Nuove aperture a Roma gennaio 2019. Non si sta fermi un attimo a Roma e anche per quest’anno sono molte le novità in arrivo (a parte il non entusiasmante approdo di Starbucks). Si segnala qualche cambiamento nei locali esistenti: la chiusura del fenomenale Mazzo, anche se per fortuna la magica coppia Barreca&Baccanelli ha già in programma una riapertura, dopo un annetto di viaggi esteri. Poi c’è da segnalare la nuova formula di Epiro, lo stop alla pizzeria di Luciano, il locale di Monisilio (la carbonara ha preso il sopravvento) e la prossima nuova vita di Settembrini, rilevato (e salvato) da Achilli al Parlamento.
L’anno che è appena passato è stato quello della rinascita delle trattorie semplici, popolari, come dimostra il caso dell’Avvolgibile. E della riscoperta di quartieri periferici come Centocelle. Che succederà nell’anno che sta arrivando? Per ora segnaliamo l’avanzata dei winebar, sempre più protagonisti della ristorazione, ma anche dei nuovi format, come Retropasta e la Chianchieria. E, dopo lunga attesa, apre anche il progetto Gallia Lounge Restaurant TBSP (The Bbq & Smoke Project), del gruppo Galli (carne). Ma anche le novità e un riepilogone degli ultimi arrivati.
Nuove aperture a Roma gennaio 2019
Aperti a gennaio 2019 e in apertura
Meaters – Ponte Milvio (brace bar)
Appena dopo le feste, il 7 gennaio, ha aperto i battenti Meaters, il nuovo brace bar di Ponte Milvio e il terzo componente della Food Gallery. Fuoco vivo, qualità e carni da tutto il mondo: ecco la ricetta pensata per non deludere gli amanti della carne in ogni sua declinazione. Tra colori tenui e luce soffusa, tutta la scena è conquistata dalla brace, per non parlare del tavolo sociale al centro della sala ideale per le compagnie numerose e simbolo di convivialità. Qui si possono assaggiare tagli e preparazioni internazionali, ma anche ricette tipiche provenienti da altrettante culture gastronomiche. Si va da piatti della cucina africana come gli spiedini sosiates e i kyinkyinga al pollo piri piri portoghese, passando per le armadillo eggs (polpette texane farcite di jalapeño formaggio e coriandolo). Non mancano le salse per accompagnare le carni ma anche vini, birre alla spina e cocktail preparati dai bartender di Lady’s Bar, una sorta di locale nel locale.
Meaters-Brace bar, via Riano 2, Roma. Tel. 06 52721326. Pagina FB.
I ragazzi dell’Étoile – Salario
Il 10 gennaio si aprono le porte della “gabbia del gusto” dello chef Rossano Boscolo, pasticcere di fama internazionale e fondatore della Campus Étoile Accademy. I ragazzi dell’Étoile nasce proprio in linea con la scuola dello chef: mettere ai fornelli le giovani promesse della cucina italiana e dare loro la possibilità di potersi esibire in un vero palcoscenico e in una città come Roma. Già alla fine dello scorso anno, in via Velletri 4, i giovani talenti e lo chef Boscolo hanno inaugurato il Bar dei Ragazzi dell’Étoile, dove poter assaggiare la gastronomia e la pasticceria. Una proposta a 360°: colazione, pranzo veloce o alla carte, apericena su prenotazione per arrivare alla cena della “gabbia del gusto” con menu degustazione di 25 euro che potete trovare sulla loro pagina Facebook.
I ragazzi dell’Étoile, Via Nizza 25, angolo Via Velletri 4, Roma. Tel. 06 99570107. Sito. Pagina FB.
Chianchieria Gourmet Roma – Ostiense
Il “chianchiere” in dialetto napoletano è il macellaio, un vero intenditore della materia prima che non solo la vende ma crea anche il prodotto finale. È per questo che Chiancheria Gourmet Roma, la cui apertura è prevista per la fine di gennaio, racchiude dentro di sé più anime: hamburgheria, macelleria e gastronomia. Il format del locale di Salvio Passariello, Marco Passariello e Pasquale Di Muccio si presta a ogni tipo di esigenza e tempo a disposizione, come un veloce take away, un pasto rapido o una degustazione che permette di assaggiare varie portate e assaporare a pieno lo spirito di Chiancheria. Una catena di montaggio, una filiera unica che parte dagli allevamenti di famiglia di Fattoria Carpineto a Presenzano, in provincia di Caserta, e finisce col prodotto servito al cliente del locale. Non solo carne, che resta comunque il centro del progetto, ma anche molti altri prodotti da poter acquistare al banco macelleria e gastronomia, come formaggi, conserve e pane. Per quanto riguarda la proposta beverage, invece, la carte sia dei vini che delle birre sta prendendo forma, ma non mancheranno nomi importanti.
Chiancheria Gourmet Roma, Via Ostiense 52, Roma. Pagina FB.
Lievito – Fleming (pizzeria)
A un anno dall’apertura del primo punto vendita, a Prati, arriva il nuovo Lievito, questa volta al Fleming. La formula è la stessa: pizzeria con cucina, ideata da Giovanni Bertugno, Carlo Roscioli e i fratelli Benedetti del Banana Republic, con la consulenza di Stefano Callegari. Qui dunque si troverà la sua tipica pizza, tonda, dai bordi alti e molto ben cotta. Non solo pizza, ma anche fritti e piatti tipici della tradizione romana
Lievito, via Flaminia 525, Roma. Tel. 342 5280551
Gallia Lounge Restaurant TBSP – San Giovanni
Continuano le aperture nel mese di gennaio. Il 28 sarà la volta di una vera e propria novità a Roma: in zona San Giovanni arriva il primo ristorante del progetto TBSP (The Bbq & Smoke Project) firmato Gruppo Galli. Il Gallia Lounge Restaurant TBSP si candida a regno della carne di alta qualità al barbecue, come richiede lo stile americano. Attenzione non solo alle materie prime, ma anche ai macchinari per la cottura così da poter rispettare al 100% le caratteristiche della cucina a stelle e strisce. A capo della brigata gli Chef Claudio Nani e Pit Master Chef, che si sono avvalsi della prestigiosa collaborazione di Cristina Bowerman (si è occupata della selezione dei pani e dei dessert). Sul menu oltre alla linea burger, si possono trovare Pastrami di Manzo, la New York Strip dry aged, l’American BBQ Pulled Pork. Spazio anche ai cocktail, perfetti per un aperitivo veloce o nel post cena.
Gallia Lounge Restaurant TBSP, via Gallia 83, Roma.
Aperti a novembre-dicembre 2018
L’Avvolgibile – Appio Claudio (Trattoria)
La nuova trattoria popolare di Adriano Baldassarre (qui la nostra intervista) ha preso vita il 18 dicembre e il colpo d’occhio appena entrati ce lo descrive proprio lo chef stellato: “Chi entra nella trattoria vede le tendine ricamate di nonna, la porta del 1960 con la maniglia antica originale che abbiamo voluto lasciare, la credenza con i barattoli di latta, le tovaglie a quadrettoni e, nel complesso, un arredo spartano che porta il cliente indietro di circa quarant’anni”. Insomma, un locale dal fascino retrò, popolare non solo nella cucina ma anche nei prezzi, “come una casa il cui motto è ndo se magna in due, se magna in tre”, per dirla con le parole dello chef. Da Avvolgibile si trovano le basi della cucina romana, nella sua più sincera e verace tradizione.
Trattoria L’Avvolgibile, Circonvallazione Appia 56, Roma. Tel. 06 50695104. Pagina FB.
