
Five Guys a Roma, arriva il colosso americano degli hamburger. La data di apertura prevista, lunedì 16 dicembre 2019, è rimandata ” per motivi indipendenti dalla nostra volontà”. Ma questo non fa che accrescere l’attesa per lo sbarco a Roma di una quelle istituzioni del food, che spopolano nel mondo: McDonald’s e Starbucks, per dirne due. In questo caso si tratta di una sorta di casa degli hamburger e, in effetti, tra i gourmet e chi vuole un cibo artigianale e con materie prime di ottima qualità, l’attesa non è così alta, anzi pari a zero. Però per chi vuole mangiare un hamburger come lo mangerebbe in Virginia o Washington, questo sarà un posto d’elezione. Comunque sia, quella di Five Guys è una storia di grande interesse commerciale.
L’avvio della vicenda risale al 1986, quando la famiglia Murrell aprì un ristorante di hamburger da asporto ad Arlington, Virginia. Da lì a poco un successo clamoroso. Anche in relazione alla semplicità estrema di quel che si mangia: hamburger fatti a mano e cucinati sulla griglia, patatine tagliate e fritte in olio di arachidi. Visto il successo, all’inizio del 2003, Jerry e Janie Murrell, con altri tre (i five guys del nome) lanciano il franchising. Risultato, oggi, a 30 anni dalla sua apertura, Five Guys ha 1.500 sedi in tutto il mondo e altre 1.500 in fase di sviluppo.
Ed eccoci a Roma. Che arriva per seconda, tanto per cambiare, rispetto a Milano, dove Five Guys esiste da oltre un anno. Ora sta per aprire in via della Stamperia, a due passi dalla Fontana di Trevi, per riuscire a convogliare un po’ di turisti americani. Ci saranno, ovviamente, hamburger e patatine, e non mancheranno i milkshake, che in Italia, a parte una breve parentesi negli anni ’80, non hanno mai preso piede. Nella sede romana ci sarà anche una macchina Freestyle di Coca-Cola, con refill gratuiti. I colori ufficiali resteranno gli stessi, piastrelle bianche e rosso, e tanto rosso dappertutto.