Dove mangiare in Salento, i migliori ristoranti consigliati dagli chef Pellegrino e Potì di Bros, Lecce . Eccoci in Salento, il tacco dello stivale all’estremo sud della nostra penisola, terra pugliese, ma dallo spirito assai indipendente. Meta di vacanze e destinazione sempre più gettonata per i turisti, il Salento è anche tanta buona gastronomia, che abbiamo voluto racchiudere qui in un panorama di 7 indirizzi da non perdere. Tra masserie, ristoranti e taverne sul mare, ecco i consigli degli chef Pellegrino e Potì di Bros.
Dove mangiare in Salento
OSTUNI
Cielo
Esclusivo ristorante del Relais La Sommità Hotel 5 stelle di Ostuni, Cielo è guidato da Andrea Cannalire, il più giovane chef stellato pugliese. Offre un ambiente elegante, dove l’antico incontra il moderno: le volte in pietra incorniciano le sale interne, mentre all’esterno è il giardino dal gusto spagnolo con ulivi e aranci ad ospitare i tavoli. Il “Cielo” della Puglia è interpretato nei suoi sapori di terra e mare mediante 5 percorsi degustazione (Acqua, Fuoco, Aria, Terra e Quinto Elemento – a partire da 65 euro a persona), più un menu creativo elaborato a mano libera per 10, 12 e 14 portate (rispettivamente 140, 160, 170). E’ certamente possibile mangiare alla carta; in un caso e nell’altro si sperimenta una cucina legata alle materie prime della regione, non priva di influenze esotiche e continentali e caratterizzata da accostamenti di mare e terra piuttosto frequenti, come dimostrano i secondi piatti Manzo in apparente montagna, prato di plancton, tomino, lampascioni e cozze (39) o Al mio Mentore, Pluma di Patanegra, burrata, ricci di mare (37).
Via Scipione Petrarolo 7, 72017 Ostuni (BR) – Sito
LECCE
Bros
I fratelli Pellegrino danno il nome a Bros, ristorante dalla filosofia moderna e da uno stile molto attuale nel centro di Lecce. Di Pellegrino ce n’è oggi uno, lo chef e fondatore Floriano, classe 1990, che è affiancato in cucina dall’altrettanto giovane sous chef Isabella Potì, entrambi nominati da Forbes nel 2017 per essere tra i personaggi Under 30 più influenti e promettenti della panorama gastronomico italiano. “L’essenziale è visibile al gusto”, recita il claim del ristorante, nient’altro che sintesi della cucina elaborata da questo duo giovane, motivato ed esplosivo. Il menu è radicato nel Salento, legato al territorio e ai suoi ritmi, ed è per questo che ruota ad ogni cambio stagione, con nuovi piatti presentati 4 volte l’anno. Ricordiamo comunque i “classici” di Bros, come le Linguine, pistacchio, liquamen (piatto del 2016 – 24 euro), le Animelle, spunzale, liquirizia (piatto del 2015 – 30 euro) e l’Uovo fucking cold (dessert del 2013 – 9 euro).
Via Acaja 2, 73010 Lecce (LE) – Sito
Alex Ristorante
Alex Ristorante si trova in pieno centro storico di Lecce, all’interno di un ampio giardino, e dispone di uno spazio esterno immerso nel verde e di una sala interna elegante e raffinata. Nominato nel 2018, per il terzo anno consecutivo, il migliore ristorante di Lecce dal Gambero Rosso, il locale è gestito da Alessandro Libertini e porta la firma della giovane chef Alessandra Civilla, la cui cucina si esprime in piatti di carne e pesce creativi, innovativi e ricercati. La selezione di crudo della Chef (35) regna tra gli antipasti crudi; presenti anche gli antipasti cotti. Sempre della chef è l’Acquerello, un risotto alle vongole e tè nero affumicato su carpaccio di gamberi rossi di Gallipoli, pomodoro cristallizzato, germogli di stagione e gocce di riduzione di soia e frutti rossi (22) Tra i primi, anche i tagliolini freschi a limone (22) ripropongono una tartare di scampi gamberi di Gallipoli abbinati alla stracciatella pugliese. Si prosegue con un viaggio dall’Adriatico allo Jonio, ovvero una zuppa di pesce angelo, crostacei e molluschi (28), con il mare fritto (20) o con proposte di carne tra cui anatra, guancia e vitello (da 20 euro). Mi Ami o mi Odi e Fidati di Me sono i due menu degustazione, rispettivamente a 80 e 90 euro a persona, consigliati per tutto il tavolo.
