Riso a Roma, il nuovo ristorante cinese di Testaccio. Riso colpisce prima di tutto per la bellezza del locale, progettato dallo studio RPM: è arioso grazie alle grandi vetrate con vista su bambù verdi e ai soffitti molto alti, e la fusione di industriale e retro, tocchi orientali e stile metropolitano, è convincente.
La grande sala con i suoi 800 metri quadrati permette di mantenere i tavoli ben distanziati e l'illuminazione è piacevolmente dosata. Purtroppo però alla ricercatezza dell'ambiente non corrisponde un menu altrettanto sorprendente, ma vi ritroviamo tutti i classici da ristorante cinese (c'è anche qualche refuso, come da copione).
La cucina ad ogni modo è di qualità superiore rispetto al solito cinese, i piatti sono preparati con ingredienti freschi e di buona qualità e i sapori tutti ben distinguibili.
Serviti dai solerti e professionali camerieri, abbiamo provato i toast di gamberi, trovandoli un po' unti ma con un bello strato di gamberi. Poi un'altra prova del nove del cinese, il riso con gamberi: più che soddisfacente e presentato così:
Per il manzo alla piastra (buono) invece la classicissima piastra sfrigolante a forma di mucca. Abbiamo anche ordinato l'anatra alla pechinese che viene curiosamente servita con le nuvolette di drago.
Il menu delle bevande comprende vini italiani e birre artigianali (ma c'è anche la Tsing Tao), mentre in quello dei dolci rientrano gli italianissimi gelati Bindi.
In un bizzarro cortocircuito merceologico dentro a questo panda di plastica c'è un gelato alla vaniglia made in Italy (che sconsigliamo), avremmo preferito poter ordinare il proverbiale gelato fritto.
I prezzi sono leggermente superiori allo standard dei ristoranti cinesi: antipasti 2-8 euro primi da 5-7 euro, secondi da 7-12 euro, dolci da 4,50 euro
Riso, via Marmorata, 113 – tel. 06 5750708
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena