La peggiore carbonara della storia, il video raccapricciante di Tasty Japan. Noi non siamo talebani della carbonara, non uccidiamo nessuno se se si mette un po’ di parmigiano oltre al pecorino, e non ci convince troppo l’indignazione in seduta permanente quando qualcuno azzarda una variazione. Ma qui, ben oltre Gordon Ramsey, siamo in presenza di un vero e proprio oltraggio al buon senso, oltre che alla carbonara. Culture diverse si dirà, ma neanche questo è vero, perché anche in Giappone sanno cucinare un piatto di pasta.
電子レンジで!2種のパスタ #tastyjapan pic.twitter.com/tG7v0CLw7s
— Tasty Japan (@TastyJapan) February 28, 2020
E allora vediamolo questo video di Tasty Japan, profilo Twitter seguito da 890 mila follower (del resto Tasty fa i video più visti del mondo). Uno dei social più visti e frequentati non solo da Giappone. Si tratta di una carbonara fatta al microonde, proprio così.
Si vede subito, in apertura, uno dei gesti più irritanti per la sensibilità nostrana, quello di spezzare gli spaghetti. Che vengono immersi in una sorta di recipiente di plastica insieme ad acqua, sale e grossi ammassi di bacon.
L’intruglio viene infilato nel microonde a 600w. Dopo averlo estratto, con un paio di quelle pinze di alluminio, viene rimescolato.
Arriva l’aggiunta di “chicken stock powder“. Cos’è? Si tratta di una polvere di brodo di pollo essiccato. Ebbene sì: incredibile. Arriva il “parmesan“, seguito dalle uova sbattute e da una “heavy cream“. Panna? Sì, ma per di più grassa, intera. Spolverata di pepe nero, rimescolamento di pinzette, solita spolverata di prezzemolo e l’orrendo mappazzone è pronto.
Seguono, naturalmente, i commenti disgustati degli italiani. Andrea Sarubbi, ex deputato, posta una foto di carabinieri con mitra, pronti a intervenire. Milhouse spiega: “Con questa ricetta avete ucciso più italiani che il coronavirus“. Molti commentano: “Criminale spezzare gli spaghetti”. Barbara Collevecchio: “Shame on you. Amiamo il vostro sushi, perché uccidete la nostra pasta?”. Madame Nin è sconsolata: “Mai visto un video così triste“. Il Reddito di cittadinanza: “Questa è l’apocalisse“.