Klang – Pigneto (food, live e cocktail bar)
Nato dall’estro e dall’esperienza di Cristiano Latini, Klang ha inaugurato lo scorso 22 novembre al Pigneto (ve ne abbiamo parlato qui). Cucina aperta fino a tardi con proposte nuove e originali: i fritti, accompagnati dalle salse Klang, le jacket potatoes, il pollo sfilacciato, gorgonzola e cipolla alle verdure grigliate e sour cream al timo, le mini pizze, i burger e i piatti vegetariani. Ampia offerta di birre artigianali, che comprende prodotti ricercati ma a prezzi ragionevoli, conservate nella cella a vista: 12 vie, di cui due a pompa. Non mancano poi i distillati e il gin, disponibile in diverse tipologie. A unire tutto è la musica, rigorosamente live, che spazia dall’elettronica, noise, elettroacustica, jazz contemporaneo fino al rock psichedelico. Un’atmosfera internazionale che unisce i tre piaceri della vita – food, beverage e musica – e permette di vivere un’esperienza a 360 gradi.
Klang, via Stefano Colonna 9, Roma. Pagina FB.
Santovino – Colonna (ristorante-enoteca)
Con 36 coperti interni e 32 esterni, Santovino è la novità di fine 2018 in zona Colonna (potete leggere il nostro articolo qui). Ha aperto, infatti, il 2 dicembre e qui l’assoluto protagonista è il vino, di tutta la penisola. Sono 480 le etichette in carta e per chi non avesse paura di alzare il gomito, grazie al coravin si possono assaggiare tutte. Per quanto riguarda la proposta gastronomica, si può scegliere tra menu del giorno – che contiene piatti preparati con il vino, come il risotto al pinot grigio con ragù di coniglio – e menu alla carta (della tradizione ma con influenze orientali) e osservare la loro preparazione grazie alla cucina a vista. Santovino porta avanti il lavoro di altri due locali romani, Dillà e Buvette, di due fratelli che lavorano da anni nel campo della ristorazione.
Santovino, piazza della Torretta 38, Roma. Tel. 0651846449. Pagina FB
Marigold – Ostiense (ristorante e micro bakery)
A dicembre ha aperto anche Marigold – restaurant & micro bakery, il perfetto esempio di come cibo voglia dire condivisione e relax. Aperto dalle 8 alle 17 e chiuso il lunedì, sforna pane e dolci (anche a portar via) a ogni ora del giorno. Caffetteria con bancone zincato, cucina, sala luminosa: il regno di Sophie e Domenico, lei danese e lui calabrese, coppia nella vita e nel lavoro. Perfetto per la colazione (dal martedì al venerdì) e per un brunch nel fine settimana, in cui la proposta di piatti si arricchisce. Marigold però vuole coprire tutta la giornata: ingredienti selezionati a pranzo (dal martedì al venerdì) e il venerdì e il sabato anche a cena, da accompagnare con una piccola ma valida carta di vini naturali.
Marigold-restaurant & micro bakery, via Giovanni da Empoli 37, Roma. Tel. 06 87725679. Sito. Pagina FB.
Retropasta – Centro (bottega)
Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Giudice fanno il bis. Lo scorso 19 dicembre ha inaugurato Retropasta, che si aggiunge alla prima creatura dei due chef-imprenditori, Retrobottega (qui potete leggere il nostro articolo). Il nuovo arrivato è un laboratorio artigianale di pasta che ha saputo prendere il meglio dalla tecnologia: i formati vengono, infatti, studiati e creati con la stampante 3D. Otto le proposte (ogni mese cambiano) a disposizione dei clienti che devono solo ordinare a portar via. Dalla pasta stesa agli gnocchi di patate rosse biologiche dei Colli Bolognesi, passando per gli originali tortellini ripieni di Parmigiano Reggiano 30 mesi. Spazio anche alle conserve biologiche italiane, ma anche farine e uova utilizzate per gli impasti (tutto acquistabile). E se il format vi è piaciuto, state in allerta perché sono iniziati i lavori per Retrovino.
