Jollibee a Roma, tre piatti da provare al nuovo fast food filippino. Dopo l’enorme successo nel capoluogo lombardo, Jollibee, il fast food filippino più famoso del mondo, sbarca nella capitale: da una settimana le file chilometriche in via Ottaviano non accennano a diminuire, ma questo non scoraggia i curiosi e soprattutto i veri conoscitori del brand, la popolazione filippina, disposta ad aspettare ore e ore, pur di riassaporare i sapori della propria terra.
Il colosso del pollo fritto ha già conquistato Asia e America, con più di 1200 punti, un fatturato da 1,9 miliardi di euro l’anno e certamente aspira a diventare il migliore venditore di pollo fritto del mondo. Per conquistare il vecchio continente è partito da Milano, che vanta la più grande comunità filippina europea, per proseguire con la conquista di Roma e Londra.
Nella capitale Jollibee ha aperto le porte il 29 settembre 2020 a due passi da Piazza del Risorgimento. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22 e a breve sarà disponibile anche il servizio di delivery. Anche qui le file chilometriche sono principalmente composte da filippini di qualsiasi età, dai quindicenni agli anziani, alle mamme con passeggino. Due guardie all’ingresso assicurano il rispetto delle norme anti-covid e ci raccontano di come gli hotdog finiscano già la mattina, a poche ore dall’apertura.
Se la maggior parte di noi ha sentito parlare di Jollibee per il pollo come un qualsiasi KFC, ci sono alcuni piatti in menu molto distanti dalla nostra cucina, come ad esempio gli spaghetti al ketchup con wurstel, o l’aloha yumburger con l’ananas, che ci siamo fatti spiegare. “Jolliebee è un’istituzione nelle Filippine e per noi mangiare qui è come per gli italiani mangiare una vera pizza napoletana, ecco perché siamo felici che sia arrivato in città.” Ci spiega una ragazza filippina in fila prima di noi.
Jolly Spaghetti con ketchup alla banana
Il sapore di questi spaghetti filippini (5,50€) è molto diverso rispetto al sugo italiano, con una persistente nota dolciastra dovuta al ketchup alla banana. La pasta viene cotta più a lungo rispetto alla tradizione italiana, “sono più simili ai noodles che agli spaghetti a cui siamo abituati” ci anticipa lo staff cordialissimo. “La cucina filippina e questo piatto in particolare”, ci spiegano, “è agrodolce e speziata grazie al macinato e alla presenza dei wurstel nel condimento”.
Aloha Burger
A stravolgere gli equilibri del classico burger americano, una fetta di ananas grigliato che dona al panino una combinazione di sapori dolci, aspri e salati. “L’aloha burger è uno dei panini più ordinati dall’apertura del locale.” (4,80€). Un must nelle cucine filippine, che apprezzano i sapori dolci e fanno largo uso dello zucchero anche nelle pietanze salate, come in tutto il sud est asiatico, sfruttando le coltivazioni di zucchero da canna tipiche del territorio. L’ananas è protagonista anche delle bevande, accanto alla pepsi o al the alla pesca, da Jollibee possiamo innaffiare il nostro aloha burger con un bicchere di pinapple juice (2,50 €).
Mushroom Rice
Un piatto entrato nella cultura filippina a seguito delle influenze coloniali, il riso ai funghi è una delle portate principali di Jollibee e accompagna il pollo fritto nel Cicken joy e mashroom rice (7€) e la Burger Steak (5,5€). La salsa viene preparata con una riduzione di brodo di carne, ci spiegano, per legare il riso al sapore delicato dei funghi.
Jollibee Roma, via Ottaviano 83, Roma.