Madre Monti a Roma. Madre mia, che prezzi. Scusate il gioco di parole. La mamma sarebbe sempre meglio lasciarla stare, ma d’altronde non è colpa mia se hanno deciso di chiamare questo locale di Monti Madre. Dove “Madre” sta per lievito madre, moderno prezzemolino, di moda quasi come il chevice (che infatti c’è). Ma sta per anche per Madre Natura, per l’ex convento di madri domenicane che era ospitato qui. E simbolizza, leggo nel pezzo di presentazione di Puntarella (che dio perdoni voi e gli uffici stampa) “il calore dell’abbraccio materno“. Sento il gelo solo a leggere “abbraccio materno”.
ù
Si diceva: che prezzi. Ma davvero dobbiamo pagare un bicchiere di vino 9-10 euro?
E una pizza 28 euro? Una pizza? Madre mia, che tempi.
Va bene che siamo nel tempietto della pizza gourmet. Va bene che Madre si rifà al modello In Fucina, capostipite nell’arte di far lievitare, oltre alla pasta della pizza e la qualità, anche i prezzi. Va bene che l’idea è del bravo Riccardo Di Giacinto. Ok, c’è il forno Valoriani, in ceramica refrattaria (pure noi siamo refrattari, a certe mode). Va bene, c’è il lievito madre, che ormai lo usano anche per produrre i crackers del Mulino Bianco. E d’accordo, siamo nel Rione Monti, fratellino snob e oneroso di Trastevere.
E va bene anche che l’hotel collegato (anzi il boutique hotel) si chiama Luxus e quindi non puoi neanche contestare che non sia chiaro il brand e dove si va a parare.
Vero, ci sono le lucine verdi neon che ti sparano sotto i piedi, con un gran effetto scenografico e qualche disagio oculare per il cliente.
Ci sono pure le cascatelle d’acqua rinfrescante e le frasche che volteggiano nell’aere e il bosco verticale e i pavimenti a mosaico e i bicchieri di cristallo elegantissimi e colorati e i divani di pelle trapuntata verde al posto delle seggiole e le opere di Magdalena Vitiello e Nobushige Akiyama. C’è un sacco di roba, anche un po’ kitsch. Di dehor così a Monti non se ne trovano: così tranquilli da bearsi a bordo cascatella.
Però, amici miei, forse è tutto un po’ troppo. Troppo la cascata, le luci, il chevice. Troppo freddi i maritozzi salati che ci hanno portato.
Troppo ridicoli i grembiulini colorati dei camerieri.
Troppo, un caffè a 3 euro, una Red Bull a 6, 20 cl di Baffo d’oro a 5, una focaccia provola a chorizo a 21, un piattino di frutta 12 euro. Troppo, per carità.
Signora e madre mia, viene voglia di tornare alla Montecarlo, alla Formula 1, all’Obitorio e a tutte le pizzerie di una volta, scrause quanto volete. Ma lì sì che si sentiva l’abbraccio della madre. Una madre forte, magari rozza, grezza, grassa, unta, un po’ meretrice, ma madre davvero.
Forse ce la meritiamo la Montecarlo. Forse.
Madre, Largo Angelicum 1, Roma. Tel. 06 678 9046
