
Ghe Pensi M.I. Milano. Il Ghe Pensi M.I., freschissima novità approdata in quello che i milanesi definirebbero il quartiere NoLo (recente acronimo che sta per North of Loreto), incarna una piacevole ed informale scoperta, indirizzata a tutti gli amanti delle cose semplici come birra artigianale, panini e taglieri.
Il Ghe Pensi M.I. nasce “da una malsana idea di Matteo Russo”, meneghino dall’incubatrice il cui DNA mantiene solide le materne origini siciliane e quelle più vicine pugliesi, invece paterne. Una miscela di tonalità sul verde colorano l’intero spazio, di per sé ancora risicato ma destinato ad espandersi in tempi più che brevi. La mente del proprietario (“Che ci pensa lui”), ha voluto creare un luogo di unione, incontro e amicizie, divenuto in pochi mesi il punto di aggregazione di una Piazza Morbegno che di molto si allontana dalla parallela e meno vivibile Viale Monza.
Due piccole stanze, un bancone sempre in movimento, qualche tavolo e lo spirito di una creatura ibrida a metà fra gli ideali di milanese imbruttito e terrone fuori sede, per accontentare una città in continua evoluzione. Al Ghe Pensi M.I. c’è un muro che sembra un memoriale, un frasario di dialetti italiani che tappezza le pareti, a coprire tutte le diversità linguistiche della penisola; e se quelle affisse non dovessero sembrarvi sufficienti, a voi la possibilità di scriverne e reinventarne di ulteriori, sulla bacheca messa a disposizione; c’è, poi, la cordialità di chi ci lavora e la confidenza che si darebbe solo ai pranzi domenicali in famiglia, quelli che cominciano con tanto appetito e finiscono sul divano con la pancia soddisfatta.
Il menu è ampio e con scelte ben definite: bruschette, taglieri, insalate e panini. Tra questi, quelli “Senza Sbatti, sta su de doss”, quelli “Classici (che comunque soddisfano)”, i “Richiami al Sud (sta senz’ pensier)”, le insalatone, qualche selezione a vantaggio dei vegetariani e tre tipologie di taglieri (salumi, formaggi o misto per chi non ama scindere i sapori).
Le creazioni della cucina sono preparate al momento e sotto gli occhi di chi guarda: portano il nome di amici e parenti a sottolineare la semplicità di chi ne ha voluto l’apertura.
Le birre artigianali rubano la scena (da 4 a 9 euro), senza troppo adombrare la carta dei vini (tre proposte di bianco e tre di rosso dai 3,50 euro ai 5 al calice). I cocktails ricalcano perfettamente le tradizioni dell’aperitivo, poco quelle dei prezzi milanesi: vengono serviti solo Sbagliato e Spritz (5 euro).
Un tagliere di salumi per solleticare l’appetito (7 euro), un panino mortadella, pecorino nostrano e melanzane, essenziale ma gourmet (4, 50 euro) e una birra Flying Dog all’aroma d’arancia (4 euro), per affogare la fame del tutto.
L’aperitivo del Ghe Pensi M.I. costa 8 euro (da qualche giorno, invece, 6), come indicato dalla lavagna che, all’esterno, invoglia ad entrare: a discrezione di ciascuno è possibile combinare taglieri, birre (perché “l’acqua fa male) e vini.
Al Ghe Pensi M.I. le cose si fanno adagio: con l’arrivo del caldo, il tempo si ferma davanti a quella porta gremita di buone forchette e tanta voglia di chiacchierare.
Ad accompagnare la buona qualità di piatti e alcolici, c’è la fantasia di weekend creativi, trascorsi sempre diversamente: da quelli con i suonatori di pizzica, al giro bruschetta, sino alle serate interamente dedicate alla personificazioni dei peggior sosia esistenti. Il coinvolgimento di ciascuno nasce direttamente dall’idea di fare festa, senza troppe pretese e, riuscendo nell’impresa, senza troppa fatica.
Il Ghe Pensi M.I. è ambiente in cui “spartano” non è mai un difetto, un primo passo verso la riqualificazione di una zona che sembrava ormai abbandonata agli occhi di questa città: “sei a NoLo, sorridi”.
Ghe Pensi M.I, piazza Morbegno 2, tel 392 704 0861, Facebook, Sito