Il New York Times e il mistero del San Marzano Il quotidiano newyorchese racconta un fenomeno che viene descritto come misterioso, ma che così misterioso non è. Con una bellissima infografica (qui), ci dice, in soldoni, che quello che viene venduto negli Stati Uniti con il nome di pomodoro San Marzano, non lo è affatto.
Si parte raccontando cos’è il San Marzano e la protezione che viene fatta nell’Unione europea di questo pomodoro così particolare e pregiato. Il giornalista scrive: “La settimana scorsa a Brooklyn, poiché avevo desiderio di una salsa di pomdoro, presi un barattolo di pomodori San Marzano e vidi che in piccolo c’era scritto che erano stati coltivati negli Stati Uniti. L’etichetta era in parte in italiano “San Marzano Pomodori Pelati” ma il prodotto era americano. Com’è possibile?”. E poi si spiega che negli States non esiste il dop (denominazione di origine protetta). Ma c’è un altro elemento da sapere. Scrive: “L’Italia è uno dei più grandi produttori al mondo di concentrato di pomodoro ma non tutto questo prodotto proviene da pomodori italiani. Il concentrato di pomodoro è importato in Italia dalla Cina. I produttori hanno imparato a diluire il triplo concentrato con acqua, ad aggiungere il sale, a pastorizzarlo e a venderlo come doppio concentrato di pomodoro. Ma questo non può essere etichettato come “prodotto in Italia”, anche quando i pomodori sono stati prodotti in Cina ma trasformati in Italia”.
L’autore, Nicholas Blechman, racconta dei suoi acquisti: “Essendo in dubbio su quale prodotto acquistare per la mia salsa, vado da Gustiamo al Bronx e pago 30,50 dollari per del concentrato di pomodoro Pianogrillo, fatto con pomodori siciliani, e 3,90 dollari per un barattolo di circa 400 grammi di pomodori San Marzano Gustarosso. Probabilmente è caro ma questo è il prezzo dell’autenticità in un sistema economico alimentare globalizzato”.