Dove mangiare all'aperto al Pigneto a Roma. Ristoranti e trattorie. Sole e pranzo all'aria aperta; accoppiata vincente che a Roma è possibile sfruttare in tanti ristoranti, bistrot e affini, dotati di terrazze, dehor, giardini e cortili. Il nostro viaggio alla ricerca dei locali dove banchettare en plein air a Roma inizia dal brulicante quartiere del Pigneto. Ecco i sei ristoranti dove mangiare all'aperto.
Spirito
Ecco Spirito, lo speakeasy del Pigneto, nascosto all'interno della Premiata Panineria, che sprigiona la sua personalità all'interno del locale e nella veranda al piano di sopra, dove si può brindare, fare il brunch o mangiare i panini e il fish & chips dell'adiacente Premiata Panineria, avvolti da musica jazz e cocktail che propongono spregiudicati giochi di miscele dai nomi non convenzionali: Fiore de Lilla╠Ç con London Dry Gin Tanqueray, lavanda, sciroppo di rosa e lychee, bitter alla china, succo di pompelmo rosa e Franciacorta Brut, (10 euro) oppure il Favelas con Cachac╠ºa, succo di lime, ananas fresco, zucchero, passion fruit e sodato di hibiscus (10 euro). Ai dessert pensa la pasticceria del Bar Necci.
Spirito, via Fanfulla da Lodi, 53. Sito. Tel. 06.45502362. www.premiatapanineria.com – www.club-spirito.com
Rosti
Al Pigneto è possibile gustare un pasto all'aperto e soleggiato da Rosti, nell'ampio giardino con i tavoli rossi e bianchi e gli ombrelloni. Qui c'è l'appuntamento fisso con il brunch; ogni sabato e domenica c'è il “pranzo della nonna” con il menu firmato dallo chef Marco Gallotta. Durante la settimana invece potrete sbizzarrirvi con il pranzetto, gli aperitivi e la cena. Per i più piccoli è disponibile un angolo con le giostrine.
Rosti, via Bartolomeo d'Aviano 65, Roma. Tel. 06.2752608 – www.rostialpigneto.it
Primo al Pigneto
Il ristorantino nel cuore del Pigneto dello chef Marco Gallotta riapre il grazioso dehor per la bella stagione e propone i nuovi piatti del menu primaverile: gnocchi di patate ripieni di stinco alla genovese, salsa di finocchi e aceto balsamico (12 euro), tagliata di manzo maremmano con insalata di germogli (20 euro) o le cappesante porchettate, salsa di patate fumè, pane guttiau fatto in casa (12 euro). Tra i dolci spicca il mantecato di nocciola piemontese, mou di nocciola tostata e cialda al sesamo (7 euro).
Primo al Pigneto, via del Pigneto 46, Roma. Tel. 06.7013827 Sito
Trabant Bar
Il Trabant Bar è un meatball bar in piazzale Prenestino 26, (lungo la ferrovia, alle spalle della tangenziale) dove la cucina segue i dettami della stagionalità con prodotti biologici a km 0, e il menu è concentrato sulla polpetta, dalla classica fino al fusion, dal pollo al legume, dalle verdure al manzo: polpetta di manzo in crema di funghi e formaggio con polentina alla piastra, merluzzo e patate in salsa tartara con chips. Non mancano le polpette vegan, come quella con melanzane alla parmigiana e panelle, e gluten free su richiesta. Oltre alle polpette troverete hamburger, fritti, insalate e dolci. Da bere fiumi di birre artigianali dei birrifici Brewdog, Brewfist, Almond, Malastrana e St. Peter’s (gluten-free), distillati selezionati come vodke russe e polacche e cocktail sapientemente miscelati. La domenica è dedicata al brunch da gustare nell'ampio giardino, con due piatti a scelta e caffè a 10 euro o english breakfast a 8 euro.
Trabant Bar, Piazzale Prenestino 26, Roma. Sito. Tel. 349 450 0854
Bar Necci
Il brulicante bar dalle atmosfere pasoliniane nato del 1924 (qui si girarono molte scene dell'Accattone), ora ha una gestione giovanile, che orchestra sia il bar che il ristorante, estesi nel grande dehor all'esterno. La cucina dello chef Andrea Quaranta è tradizionale con dei tocchi internazionali e qualche prodotto biologico: spaghettoni con 'nduja, capperi e olive di Gaeta (11 euro), tonnarelli al Nero d'Avola con agnello e funghi di corteccia (12 euro) e ombrina, chutney di mela, friggitelli e guanciale di “Mangaliza”(16 euro).
Bar Necci, Via Fanfulla da Lodi 68, Roma. Sito. Tel. 06 9760 1552
Yakiniku
Se preferite la cucina giapponese, potrete mangiare carne alla brace (e non sushi) nel bel giardino del Yakiniku, il ristorante dello chef Maurizio Zezza, nato nel 2010 dopo l'esperienza in Giappone dello chef. Da Yakiniku (in giapponese carne alla brace) ogni tavolo ha una griglia dove ognuno può cuocere a piacere carne, pesce e verdure. Tra i piatti di carne spicca il manzo kobe, black angus, manzo marinato con soia e zenzero; mentre nel menu pesce ecco il salmone marinato in salsa teriyaki e gli spiedini di cozze avvolte in alga nori. Per chi non si accontenta c'è anche il menu fusion dove i piatti della cucina giapponese tradizionale si mescolano ai sapori nostrani.
Yakiniku, Via del Pigneto, 209, Roma. Sito Tel. 06 9893 7730
Monk Club
Ci spingiamo ai limiti del Pigneto fino al Monk Club, un ex spazio in disuso inaugurato quest'estate, recuperato dalle ceneri del club La Palma e trasformato in centro culturale. Il locale è impreziosito da un grande giardino dove stravaccarsi al sole e gustare le proposte gastronomiche del punto ristoro e i drink del bar a impatto zero (utilizza un innovativo sistema di spillatura della birra che non necessita di gas); mentre si ascolta musica live e dj-set e si gioca nel campo di bocce, pallavolo e basket. Domenica 26 aprile il giardino di Monk riapre con una giornata all'insegna della musica e delle attività per i più piccoli; non mancherà il pranzo in giardino con lasagne a 5 euro. Per la riapertura estiva si dovrà aspettare fino al 1 giugno.
Monk Club, Via Giuseppe Mirri 35, Roma. Sito
Osteria Bonelli
Ci spingiamo ancora di più, fino a Torpignattara, dove si trova l'Osteria Bonelli, verace osteria a conduzione familiare. Qui i piatti tipici, e le porzioni abbondanti, governano il menu: gricia, coratella, trippa, i sedanini con sugo di pajata, ma anche alici fritte, strozzapreti cozze e cavolfiore, orecchiette cozze, vongole e pachino e coniglio alla cacciatora (7 euro). Menzione speciale per i prezzi economici.
Osteria Bonelli, via dell'Acquedotto Alessandrino 172. Roma. Sito. Tel 329 8633077