Il panino di Xi’An del Lamian Bar / Cento cose da mangiare a Roma 3. Circo Massimo, Ostiense, Testaccio, la Piramide e poi la Cina. Quella di Gianni Catani è una storia straordinaria che ognuno dovrebbe avere la fortuna di poter ascoltare. Comincia con un fotografo già grandicello che viene folgorato dalla cucina cinese. Viaggia, studia, impara le ricette a memoria e lascia tutto per entrare nella cucina di un famoso cuoco cinese dell’Esquilino, Jing Shan, per lui solo Jing. Nel suo ristorante rimane 7 anni. 7 anni in cui cerca di imparare a cucinare tra i cinesi. Se si volesse riassumere quello che ha imparato sulla cucina cinese e sul modo di mangiare dei cinesi, ci vorrebbero anni, forse secoli.
Cento cose da mangiare a Roma / 3
Ma qui abbiamo 300 parole, non di più, quindi andando al sodo: questi 7 anni sono un sacrificio enorme, quasi disumano, da cui Gianni esce vincitore. “Jing mi ha fatto piangere una volta, davanti a tutti, ed ora siamo soci”. Prima il Dumpling Bar, con le sue file lunghe in Prati, poi arriva il Lamian, che è un oggetto assai particolare in una viuzza di Ostiense. Qui si fa una cucina cinese tradizionale e tra le diverse ricette, una vera folgorazione, il panino di Xi’an.
Gli ingredienti sono pochissimi: strutto, farina, sale, uova. L’impasto viene prima amalgamato, poi steso a mo’ di spaghetto, poi tagliato, poi di nuovo riunito formando delle focaccine, che si stendono col mattarello e si cuociono in forno. Infine si spaccano a metà. Il ripieno si fa con sughi di pollo, verdure o maiale. Di recente anche anatra. Un panino, dice Gianni, che sanno fare in pochi e che in un morso ha tutto: croccantezza, abbondanza, rotondità.
Nome: Panino di Xi’an
Di: Gianni Catani
Dove mangiarlo: Lamian Bar di Via dei Conciatori, 9a, Roma
Prezzo: 6,50/ 7 euro
Per chi ama: street food, Oriente, architetture non convenzionali
Leggi anche
Cento cose da mangiare a Roma 1: L’anatra arrosto di Jacopa
Cento cose da mangiare a Roma 2: Il tiramisù di Zum