
Il Bar Perù e i cinesi. Se ne parla da tanto, ma ora pare sia vero: lo storico Bar Perù, a due passi da piazza Farnese, a Roma, sta per cambiare gestione, passando la proprietà a un gruppo cinese. Niente di grave, visto che società ben più note sono finite in mani orientali (tipo Milan e Inter). Ma per chi ha vissuto gli ultimi decenni a Roma, l’idea che il Bar Perù possa cambiare o addirittura serrare le porte, come anticipato da Wanted in Rome, è un colpo al cuore, perché chiude un’epoca.
Il bar, anzi più correttamente Caffè Perù, venne aperto nel 1933. Ed è stato uno dei pochi bar romani del centro a resistere all’avanzata dei locali trendy, di design spaziali e costi altrettanto. Negli ultimi venti anni è stato frequentato soprattutto da tribù di giovani di Roma nord, perché faceva chic (a volte, come si sa, è trendy fare le cose non trendy) andare in un posto vecchio stile, con maioliche vintage e marmi ma un po’ sgarrupato, senza grandi pretese gourmet. Mangiare un piatto di pasta riscaldata del buffet e bersi una birretta nello splendido slargo di via Monserrato, era ormai un’abitudine per molti. Celebrata anche dagli stranieri più sensibili al fascino della vecchia Roma “genuina”, come dimostra questo pezzo uscito appena pochi giorni fa e scritto da Livia Hengel, scrittrice e blogger italo-americana.
In realtà il Perù era gestito da un gruppo di otto amici, subentrati nel 2012 a una vecchia gestione familiare. Il loro arrivo ha comportato un restauro e un abbellimento, che però non ha snaturato il locale, anzi ne ha accresciuto il fascino. Nel pavimento sono affiorati i “marmittoni” storici, sono arrivate nuove maioliche alle pareti e per terra e lampade che ammiccano al logo di Punt e Mes. Durante i lavori sono riemersi travi a vista e un mosaico antico e si è deciso di mantenere intatto il bagno “alla turca“. Resta da capire che succederà: lo scopriremo nei prossimi mesi.