Non solo Lesso a Milano. Ogni tanto bisogna concedersi un po' di comfort food. E questa trattoria, con il suo arredo vintage e i suoi piatti rassicuranti, può essere un buon posto per una sosta e per assaggiare il tradizionale bollito, con un abbinamento insolito: il gelato. Non solo Lesso si trova in zona corso Buenos Aires, vicino a Lima.
Ricordate Al'Less? E’ nato qui, per poi cambiare sede. Una famiglia veneto-albanese ha rilevato il ristorante circa 8 anni fa, ne ha cambiato il nome ma ne mantenuta intatta l’essenza: cucina tradizionale lombardo-piemontese con qualche guizzo d’innovazione.
Come mai da Venezia a Milano, chiedo a Beker, il proprietario: “I figli volevano studiare qui”. Seguiranno le tue orme? Ti aiutano? “No, uno ora è a New York e l’altra in Australia”. Ironia della sorte. Lui e la moglie, invece, sono rimasti a gestire con notevole maestria il locale a Milano.
Beker è un incantatore di serpenti. E’ lui che racconta in prima persona i piatti ai commensali, elargisce consigli sui vini e racconta a storia del locale, con tanto di descrizione dettagliata degli arredi.
L’atmosfera è volutamente rassicurante: quel disordine ordinato di oggetti raccolti tra mercatini vintage e rigattieri ha l’obiettivo di evocare il ricordo del bel passato andato. Ed è un attimo sentirsi a casa della nonna.
I tavoli più piccoli non sono altro che pianali per macchine da cucire Singer, due poltrone da barbiere fanno il verso allo schienale alto delle più borghesi sedie-capotavola. Alle pareti e sulle mensole vecchie bilance, radio anni ’50 e compagni che ad elencarli tutti ci si passa la cena.
Degni di nota i due tavoloni da falegname, per ospitare compagnie numerose o commensali che tra loro non si conoscono. Un po’ London style. C’è chi ne resta infastidito e chi invece apprezza. Io, personalmente, apprezzo: non sono in molti, a Milano, ad aver accolto questo modus operandi più anglosassone che italiano.
Beker è così bravo che se si è indecisi su due piatti, si finisce per ordinarli entrambi. Noi, in tre, abbiamo optato per un antipasto, due primi e due secondi, da dividere. Alla fine eravamo così pieni da non avere (ahimè!) lo spazio per il dolce.
Antipasto della casa (15 euro) per carnivori affamati: tre involtini di bresaola e caprino aromatizzati all’erba cipollina (un po’ revival anni ‘80), cotechino con purè di patate, lardo di colonnata con salamelle fresche, nervetti con cipolle, tonno di coniglio arrosto. Buono, semplice, senza pretese gourmand.
Per i primi, abbiamo optato per ravioli d’oca (13 euro) e ravioli di zucca e ricotta (sempre 13). Buoni, senza infamia né lode.
Non solo Lesso, come recita l’insegna, ma non ordinare il bollito (22 euro) è un crimine: è lui l’anima della festa. Nove tagli di carne per porzione (lingua, testina, biancostato, cappello del prete, guancia, pesce, cotechino, coda, gallina), presentati nel loro brodo e accompagnati da salse tradizionali (salsa verde, senape, rafano, mostarda piccantina).
La vera chicca (e qui sta l’elemento innovativo) sono i tre gelati ai gusti di salsa verde, senape e rafano: l’abbinamento caldo-freddo con il bollito è una vera goduria. Un Inferno Plozza del 2010 (27 euro) ha innaffiato la cena.
Unica nota semi-dolente è il conto: 124 euro in tre per un ristorante dalle promesse dell'osteria sotto casa. Non esagerato, certo, se considerate le porzioni.
Piatto consigliato: il lesso (e vabbè!).
Bonus: i gelati, una bella trovata.
Malus: i prezzi.
Non solo lesso, via Redi angolo via Jan (via Broggi 13), Milano. Tel. 02 3653 3440. Sito