
Ratti a Trastevere, il Cinema America e Ratatouille. Tra i film proiettati in piazza San Cosimato dai “ragazzi” (ma si chiameranno così anche a 50 anni?) del Cinema America quest’estate c’era anche Ratatouille. Dev’essere per questo che da giorni nella sede chiusa del cinema, di fronte alla mestizia dei portoni sbarrati, giace riverso il cadavere di un magnifico esemplare di ratto. Incastrato, e incastonato, simbolicamente tra il muro e il portone sbarrato da assi di legno del cinema abbandonato.
Sui giornali impazza la guerra con il Comune: i “ragazzi” che pretendono l’arena di san Cosimato, denunciano il vicesindaco Luca Bergamo e proclamano la Rivoluzione, forti di 50 mila euro della Regione (per non parlare degli altri sponsor castristi Bnl, Siae e Acea); il Comune che affoga nell’incapacità di dare un progetto alla città, tra bandi che non si fanno, bandi che si fanno e finiscono in malo modo, grettezze e meschinerie varie.
Beh, mentre infuria la guerra, fuori dal Cinema America di via Natale del Grande, a due passi da San Cosimato, fa la guardia il vero vincitore del bando pubblico di Roma Capitale, sua maestà il Ratto, topo gourmet, rispettatissimo dalle squadre di pulizia dell’Ama, stimato dagli abitanti di Trastevere, che ci convivono da anni. Sarà per questo, per rispetto, che il suo cadavere resta a guardia del Cinema America, di Trastevere e di Roma.
Gli fa compagnia un simpatico venditore abusivo di scalogni, anche lui naturalmente vincitore di un bando pubblico. Insomma, se volete capire Roma, fatevi un giro in via Natale del Grande, davanti al defunto cinema America e fatevi una chiacchiera con Ratatouille: sarà illuminante.