
Biroccio Milano. Se in giro per la città vedete un’apecar con una forchetta a cinque rebbi, che ricorda le guglie gotiche del Duomo, avrete trovato il Biroccio, ape itinerante trasformata dai colori arancio come lo zafferano e verde come le case vecchie di Milano, che porta per le strade della città il mitico “risott giald”, il risotto milanese allo zafferanno della tradizione.
Il nome non è casuale: il Biroccio, in milanese el birocc, un tempo era il carretto a due ruote trainato da un animale e veniva utilizzato per il trasporto di merci. Ad oggi gli animali da traino sono stati sostituiti dai mezzi motorizzati, tra questi l’ape ne rappresenta l’icona italiana per eccellenza.

La tradizione della cucina milanese si trasforma così in cibo da strada alla portata di tutti, servito dentro confezioni in carta isotermica pensate ad hoc per mantenere il riso caldo per circa trenta minuti, ma vi assicuriamo che dieci minuti sono sufficienti per gustarlo, soprattutto se si incrocia l’ape in pausa pranzo. Oppure potete portarlo in ufficio come schiscia, come diremmo qua a Milano, e condividerlo con i colleghi.
L’idea imprenditoriale del Biroccio nasce dall’unione di quattro soci, milanesi ovviamente, che hanno in comune la passione per la buona cucina e per il territorio: Paolo Affer e Daniele Carettoni imprenditori e soci della storica La Pesa Trattoria dal 1902. Monica Priori, imprenditrice milanese, e Daniele Ferrari, chef della trattoria, garantiscono la qualità e la bontà del vero risotto alla milanese.

Ecco i costi: la monoporzione di risotto alla milanese 7 euro; bottiglietta d’acqua da mezzo litro 1 euro; vino in bottiglietta da 0,25 litri 2 euro; birra in lattina e altre bevande 2 euro. Occasionalmente il menu propone anche un altro classico della tradizione culinaria milanese, le famose polpette di lesso, i mondeghili (una porzione tre polpette) al costo di 3 euro.

Biroccio Kitchen – info@birocciomilano.it – geolocalizzabile sulla pagina Facebook e con l’App Streeteat