Retropasta, via della Stelletta 4a, Roma. Tel. 06 68136310. Sito
Hiromi Cake – Prati (pasticceria)
La prima pasticceria tipica giapponese di Roma ha aperto i battenti a dicembre (qui il nostro articolo). Protagonisti in questo locale dall’ambientazione izakaya: la cultura wagashi e la tradizionale cerimonia del tè. La pastry chef Hiromi, da cui prende il nome la pasticceria, ha portato nella Capitale l’arte dei dolci giapponese, con le sue antiche ricette a base di farina di riso, fagioli azuki, patate dolci, sesamo, soia, agar-agar e uno scarso uso di zucchero. Tra le specialità più apprezzate e assolutamente da non perdere ci sono i Mochi, polpettine di riso bollito con fantasiose.
Hiromi Cake, Via Fabio Massimo 31, Roma. Tel. 06 97998566. Pagina FB.
Diliscando – Flaminio (ristorante di pesce)
Un’atmosfera marina che si respira in tutto il locale, aperto alla fine di novembre, ve lo abbiamo raccontato qui. All’interno di questa bolla, il proprietario Alessandro Di Pinto, sommelier con esperienza ventennale nel settore, ha curato la carta dei vini (120 etichette prevalentemente naturali) e affidato il menu alla brigata della cucina, tre ragazzi con esperienze stellate. Aperto a pranzo e a cena, ma anche per l’aperitivo, Diliscando propone prevalentemente portate a base di pesce – come il baccalà mantecato con polenta bianca alla griglia e peperone crusco e il polpo alla griglia e hummus con paprika e salicornia “affumicati” – nonostante non manchino alcuni piatti di carne. La pasta è fatta in casa, anche il pane, o proveniente dal pastificio Felicetti.
Diliscando, viale del Vignola 9 Roma. Tel 0689131376. Sito. Pagina FB.
Leo’s Gyoza Factory – Ostiense (ristorante)
Ve lo avevamo anticipato qui che il 15 dicembre avrebbe aperto a Roma il primo ristorante dedicato ai ravioli giapponesi. Non il format nipponico dello street food ma un locale rivisitato e pensato proprio per gli italiani. Da Leo’s Factory i ravioli saranno serviti ripieni di carne, pesce, verdure e in versione vegan, disponibili nella versione fritta o alla piastra, ma anche onigiri e wakame. Cibo homemade espresso preparato da cuochi giapponesi all’interno di un locale giovane, dall’arredo pop, luminoso con 30 coperti.
Leo’s Gyoza Factory, Via Pellegrino Matteucci 15-17, Roma. Tel. 06 94421058. Sito. Pagina FB.
Spiedo Cucina di fattoria – Re di Roma (street food)
Altra apertura sul finire del 2018 è Spiedo Cucina di fattoria, per tutti coloro che non sanno resistere alla cottura, al profumo e al sapore delle carni cotte alla spiedo. Uno street food di fattoria (ma anche take away) che porta in città quei tipici sapori del mondo agreste, grazie a una cucina sana e gustosa. Pollo allo spiedo, galletto ruspante, cosce di pollo marinate, panini generosi e verdure dell’orto: ecco alcune proposte di un menu dinamico ma che si fonda su uno dei più antichi metodi di cottura.
Spiedo Cucina di fattoria, via Cerveteri 4, Roma. Tel. 06 48071262. Sito. Pagina FB.
Vittorio Spezie & Cucina – Esquilino (ristorante e pizzeria)
Lo scorso 20 dicembre Vittorio ha cambiato casa e ha trovato la sua nuova dimora (uno spazio di 600 metri quadrati) in via Foscolo. Il claim “Spezie & Cucina” rispecchia sia nella multiculturalità del quartiere Esquilino ma anche nel menu, cucina romana ma aperta alle influenze internazionali. Matteo Carosi a capo della brigata offre anche una proposta pizza al piatto, cotta al forno a legna, e una vasta scelta di cocktail per aperitivo e dopocena. Il tema del locale è quello del viaggio: dalla sala più grande che evoca una stazione ferroviaria del Novecento alla Sala d’Oriente, passando per la Vecchia Cuba e la Sala Vittorio. Partiti con l’orario 18-1, con l’anno nuovo si aggiungono colazione e take away e presto anche pranzo.
