Slow Food contro Al Bano: ‘Il suo vino costa meno di 2 euro, concorrenza sleale’. ‘No, siete snob’

albano tenute carrisi

Slow Food contro Al Bano: vino e yogatantra. Può un vino di qualità costare meno di due euro a bottiglia? E’ quello che si chiedono contadini e vigneron dopo aver visto la pubblicità di tre prodotti dell’azienda agricola Carrisi, tre IGP (negroamaro rosso, negroamaro rosato e bianco del Salento) alla modica cifra di 11,50 euro per sei bottiglie. Ovvero, calcolatrice alla mano, 1,91 euro per una bottiglia (offerta riservata ai soci di una nota catena in Puglia e Basilicata). Al Bano replica piccato: “Quelli di Slow Food sono snob“.

coop estense puglia

Vino popolare o concorrenza sleale? Il problema è serio, anche perché non tutti i produttori godono di una visibilità come quella di Al Bano (per dire, stando al suo profilo ufficiale su facebook, il nostro si è appena esibito in Kazakistan). E per produrre una bottiglia a 1,91 euro, come quantificare il valore della forza lavoro che lo ha generato? E’ un po’ questo, in sintesi, l’appunto mosso da Slow Food in un articolo. La replica piccata del cantante agricoltore non si è fatta attendere: “Potrei vendere il mio vino a 40-50 euro a bottiglia – ha detto a Il Giornale – ma ho deciso di essere popolare anche in questo settore. Quella di Slow Food è gente snob, invidiosa forse del mio successo di ‘contadino’ che ho raggiunto senza mai sfruttare la mia fama di artista“.

carrisi naike

Intanto nella tenuta Carrisi la felicità si espande a go go: come con lo “Yogatantra” praticato dalla coppia Yari Carrisi (figlio di Al Bano) e Naike Rivelli (figlia di Ornella Muti) a Cellino San Marco (immagini diffuse dagli stessi via twitter). Se gli ulivi generano tutto questo, pensate a un buon bicchiere di vino…