Identità Expo 2015 e i menu stellati da 75 euro. Non bastava la polemica per l'affidamento diretto dei padiglioni messa in luce dal critico mascherato Visintin. Ora su Identità Expo, il temporary restaurant dell'Esposizione Universale con 200 chef stellati, italiani e stranieri (selezionati da Paolo Marchi di Identità Golose), arriva la mannaia di Lady Coratella (misteriosa firma di Dagospia) che denuncia il prezzo "popolare" di 75 euro, sia che si tratti dei tortellini in brodo del pluristellato Massimo Bottura, sia per i piatti di Davide Oldani, con "solo" una stella al petto ( e un menu low cost da 40 euro, ma nel suo ristorante di Cornaredo).
La foschia che aleggia attorno alla sempre più vicina apertura dell'Expo 2015 si infittisce e coinvolge Identità Expo: il programma di pranzi e cene gourmet, mica tanto chiaro, elenca solo le date (fino al mese di agosto) con i rispettivi chef, senza accennare ai piatti dei menu, né alla carta dei vini. Non resta che scegliere alla cieca se essere sfamati da Bottura, Davide Oldani, Pino Cuttaia o Tony Mantuano, arrivato direttamente da Chigago, e tanti altri; il numero di stelle al petto degli chef non fa differenza, che siano tre o zero, il prezzo fisso del menu a quattro portate sarà 75 euro, mentre per i pranzi della domenica (realizzati a quattro mani) la cifra si alza a 90 euro.
L'unica indiscrezione appare sul sito di Identità Golose, dove si presenta il menu di Massimo Bottura, il primo a scaldare i fornelli dell'Expo 2015 dal 1° al 3 maggio: si parte con i Tagliolini primavera in astratto, seguiti dai Tortellini in brodo di tutto per poi gustare il piatto con cotechino dal nome chilometrico Beautiful Sonic Disco of Love and Hate at the Gate of Hell Painting with Wicked Pools of Glorious Color and Psychedelic Spin-painted Cotechino, not Flame Grilled; per finire zuppa di latte Pane è oro. I dubbi sui prezzi dei menu, forse lievitati in occasione dell'Esposizione Universale, rimangono; non resta che testare i piatti stellati e confidare nella maestria degli chef, piuttosto che nella disorganizzazione dell'Expo 2015.