Vittorio Spezie & Cucina, via Foscolo 20-22 , Roma. Tel. 06 44207729. Sito. Pagina FB.
Rude – Centocelle (cocktail bar)
Il nuovo streetbar di Marco Zampilli e Cristian Ricci, aperto lo scorso 20 dicembre in zona Centocelle, rappresenta un ritorno alle origini (ve ne abbiamo parlato qui). Entrambi nati nel quartiere ed entrambi forti, proprio come la personalità del locale. Dopo le numerose esperienze romane, i due hanno deciso di mettersi in proprio realizzare uno streetbar in stile industrial aperto fino a tarda notte: spazio ampio (90 metri quadri di interni) un grande bancone e 30 coperti. Food – otto portate della cucina a freddo come tartare, selezioni di formaggi e salumi, sandwich e finger food – e musica per accompagnare le loro ampie selezioni di distillati, tra cui whisky e gin, drink e bollicine.
Rude, via dei Castani 228, Roma. Tel. 06 51847139. Pagina FB.
Santucci – Parioli (ristorante di pesce)
Fabrizio Santucci, della famiglia proprietaria dello storico Caminetto, apre un ristorante di pesce che vuole essere un ritorno alla semplicità e alla tradizione. Una cucina di pesce che parte da Mazara del Vallo per i crostacei, fino a tutto il Mediterraneo per avere la migliore offerta di pescato. Il tutto cucinato con semplicità: “Ajo oio e peperoncino”, pane fatto in casa, pasta all’uovo tirata “allo stonnarello”. C’è anche, per i refrattari al pesce, una selezione di carni della macelleria Feroci e primizie di stagione della terra, carciofi, porcini, ovuli, tartufi. Tra i piatti, catalana di aragosta o astice (30 euro), tagliolini all’astice blu (25 euro), risotto alla pescatora (18), dal banco del pesce a 75 euro al chilo, preparato in guazzetto, al forno, al vapore, alla griglia o in padella.
Ristorante Santucci, viale Bruno Buozzi 33 Roma Tel: 06.807 0267
S02 – Pigneto (Enoteca)
Una distribuzione con una settantina di aziende produttrici di vini naturali che apre, a pochi passi da ‘Na Cosetta, al Pigneto, una sua enoteca. Ottima formula per assaggiare qualche vino, naturalmente con poca o zero S02 (ovvero anidride solforosa) e per passare una serata tranquilla e piacevole. Per accompagnare, bruschette, salumi e formaggi.
S02, via Ettore Giovenale 62a, Roma. Tel. 3467498568. Facebook
Malandros – Ponte Milvio (tapas bar)
I quattro giovani imprenditori della famiglia Martella, già proprietari di Mahalo – South Pacific Fine Food che ha portato con il suo sushi fusion un po’ di Hawaii a Roma, hanno deciso di espandersi. A Ponte Milvio arriva la prima Food Gallery della Capitale che, oltre a Mahalo, comprende Malandros e Meaters (che abbiamo messo tra le aperture di gennaio). Malandros-Bodega de tapas ha aperto lo scorso 21 dicembre e può essere definito, per comodità, un tapas bar. Tuttavia ha un animo molto più sfaccettato: cucina divertente e giovanile che racconta nei piatti la cultura spagnola. I colorati murales interni (protagonista il graffito e la Guernica di Picasso riproposta in chiave pop), l’atmosfera vivace e la cucina a vista accompagnano il cliente in un viaggio alla scoperta di sapori e piatti non consueti. Degustazione di tapas, paella, empanadillas, patatas bravas, tortillas, pulpo a la Gallega. Non finisce qui. Per gli amanti della gastronomia iberica non poteva mancare la charcuteria, con la possibilità di scegliere tra una vasta selezione di salumi. Lady’s Bar, inoltre, studia e prepara nuovi cocktail da abbinare alle portate.
Malandros-Bodega de tapas, Via Flaminia 496/c, Roma. Tel. 06 33222179. Pagina FB.