Valhalla Milano, Tel. 02 84041503. Nel variegato panorama meneghino dei ristoranti di carne, trovare uno spazio libero in cui infilarsi con un format originale e soprattutto personale è impresa ardua.
Ci è riuscita la coppia di giovani imprenditori Igor Iavicoli e Milena Vio, già gestori del Vinyl Pub in zona Isola, tanto appassionati di mitologia nordica quanto di brace, che hanno recentemente inaugurato Valhalla, che amano definire il “primo ristorante vichingo di Milano“.
Sì, avete capito bene: vichingo, non scandinavo. E così, dopo aver dato a questo nuovo ristorante il nome di quello che nella mitologia di Odino è il paradiso dei guerrieri più valorosi, hanno affidato la cucina allo chef Mauro Molon e la sala, in cui si propongo vini di piccoli produttori ma anche una selezione interessante di idromele e birre artigianali, a Diego Borella.
Valhalla si presenta come un locale informale, quasi un pub, con tavoli e sedie di legno e ferro, materiali che richiamano gli arredi alle pareti, tra scudi, asce, pellicce e alcune grate in ferro che, ora un po’ spoglie e freddi, ci possiamo immaginare arricchiti con il tempo di “cimeli di guerra” vichinghi. Dettagli che qui servono ad aumentare il folklore senza stonare.
Un bel bancone di legno introduce la cucina a vista, sigillata – per fortuna, poiché si tratta di brace – da un vetro.
Un indirizzo questo, che merita per essere provato per la sua brace, su cui vengono preparati piatti da carnivori temerari: dal petto d’anatra leggermente affumicato (22 euro) alle puntine di maialino (15 euro), dal flank steak di bisonte (24 euro per 250 g, 45 euro per mezzo chilo) fino alle proposte per i più valorosi: il cosciotto d’agnello da un chilogrammo (38, 50 euro), al Tomahawk (1,3 kg per 65 euro).
Il tutto da accompagnare senza vergona con salse a piacere (tutte a 1 euro), bbq, maionese alla curcuma, salsa tartara o allo yogurt.
Se la tartare di cervo con cipolla rossa, spuma di pino e pane (16,50 euro) è un po’ troppo raw, andate sul sicuro anche con la bassa temperatura: guanciotto di vitello (22 euro), faraona ripiena ai frutti secchi. Ben eseguite, sempre a bassa temperatura, la proposta di pesce (merluzzo spadellato, 23 euro) e quella vegetale (hummus di fagioli neri, 9 euro).
Soprattutto visto il contesto educatamente spartano, meno interessanti risultano piatti come il baccalà mantecato con crostini all’anice (14,50 euro), l’uovo cotto a bassa temperatura con asparagi e crema di caprino (8 euro), la zuppa di legumi e cereali (a 9 euro, una giusta proposta veg tra tanta carne). Ad un buon prezzo, 12 euro, il risotto allo zafferano è preparato con il midollo, per milanesi irriducibili.
Ad ogni piatto è attribuito il nome di un personaggio mitologico e periodicamente sul tavolo viene proposta una breve leggenda vichinga. Qualche piccola ingenuità di presentazione passa inosservata di fronte alla grande passione genuina e voglia di crescere dei titolari.
Valhalla, via Gaetano Ronzoni 2, Milano. Tel. 02 84041503, Sito, Pagina FB. Aperto dal lunedì al sabato dalle 19.00 alle 23.30, domenica dalle 12.00 alle 15.30.