Test sui vini naturali vero o falso, ecco le trenta risposte per capire quanto ne sapete. In un articolo precedente vi abbiamo proposto un test, un piccolo divertissement per capire a che punto siete nella conoscenza di vini naturali, biologici, biodinamici e convenzionali. Ora vi proponiamo le risposte, che vi daranno oltre al vostro b (naturalmente ironico), anche qualche nozione per approfondire la materia, che come sapete, è complessa e talvolta controversa. E allora eccoci qui. Comunque vada, dopo si brinda.
- I vini biologici sono naturali?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: La certificazione biologica, che incide soprattutto sull’uso di sostanze chimiche e solfiti in vigna e in cantina, nulla ha a che fare con le caratteristiche proprie di un vino naturale (lavorazione a mano, lieviti indigeni, non controllo della temperatura etc) - I vini naturali sono biologici?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Non necessariamente i naturali sono certificati bio. Di fatto sono quasi sempre biologici, ma molti produttori naturali rifuggono da etichette e disciplinari - I vini biodinamici sono biologici?
Risposta esatta: c) no
Spiegazione: La biodinamica è una filosofia ispirata da Rudolf Steiner che coinvolge diverse pratiche soprattutto in vigna (i preparati, il sovescio, le fasi lunari…). I vini bio devono avere i requisiti prescritti dalla direttiva Ue. Il bio è un prerequisito per il biodinamico, ma le due strade sono separate - I vini biodinamici sono naturali?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Non è detto, perché tra le prescrizioni della filosofia biodinamica e dei disciplinari di enti come Demeter non sono previste pratiche usate dai viticultori naturali (che a loro volta differiscono tra loro, nelle molte associazioni di settore) - I vini naturali hanno solfiti?
Risposta esatta: a) sì
Spiegazione: Domanda a trabocchetto. Perché tutti i vini, in qualunque modo siano fatti, producono durante la fermentazione solfiti naturali. Altra cosa sono i solfiti aggiunti, che sono ossidanti e servono per stabilizzare. Ci sono vini naturali “estremi” che hanno “solfiti zero” (ma, appunto, sarebbe più corretto dire “solfiti aggiunti zero”) e altri che ne hanno una dose molto bassa (circa 30 mg nei rossi e 60mg nei bianchi) - La miscela di lieviti selezionati si usa nel
Risposta esatta: b) convenzionale e biologico
Spiegazione: I lieviti selezionati sono arrivati negli anni ’70, confezionati dall’enologo di turno, e servono a dare l’impronta al vino (olfattive e di gusto ma non solo). I produttori naturali preferiscono usare i lieviti indigeni, che sono quelli sviluppati dalle bucce delle uve che si vogliono trasformare in vino e quelli che si trovano in cantina. Limitazione che provoca qualche problema nella fermentazione e nel controllo olfattivo, ma che rispetta il vitigno e la terra, evitando l’omologazione. - I macerati sono naturali?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Di solito i vini macerati o orange (i bianchi che macerano sulle bucce prendendo tannino e colore) vengono equiparati ai vini naturali, perché molto spesso i produttori usano lieviti indigeni e pochi solfiti aggiunti. Ma le due categorie non coincidono necessariamente - Il primo vino naturale risale al
Risposta esatta: b) 1979
Spiegazione: In quell’anno, nel Beaujolais, il produttore Marcel Lapierre, con l’aiuto dello scienziato e vigneron Jules Chauvet, produce il suo primo vino naturale, senza zucchero e solfiti aggiunti. - I vini naturali sono naturalmente ossidati?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Perché mai? I vini ossidati sono difettati, per eccesso di ossigeno. Perdono freschezza e cambiano colore. Nulla a che vedere con gli ossidativi, come la Vernaccia di Oristano e il Marsala, vini straordinari. - I vini naturali sono torbidi
Risposta esatta: c)
Spiegazione: Tra le caratteristiche dei vini naturali c’è quella di non subire filtrazioni e chiarifiche. E’ possibile quindi che si trovino particelle in sospensione (che non sono un difetto, ma danno sapore e struttura al vino) e il vino non sia perfettamente trasparente. Ma non è detto. - I vini naturali sono frizzanti?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Normalmente no, anche se può accadere per qualche rosso che, a causa di un basso uso di solfiti, riparta la fermentazione in bottiglia e, all’atto dell’apertura, ci sia una leggera carbonica (che spesso va via poco dopo) - I vini naturali rossi hanno una bassa gradazione?
