genere”, racconta Antonio Scorzafava. Un indirizzo, dunque, che parla ai turisti (non potrebbe essere altrimenti vista la posizione privilegiata) ma anche ai residenti, alternando elementi antichi e moderni e con una proposta gastronomica tutta da scoprire.

Cosa si mangia da Brucio Fuoco e Farina

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Foto di Giulio Di Gregorio

Insieme ai fratelli Scorzafava, altri tre soci in questa avventura di Brucio Fuoco e Farina. Alessandro Avato, giovane pizzaiolo con diverse esperienze nelle pizzerie della romane; Emanuele Lamanna che segue dal punto di visto operativo il locale ed Eleonora Pagliarulo, il volto femminile di Brucio. Se Alessandro Avato è al forno e Giorgio Faga è in cucina. “Proporremo una pizza contemporanea, di ispirazione casertana con il 70% di idratazione. Lavoro con grani umbri che donano una sensazione olfattiva incredibile all’impasto, ne deriva un sapore autentico che viene valorizzato da topping preparati in cucina da Giorgio”, spiega il pizzaiolo.

Il menu di Brucio Fuoco e Farina

E passiamo al menu. Le pizze sono suddivise nelle classiche categorie Bianche, Rosse e poi la sezione “dalla Piazza”. Tra le Bianche menzioniamo la Scarola e alici, con bufala affumicata e terra di olive di Gaeta (13 euro), la Boscaiola con fior di latte, champignon, salsiccia di suino bianco (12 euro), lo Sformato con besciamella, patate mimosa, fior di latte, prosciutto cotto, parmigiano, noce moscata (12 euro). Tra le rosse, invece, l’immancabile Margherita con bufala (11 euro), la Napoli con alici di Sciacca (11 euro), la Capricciosa (13 euro), la Diavola (11 euro), e l’Amatriciana con pomodoro migliarese, guanciale filiera umbra 60gg, pecorino romano buccia nera, pepe (12 euro).

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Foto di Giulio Di Gregorio

E infine la sezione “dalla Piazza” che Avata spiega essere “una serie di proposte nate traendo ispirazione dalla vecchia destinazione d’uso di piazza delle Coppelle, luogo nel quale prima c’era un mercato”. Tra le proposte la Margherita Brucio, con salsa di pomodoro datterino di produzione propria, stracciatella di bufala, coulis di basilico (13 euro), il Saltimbocca alla romana con fiordilatte, salva, roastbeef di vitella, prosciutto crudo Rosalto, fondo bruno, caviale di salvia (16 euro), la Seppie e piselli con crema di piselli, piselli in purezza, carpaccio di seppia, nero di seppia, zest di limone, chips al nero di seppia (14 euro).

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Foto di Giulio Di Gregorio

Non mancano poi altre sezioni, per esempio gli Spicchi, che sono impasti preparati con la biga e cotti al padellino, nelle versioni Bruschetta (4 euro), Tartare di manzo (7 euro), Crusco e Porchetta (6 euro) e Gamberi rossi e camomilla (8 euro).

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Foto di Giulio Di Gregorio

E i fritti: dal supplì classico (3,50 euro) alla crocchetta di patate (3 euro), passando per la frittatina alla vignarola (5,50 euro) per lo spaghetto di patata fritta con ripieno di moscardini alla Luciana (6 euro). Poi c’è Brucio Fritto, una pizza fritta (per 2 persone) con crema di melanzane bruciate, capocollo, melanzane grigliate, stracchino e semi di sesamo bianco (12 euro).

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Foto di Giulio Di Gregorio

La carta termina con i dolci, tra cui segnaliamo il Bruciamisù, interpretazione del classico tutto italiano (7 euro), la Creme brulèe (6 euro) e la Frolla allo zenzero (8 euro).

Brucio Fuoco e Farina. Piazza delle Coppelle 8, Roma. Tel. 06 89024862. Sito. Facebook. Instagram
Aperto tutti i giorni a cena, aperti anche a pranzo il venerdì, sabato e domenica. Chiuso il lunedì