Piccolo Buco Roma, pizzeria con cucina in centro. Luca Issa, giovane gestore del Piccolo Buco, a pochi passi da Fontana di Trevi, in un anno e mezzo ha portato in alto il nome del suo locale, dove si sfornano pizze a tutte le ore e piatti della cucina romana tradizionale. Non male, considerando lo stato deplorevole della ristorazione intorno a Fontana di Trevi, presidiata da locali di scarsa qualità, destinati perlopiù a stranieri.
Nel 2015 nasceva il Piccolo buco, un locale che si confonderebbe tra i tanti altri presenti nella turistica via del Lavatore, se non fosse per l’ottima reputazione che ha guadagnato in un anno e mezzo di attività.
Il ristorante ospita un massimo di 50 coperti, motivo per cui è consigliata la prenotazione, ed è diviso in due sale di cui la principale occupata dall’antico forno centenario del 1916.
In passato veniva usato per cuocere dolci mentre oggi sforna pizze di qualità, condite solo con materie prime selezionate.
Luca Issa, il proprietario, tiene molto alla valorizzazione dei prodotti regionali, che rendono la pizza particolare nel suo genere. Le farine sono quelle di farro del Mulino Marino, la passata di pomodoro proviene dall’azienda agricola pugliese Paglione e i fiordilatte da Agerola. Oltre alla lievitazione, di 72 ore, la pizza è cotta in maniera uniforme e assume la leggerezza della tipica romana ma con il cornicione lievemente più gonfio e allo stesso tempo croccante.
Ci sono pizze di ogni tipo; le classiche rosse: Margherita con pomodoro datterino Paglione, fior di latte di Agerola tagliato a mano, basilico fresco e olio extra vergine (9 euro) o Marinara con pomodoro datterino, origano dell’Etna e aglio di Sulmona, in questo caso con aggiunta di pesto fatto in casa (8,50 euro).
Poi le bianche, come: Bufala, cicoria e guanciale di Sauris a fette (13 euro) o Fiore di zucca e alici (13 euro).
Per chi non ama la mozzarella, le focacce: Patate mortadella e pistacchio (12 euro) con letto di patate julienne, mortadella di Bologna IGP, pistacchio di Bronte, e olio extra vergine di Itri a crudo, oppure quella con il salmone selvaggio dell’Alaska.
Le pizze non sono le uniche protagoniste del menu, altra specialità de Il Piccolo buco sono le bruschette, ad esempio: carciofi e tartufo (4 euro), datterini, bufala e pesto (6 euro) giallo e ricotta di bufala (5 euro) e guanciale cicoria e Testun al barolo; tipico formaggio piemontese a pasta dura (6,50 euro). Infine non mancano i classici della cucina romana: mezze maniche alla gricia con pecorino Romano nero Fulvi, tonnarelli cacio e pepe e penne all’arrabbiata (10 euro). Tra i secondi, le carni provengono dalla macelleria di Angelo Feroci, storica insegna della Capitale e uno dei dolci è il famoso maritozzo alla panna di Roscioli. Il Piccolo Buco sta diventando punto di riferimento anche per i romani, sfatando il mito che i ristoranti del centro sono solo per turisti.
Piccolo Buco, via del Lavatore n. 91, Roma. Tel . 06 6938 0163 Pagina Facebook