Matrioska, ristorante russo a Roma. Avete voglia di un karaoke russo? No? Fa niente, venite ugualmente in questo locale nascosto in un cortile di una strada defilata vicino a San Paolo: farete un’esperienza singolare, vi divertirete e scoprirete una cultura poco nota. Anche perché Matrioska è l’unico ristorante russo a Roma (nel corso degli anni ne hanno aperto e chiuso tre o quattro) e ha un’atmosfera incredibile, un po’ anni ‘80.
Superata l'insegna, entri in un cortiletto ed ecco una porta che introduce a un primo ingresso, con bandiere.
La prima sala è un bar dall'aria dimessa, spoglio ed essenziale, come potreste immaginarlo in qualche cittadina russa, negli anni '80.
Sulle mensole, matrioske di Putin, Prodi, Berlusconi, bandiere dell’Italia e della Russia, falce e martello.
C'è anche qualche libro in cirillico.
Andando avanti, ecco la sala ristorante. Matrioska è gestito da cinque anni da un cuoco ucraino e da Galik, il responsabile di sala armeno. I due hanno costruito un’associazione culturale: a oggi conta 20 mila soci, 7 mila dei quali italiani, mentre il resto arriva dai paesi dell’ex Unione sovietica. Non c’è nulla di nostalgico, in realtà, e il kitch fa parte del gioco.
Nella lunga sala con tavoli e sedie interamente rivestite di bianco si servono piatti russi e di altre regioni dell’Est.
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Niente paura, il menu riporta la traduzione italiana, con dettagli, e il gestore è pronto a consigliarvi i piatti migliori. Ci sono tutti i principali della tradizione e ci sono due menu fissi da 16,90 e 21.90 euro.
Quella che vedete è l’insalata shuba di aringhe, dall'inquietante (ma innocuo) colore viola (6 euro). I pezzi di cipolla adagiati un po' a caso fanno intuire che qui non si vuole stupire con il food design: qua c'è solo sostanza.
Questi sono i khinkali: sembrano ravioli al vapore cinesi, ma invece sono ravioli georgiani con carne (6,5)
Non perdetevi il khachapuri, che è una gustosa focaccella. "Pane di formaggio", ci dice il gestore.
Da non perdere le polpette alla Kiev (con pollo e l'immancabile ciuffo di prezzemolo decorativo).
Ottima la Baklava, miele e frutta secca dalla Turchia.
Tra gli altri piatti citiamo la zuppa di gallina (6,5), l’insalata di cavolo e granchio (6), le crepes con funghi (6), il manzo allo strogonoff (cotto con la panna, 8), la carne per il capitano (carne cotta su piastra, con peperoni e cipolle, 6,5), il golubtsy con carne (foglie di cavolo e uva, 6,5).
Se volete potete ordinare "Shampagne" (!), ma forse è meglio ripiegare su una delle (non eccezionali) birre russe e ucraine (Lvovsky 1715, Obolon, Baltica e Starii melnik, 3 euro per 50 cc). Per finire, una fantastica vodka alla betulla.
Accanto al ristorante, ma ben visibile da una porta aperta, c’è una sala da ballo e discoteca, che diffonde musica russa in continuazione e che ospita, musica dal vivo e karaoke nei weekend.
Il prezzo della tessera, obbligatorio, è di un euro ma viene scalato dal conto. Che, come avete visto dai singoli piatti, alla fine risulta molto misurato.
Piatto consigliato: polpette alla Kiev e vodka alla betulla
Bonus: l’atmosfera incredibile e il costo ridotto dell’unico ristorante russo di Roma
Malus: se non volete tuffarvi nel caos della musica russa folkloristica e del karaoke, evitate i fine settimana
I voti di Puntarella
Cucina: 6,5
Ambiente: 7+
Servizio: 7
Matrioska, via della Collina Volpi, 6/g (zona San Paolo) Tel. 06 659648341 cell. 329 8460532 – 349 3678174
Orari: lunedì, mercoledì dalle 19 a mezzanotte, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 13 all’una, orario non stop. Martedì chiuso