Risposta esatta: c) spesso
Spiegazione: Questo ha a che fare più con le tendenze del momento che con la “naturalità” del vino. Perché negli anni ’80 andavano molto i vini barriquati, piacioni, vanigliosi e molto carichi di alcol. Negli ultimi anni, e soprattutto nel mondo del vino naturale, si cerca di produrre vini di più facile beva: vini da bere, non da degustare - I vini naturali possono invecchiare?
Risposta esatta: a) sì
Spiegazione: Certo che sì, anche se è vero che in alcuni casi più estremi, causa mancanza di solfiti, il vino ha una durata di vita limitata. - I vini naturali sono diversi bottiglia per per bottiglia?
Risposta esatta: c) a volte
Spiegazione: Viene spesso enfatizzato questo aspetto, perché rappresenta una delle caratteristiche principali dei vini naturali: quella di non essere omologati, quindi di essere sempre diversi, non solo dai convenzionali, ma anche annata per annata, bottiglia per bottiglia e perfino sorso per sorso (a causa dell’evoluzione nel bicchiere, che non è frenata da troppi additivi) - I vini naturali hanno un sapore “strano”, diverso dagli altri?
Risposta esatta: c) a volte
Spiegazione: Punto critico. Perché coinvolge fattori che riguardano la tecnica, ma anche il gusto e le mode. Uscendo dall’omologazione del “vino dell’enologo”, si aprono praterie. E quindi ci aspettano spesso sensazioni olfattive e gustative che ci sorprendono. Ma non è detto che il vino naturale debba essere per forza “strano”. Ne avete certamente bevuti parecchi, senza cogliere differenza. - Il miglior amico del vino naturale è l’enologo?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Di solito è l’antagonista. Perché è l’esperto che “manipola” il vino in cantina, alterando quindi i processi naturali con un interventismo tecnico che omologa vitigni e terreni. Ma, naturalmente, alcuni enologi negli ultimi anni sono riusciti a cogliere lo spirito del tempo, modificando le pratiche - Quanti additivi possono essere presenti in un vino convenzionale?
Risposta esatta: c) fino a 200
Spiegazione: Sembrano tanti, e sono tanti. Sono additivi talvolta chimici, ma nient’affatto illegali. Anche se, come molte sostanze, se prese in quantità potrebbero non fare benissimo alla salute. Ma oltre alla questione sanitaria, c’è quella del gusto e del rispetto della natura. Naturalmente in etichetta non solo non è obbligatorio aggiungere gli additivi, a differenza dei prodotti alimentari, ma è proibito. Voi lo berreste un vino con 200 sostanze enumerate in etichetta? No, e i grandi produttori che le usano lo sanno benissimo (e lo hanno spiegato in maniera convincente ai legislatori). - Quanti additivi possono essere presenti in un vino naturale?
Risposta esatta: a) nessuno
Spiegazione: Di norma i migliori vini naturali non prevedono nessun additivo. - L’osmosi inversa è una pratica ammessa nei naturali?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: E’ un filtro che smembra il vino nelle sue componenti: frutta, acqua, alcol. Poi si ricompone, aggiungendo e togliendo, quindi aumentando o diminuendo la concentrazione, dealcolizzando e via dicendo. Quanto di più lontano ci sia dal processo del vino naturale. - Possono essere presenti i tannini nei vini naturali?
Risposta esatta: a)
Spiegazione: Beh, sì, i tannini sono polifenoli presenti nelle bucce dell’uva e nel legno e si trovano soprattutto nei rossi (visto che sono prodotti con macerazione delle uve). Non hanno a che fare con vini naturali o convenzionali. - La tecnica sur lie, o sui lieviti, è ammessa nel naturale?
Risposta esatta: a) sì
Spiegazione: I lieviti danno corpo e consistenza e sono antiossidanti. La spumantizzazione sui lieviti prevede che gli stessi non vengano eliminati per sboccatura e rimangano in bottiglia (sono i cosiddetti rifermentati o ancestrali). La tecnica sur lie (o col fondo) è ampiamente usata da produttori naturali, ma non solo, essendo diventata di moda di recente. - Il Tavernello è un vino naturale?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Questa era facile. Quanto di più lontano ci sia dal naturale. Nulla di disprezzabile, eh. Semplicemente un vino “morto”, molto industriale e molto omologato. - Un grande vino biodinamico
Risposta esatta: a) Romanée Conti
Spiegazione: E’ l’esempio da fare quando ti dicono che i vini naturali e/o biodinamici fanno schifo. E il Romanée Conti? Un grande vino, dal costo smisurato, lavorato in biodinamica da anni, senza bisogno di sbandierarlo. Si può sostenere che non funzioni, ma certo, bevendo questo vino, non si può sostenere che la biodinamica lo danneggi. - Il vino naturale costa di più di quello convenzionale?
