
Gola Roma, brigata under 30 e menu inedito per il rinnovato locale ai Parioli. E chi l’ha detto che i giovani di oggi non hanno voglia di mettersi alla prova? A sfatare questa credenza popolare ci pensa Simone Segneri, ventottenne sommelier che ha deciso di fare della sua passione per la ristorazione un mestiere. Appena una settimana fa, Gola, il ristorante ai Parioli, ha aperto con una veste completamente rinnovata: nell’aspetto, nel menu e nel concept di base.
Cambio di significato, dunque, prima di tutto nel nome del locale. Gola non indica il peccato ma va interpretato secondo un’altra ottica (molto più giovanile e alla mano), ovvero quella del gioco dei sensi. La filosofia del “senza peccato” si trova anche nell’arredamento e nel design, che portano la firma di Repubblica Gastronomica: 120 metri quadrati, 40 posti più 20 esterni, diavoletti e donne seducenti dipinti alle pareti. Un girone dantesco stravolto nel suo significato originario, ma reinterpretato secondo il mood di Gola, con divertimento e golosità.
Al fianco di Simone, una brigata composta da giovani under 30. Una scelta piuttosto chiara che sembra mandare un messaggio altrettanto preciso: giovane età non è per forza sinonimo di poca esperienza. E le parole di Simone sembrano confermarlo: “Abbiamo tutti meno di trent’anni ma c’è chi, come me, lavora in questo settore da dieci. Siamo colleghi, ma siamo anche un gruppo. C’è armonia, c’è sintonia, ognuno si prende compiti e responsabilità e andiamo avanti uniti. Crediamo davvero molto in questo progetto”.
Tra gli under 30 non poteva mancare lo chef. Simone Ballicu, classe 1990, e tante esperienze importanti alle spalle, come quella nel ristorante Reale di Niko Romito. Adesso c’è lui a capo della cucina e la sua mano è al servizio di un menu che vuole distinguersi, come tutto il resto del locale. Base tradizionale e materia prima al centro, ma rovesciamento del classico menu. Niente antipasti, niente primi, niente secondi: una proposta non catalogabile che ha l’intento di uscire fuori dagli schemi. “Insieme a PassionFruit Hub abbiamo pensato che questa linea fosse la più adatta per rappresentarci – ci ha raccontato Simone Segneri -. Più che ristorante, mi piace definite Gola un locale: un luogo in cui le persone vengono per passare una serata piacevole e divertente, con la possibilità di trovare queste sensazioni anche nel piatto”.
Il viaggio nei sapori di Gola è raccontato da Matrù – c’era un cinese ad Amatrice, panini cinesi al pepe cotti al vapore con maiale stufato all’amatriciana e pecorino (12 euro), e da Bon Thon – ricordo di una nizzarda, tonno rosso scottato accompagnato da spuma di patate, pomodoro, cipolla candita, tuorlo d’uovo, olive disidratate e polvere di rucola (18 euro). E ancora Tartanesca, una tartare di Fassona tagliata al coltello, salsa di pomodoro leggermente piccante, polvere di olive, crumble di capperi e salsa all’aglio dolce (14 euro) e Melascampo, carpaccio di scampo con mela annurca, kefir e lime (16 euro). In un menu dove la tradizione conta, spiccano le Stradizionali, paste classiche romane rivisitate nella forma ma non nel gusto: nascono così l’Amatriciana, cappellaccio fatto in casa ripieno di amatriciana con pecorino e croccante al pepe (13 euro); la Cacio e Pepe, tortellino, homemade, ripieno di cacio e pepe con carciofi, limone e origano (14 euro); la Carbonara, spaghetto Benedetto Cavalieri con uova biologiche, guanciale croccante e tartufo nero (15 euro). E la Gricia? La trasformazione più drastica: ecco il Griciaburger di Gola, hamburger con pecorino stagionato, guanciale croccante e ketchup all’amatriciana (14 euro).
I dolci (7 euro) sono ispirati ai sette vizi capitali. Da Lussuria, Creme brulée al tè matcha e passion fruit, all’Ira, frolla leggermente salata, crema agli agrumi meringa italo-francese, passando per il dessert che porta il nome del locale, Gola, un maritozzo con farina, crema chantilly allo zabaione e noccioline.
Se l’atmosfera vi stimola e siete alla ricerca di un tour completo, lo chef Ballicu propone anche tre menu degustazione: Divino, sei piatti a base di carne (37 euro); Gola, a base di pesce (45 euro); e Caronte, un percorso a sorpresa scelto per voi dallo Chef (40 euro).
Il giovane Simone Segneri, oltre che imprenditore, è anche sommelier e propone una carta di vini con 34 etichette. “Nel nostro paese, nel Lazio in particolare, ci sono tante piccole realtà poco conosciute. Una carta più ristretta mi permette di presentarle al meglio e farne apprezzare la qualità”.
Gironi danteschi, menu inediti e atmosfera familiare. Così familiare che, l’ultimo giorno della settimana, Gola vi aspetta per Il Pranzo della domenica. Due proposte, Inferno (30 euro bevande escluse) e Purgatorio (25 euro bevande escluse), che con i loro piatti ricordano veramente i pranzi domenicali dalla nonna. “Parmigiana, lasagna, pollo con i peperoni… stiamo studiando 4/5 proposte diverse di menu per poter garantire, ogni domenica del mese, un pranzo della domenica diverso dalla settimana precedente”.
Gola Ristorante. Via Ruggero Fauro 2, Roma. Tel. 06 8075195. Pagina FB. Aperto tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00. Sabato e domenica aperto a pranzo.