OTRANTO
L’Altro Baffo
Nei vicoli di Otranto, tra il Castello Aragonese e la Cattedrale, si trova il piccolo ristorante L’altro Baffo, condotto dalla chef titolare Cristina Conte, che ripercorre le ricette tradizionali della sua terra in chiave contemporanea e rivisitata. Il locale si compone di una sala interna, un dehors e una terrazza dove cenare in un’atmosfera intima ed elegante. Ingredienti principi della cucina di Cristina sono le verdure e le erbe selvatiche, senza parlare del pesce che ovviamente domina da protagonista tutto il menu. Questo varia a seconda delle disponibilità stagionali e si articola negli antipasti crudi del giorno (18), in primi piatti dagli accostamenti insoliti come le Fettucce Cavalieri, orata, peperoni secchi (17) per passare ai secondi attraverso la Pescatrice in oliocottura, mandorla e estratto di basilico (20). Conclude la carta una selezione di dessert che rende omaggio alla tradizione leccese: immancabile è Che pasticcio il pasticciotto (8).
Via Cenobio Basiliano 23, 73028 Otranto (LE) – Sito
ALEZIO
Le Macàre
Un vero e proprio ristorante a conduzione familiare, Le Macàre ad Alezio è stato recentemente ristrutturato per accogliere in un ambiente moderno e minimal gli ospiti amanti della cucina tradizionale, non necessariamente salentina. La proprietaria Daniela è in cucina insieme ai suoi due figli Vincenzo e Checco, mentre in sala troviamo il compagno Pasquale e la figlia Stella. Si inizia con la scelta del pane prodotto in loco e la selezione degli oli, suddivisi in menu per province pugliesi e per tipologia (ci sono i fruttati medi ed intensi, gli aromatizzati, i denocciolati, gli olivastri). I piatti di punta sono la zupetta di cozze, patate e sedano (7) o quella di pasta mista e pescato del giorno (15); tra i secondi il tonnetto con gazpacho (15) e il maialino e peperoni (12). Il dolce più rappresentativo è sicuramente lo spumone macàre, pistacchio o nocciola (6), ma l’offerta di dessert si arricchisce di sorbetti durante l’estate.
SERRANO
Il Ficheto
Ristorante gourmet della tenuta Furnirussi, Il Ficheto è circondato da alberi di fichi e piante di ulivi. In una così tipica atmosfera salentina, si può assaggiare la cucina a chilometro zero dello chef Alessandro Pascali che propone menu degustazione variabili in base alle stagioni.
Strada Comunale Scine, 29, Carpignano Salentino (LE) – Sito
TRICASE
Taverna del Porto
Situato a Tricase Porto, fronte mare, la Taverna del Porto è in origine una pescheria, nata da un progetto di Mario Coppola, pescatore da generazioni. Ora, in mano a i figli Alessandro e Pierluigi, il locale è osteria di mare e pizzeria, aperta a pranzo e cena con tavoli all’aperto, ambiente interno arredato con gusto semplice sui toni del blu e terrazza, fresca di ristrutturazione, con immancabile vista mare. Una squadra di 21 persone è divisa tra la sala e la cucina e il menu è incentrato totalmente sul mare. Per iniziare c’è l’antipasto composto da una serie di sfizi di pesce (20) e tra le prime portate troviamo la tipica zupetta di cozze e vongole (10) dove inzuppare il pane prodotto dallo stesso ristorante. Da segnalare tra i secondi il polpo croccante con soffice di patata (15), il gran fritto di paranza (35 euro minimo 2 persone), il fritto senza spine, ovvero di gamberi e totani (14), e il pescato fresco in arrivo direttamente dalle barche (da 35 euro al kg). Per chi non ama il pesce, da settembre parte anche il reparto pizzeria.