Risposta esatta: c) Talvolta
Spiegazione: Il motivo è abbastanza intuibile, si tratta di vini artigiani, fatti da piccoli produttori. La raccolta a mano costa più di quella meccanica, le uve devono essere sane e non si possono fare compromessi, lo scarso uso di solfiti fa perdere raccolti e soldi. Dunque, è più che giustificato un aumento del prezzo. Che non sempre c’è, perché per molti piccoli produttori non ci sono troppe spese di marketing e si cerca anche un “prezzo etico”. - Il vino naturale fa bene alla salute?
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Nessun vino fa bene alla salute. E’ una triste verità, ma non c’è resveratrolo che tenga. L’alcol fa male e quindi bisogna moderarne il consumo. Detto questo, bere il giusto apporta benefici straordinaria all’umore e allo stile di vita. Si può dire comunque che il vino naturale potrebbe fare “meno” male degli altri, perché ha meno solfiti e soprattutto meno sostanze chimiche nocive, sia in vigna sia in cantina. - Il vino naturale non esiste
Risposta esatta: b) no
Spiegazione: Arrivati a questo punto sarebbe paradossale dire sì. Ma è la tesi sostenuta da molti produttori convenzionali. Perché? Perché se si intende con questa locuzione una totale assenza di interventi dell’uomo, è ovvio che non ne deriverebbe vino ma una ciofeca in forma d’aceto. Ma nessuno sano di mente usa la parola “naturale” in questa accezione: la usa, in mancanza d’altre, per indicare il minor impatto possibile della mano dell’uomo sulla trasformazione di uva e zuccheri in vino. - L’aggiunta di zucchero nel naturale è ammessa
Risposta esatta: c) mai
Spiegazione: In Francia è tuttora consentita (si chiama chaptalitation, da monsieur Chaptal), ma in Italia no. Da noi si usa la tecnica del “mosto concentrato rettificato”, che non è molto migliore - Dose massima di solfiti aggiunti consentita nei vini bianchi convenzionali
Risposta esatta: c) 200mg
Spiegazione: C’è da dire, però, che è molto raro che si raggiungano questi livelli monstre. Certo, l’impossibilità di sapere quanti sono davvero nella bottiglia che stiamo bevendo (non si scrivono in etichetta), e la teorica possibilità di raggiungerli, preoccupano. Se non altro per il mal di testa feroce che ci aspetterà. - Dose massima di solfiti aggiunti consentita nei vini bianchi bio
Risposta esatta: c): 150 mg
Spiegazione: Dose certamente alta, dovuta a un compromesso con i Paesi del Nord, che essendo più freddi, hanno bisogno di più anidride solforosa. I vini naturali ne hanno, in genere, tra la metà e un terzo. - Rame e zolfo sono ammessi solo nel
Risposta esatta: b) convenzionale e bio
Spiegazione: Nell’agricoltura biologica sono le uniche due sostanze chimiche ammesse in vigna per combattere le molte malattie possibili. In particolare il rame serve contro la peronospora, lo zolfo contro l’oidio.
1 Enostrippati – Da 25 a 30 risposte esatte – Complimenti! O siete del settore o siete parenti di Sandro Sangiorgi oppure siete dei secchioni
2 Naturisti – Da 20 a 25 risposte esatte – Vi piace bere naturale e sapete anche scegliere, sapete confrontarvi a viso aperto con i tradizionalisti e negazionisti
3 Frizzanti – Da 15 a 20 risposte esatte – Non male dai, avete ancora da imparare ma siete sulla strada giusta
4 Torbidi – Da 10 a 15 risposte esatte – Il vino scorre lento nelle vostre vene e finisce per galleggiare tra i neuroni. Fare chiarezza al più presto e smettere di bere a caso
5 Ridotti – Da 5 a 10 risposte esatte – Vi manca ossigeno, dovete aprirvi al mondo, prendere una bella boccata d’aria e provare a imparare
6 Ossidati – Da 0 a 5 risposte esatte – Tutto bene? Che avete fatto negli ultimi 30 anni? Vi siete scolati vino in cartone e spuma? Troppo metanolo?